Io sono una famiglia. Il gabbiano.

 



Autore: Elizabeth Chester-Brown     

Titolo: Io sono una famiglia. Il gabbiano.

Genere: Narrativa

Prezzo copertina: 10,00 euro

Trama: Sullo sfondo di una Liguria arroccata tra cielo e mare, le vicende di Arianna, dall'infanzia all'età matura, raccontate con sereno distacco e un pizzico di ironia. Un dramma familiare moderno che, con la leggerezza di un battito d'ali, non volge mai in tragedia grazie all'incrollabile forza dell'amore. La protagonista, nata e cresciuta senza l'amore materno, riuscirà infatti a uscire dal suo labirinto tirando fuori tutta l'energia positiva e costruttiva trasmessale dal padre e tenuta soffocata dalla malattia della madre. Un vibrante racconto che rimanda, per analogie di contenuto e di impalcatura narrativa, al Notturno op. 48 n. 1di Fryderyk Chopin.


Recensione.

Primo romanzo italiano della scrittrice inglese, ci troviamo davanti ad un libro incredibilmente introspettivo che farà provare emozioni forti e contrastanti. Il libro racconta le vicende familiari legate alla nostra protagonista Arianna.
Una caratteristica che mi è piaciuta moltissimo è la capacità di affrontare i più disparati argomenti all'interno dell'intreccio, ponendo l'accento sull'importanza di essere aiutati e nell'affidarsi a figure specialiste, senza doversi vergognare di sentirsi debole. Chi chiede aiuto non dimostra debolezza, ma coraggio nel sapersi accettare. L'autrice, proprio attraverso i suoi personaggi, mette a nudo le emozioni più intime, la forza e il soffocamento di certi legami e la stupenda capacità di saper afferrare le redini della propria vita.
La scrittrice, con uno stile di narrazione semplice e travolgente, ci guida con una delicatezza disarmante dentro questo dramma familiare. Ho apprezzato la sua capacità descrittiva: posso quasi sentire lo scroscio del mare schiumoso, la bellezza e gli odori della casa della zia Linetta o la brezza gentile estiva che scompiglia i capelli.
L'amore è il perno fondamentale del romanzo, la forza ne deriva da esso e ciò che ne scaturisce dalla sua mancanza; e la differenza abissale tra questi due poli è rappresentata dalle figure genitoriali della protagonista: Francesco e Ada, provengono (e di conseguenza influenzati) da due nuclei familiari molto diversi. Da una parte abbiamo la famiglia di Francesco, colma di cultura, aperta al dialogo e costruttiva in ideali positivi. Dall'altra, la famiglia di Ada presenta uno stampo retrogrado e patriarcale, in cui ogni suo membro vive per servire e obbedire ciecamente il capo famiglia.
Ada è il prodotto di una mala educazione, incapace di staccarsi dagli ideali impartiti, cerca di educare e relazionarsi con i propri figli nello stesso modo in cui sua madre l'ha cresciuta, nell'unico modo che crede sia giusto.
A differenza della sua triste storia, abbiamo Francesco che cerca di bilanciare la situazione, un uomo che si sacrifica, senza ripensamenti, per poter donare i semi dell'amore prezioso ai propri figli, ciò può farlo solo amando incondizionatamente. Questo, non fa che aumentare il disprezzo di Ada nei suoi confronti, perché non si impone brutalmente come l'uomo tossico che è suo padre, in cui risplende il simbolo dell'uomo forte. Ada va nel panico e non riesce a lasciarsi andare ed assaporar l'amore...dunque, decide di diventare lei stessa la carnefice.
Arianna, con i suoi fratelli, si ritrova a dover crescere tra il bene e il male in un labirinto con mura minacciose e soffocanti.
Gli episodi che si susseguono sono un vortice di emozioni per il lettore: rabbia per le ingiustizie ripetute, dolore per innumerevoli sofferenze che i personaggi subiscono, contentezza per i momenti di felicità condivisa, e amore, amore, amore. Il romanzo ne trasuda da ogni pagina, e con esso si intreccia la magia della musica, che insieme alla forza vitale trasmessa dal padre, riesce ad affrontare il labirinto con tutte le violenze, rimorsi e il dolore a cui la protagonista non è mai riuscita a scampare. Arianna, infine, sconfigge il Minotauro.
E con note colme di sentimento in una sinfonia malinconica e trepidante, come può apparire la vita, la protagonista si riappropria della propria esistenza. E diventa libera, come un gabbiano...che plana nel blu e nel verde del mare giocoso e spumeggiante, per poi risalire nell'azzurro del cielo e assaporare la libertà agognata e, finalmente, conquistata.

Consiglio questo romanzo per chi fosse alla ricerca di:
  •  una romanzo che parla di vita
  • un dramma familiare
  • un libro che vi ricordi come possa essere potente l'amore.

Commenti

Post popolari in questo blog

Epistassi

Falene

Il mistero della figlia del Re. Madame Royale vol I