Moon Rays. II volume delle Darkness Chronicles



Titolo: Moon Rays
Autore: Gea Petrini
Trama: L’oscurità stringe Talamh in una morsa. Liv ha perso la sua terra ma ha Niklas e la determinazione che la spinge a sfidare la notte per portare giustizia nel continente. Fiera e ostinata, Liv muove la sua magia oltre quello che la natura consente per avere la possibilità di sconfiggere gli oscuri. La dorata e Niklas, in un amore sempre messo alla prova, danno vita all'alleanza bianca nel palazzo di Aspera insieme alla casata dei Sander. Il continente è in rovina. I gardon seminano il terrore nei villaggi del nord e le strade diventano cimiteri a cielo aperto dove banchettano i corvi. L'alleanza bianca e il nuovo ordine si preparano allo scontro richiamando però l'attenzione al di là dei mari. I predicatori degli uomini vogliono annientare gli eretici, e da ovest qualcosa di potente naviga in direzione di Aspera.
Prezzo di copertina: 18,72 euro (disponibile anche versione kindle unlimited a 2,99 euro).


 Recensione.

Secondo e attesissimo volume delle Darkness Chronicles, dopo Obscurity (vedi recensione sul blog). Il libro inizia in una Talamh discesa nell'oscurità e nell'angoscia. Il potete delle cinque casate oscilla pericolosamente verso la disfatta mentre numerose forze preparano la loro scacchiera di gioco e curano ferite ancora aperte. Proprio così ritroviamo i nostri personaggi, dove li avevamo fedelmente lasciati nel volume precedente. Entriamo subito nel pieno degli accadimenti.
La scrittura è densa e gustosa come il vino di Markab, che si allarga vermiglio come una minaccia suadente e inarrestabile. La narrazione si sposa con le tonalità dark dell'intero romanzo ed è sapientemente descrittiva, ricca, capace di rievocare scene, odori, sensazioni che ti strisciano sottopelle e ti fanno rabbrividire. Nonché, la bravura della scrittrice nel saper calibrare i brevi ed intensi momenti di tenerezza con scene cupe, violente e ampiamente crude.
Ho notato con piacere che l'autrice ha allargato e perfezionato con minuzia il world-building della serie, aggiungendo nuovi ed interessanti personaggi che arricchiscono la trama. Una nota di merito anche alle creature magiche che impreziosiscono il romanzo dai fedeli bea-ragni agli sfuggenti e maestosi persidi (e qui mi fermo per evitare spoiler).
Nel romanzo, principalmente, faremo la spola tra due diversi luoghi con due fazioni contrapposte. L'innevata e austera Mantor si tinge di sangue, paura ed eccitamento mentre viene invocata la Notte tra sottili giochi di potere, che si insinuano come spifferi nella fortezza. Qui nasce e si erge il nuovo ordine, insieme ai Lars imprigionati e terrorizzati, nonché i Gardon, gli iniziatori della rivoluzione. Differenti forze che adesso devono trovare il modo di convivere e dirò solo che non sarà facile.
Dall'altra parte, abbiamo Aspera, che si erge come baluardo di resistenza e speranza. Tuttavia, è colmo di differenti persone e casate con punti di vista, fiducie e fedeltà troppo diversi per poter apparire realmente compatti. La loro scelta è la Luce...ma qualcosa inizierà ad incrinarsi pericolosamente...
Di conseguenza il romanzo non presenta staticità, non potrebbe neanche se lo volesse. Si respira il caos, si avverte prepotente il fiato del nemico sul proprio collo, forse proprio un passo avanti a te; le insidie della magia e l'amaro prezzo che esige mentre la battaglia decisiva diviene sempre più imminente e le fazioni ondeggiano, sbavandosi, mischiandosi...e il giusto e sbagliato divengono estranei lontani. Nel volume si fa impellente il bisogno di sopravvivenza, di riuscire a rimanere saldi di fronte all'ignoto che si sprigiona con tutta la sua sconosciuta forza in un continente senza ordine.
E i personaggi di Moon Rays devono farci i conti, sentiamo la loro disperazione divenire la nostra, il loro bisogno di aggrapparsi a qualcosa di sicuro, di vero, in un mondo che stentano a riconoscere. La scrittrice non lascia nulla al caso e ci imbattiamo nelle realistiche evoluzioni dei personaggi in risposta agli avvenimenti subiti nel primo volume e che adesso si ritrovano a dover compiere sacrifici e scelte impensabili. In particolare Finn, a cui viene dato un maggior spazio in questo volume. Un personaggio con ancora molte parti in ombra che non ha svelato. Finn che desidera la nascita di una nuova Talamh con lui come indiscusso Re, superando di fatto la figura di un padre inarrivabile. Diviene il magnete del cambiamento per un continente non più avvezzo a vecchi privilegi di sangue ma un luogo di libertà che vibra di un potere immenso... che chiede solo di essere agguantato. Dall'altro canto troviamo un Aron differente, più spigoloso, duro, intransigente dove prima c'era stato dialogo, equilibrio e moderazione. Un Aron colmo di odio e di amarezza che attende il momento dello sfogo.
Ebbene, questi personaggi che conoscono una buona crescita insieme a Niklas, Elias, Giod, Aleksander, vengono oscurati da altri personaggi. Sto parlando di uno dei maggiori punti di forza della serie Darkness Chronicles che è proprio quello di saper delineare personaggi femminili svestiti di cliché, forti, intraprendenti e decise. Figure femminili così diverse eppure così uguali per quanto riguarda il desiderio di proteggere, appropriarsi e mantenere la libertà di essere.
Incompatibili forse fra di loro ma feroci, passionali, astute ed indomite in un modo squisitamente soggettivo:

  • Liv, la Dorata, l'indiscussa protagonista, empatica, determinata e fragile allo stesso tempo, a cui a tratti ci dimostra una fierezza che ci rimanda alla compianta Lacerta. In questo secondo volume l'ho trovata semplicemente pazzesca.
  • Brenda, oscura, inarrestabile, capace di una forza cruda, burrascosa e senza limiti. Eppure, dilaniata da emozioni seppellite a cui non vuole dare nome.
  • Alva, la Veggente. Una figura incredibilmente importante in questo secondo volume a cui mi sono affezionata. Intelligente, moderata, attenta, con una forza di volontà infrangibile. Opaca e pericolosa come la sfera che porta con sé.
  • Ingrid, la Beskytter. Capace, ligia, sveglia e allo stesso tempo morbida e irresistibile in un romanzo in cui riesce ad uscire dall'ombra dell'amica Liv.
  • Freya, la Negromante. Solitaria, manipolatrice, potente, sensuale. Un personaggio che amo ed odio ma che comunque riesco ad apprezzarne l'abilità di adattarsi, retrocedere, acquietarsi per attendere il momento giusto del contrattacco.
La trama scorre furente e vorticosa catturandoci come se fossimo vittime di una malia, soprattutto grazie ai risvolti inaspettati. Rimane soddisfatta anche la parte fangirl, no... ma che dico, ebbra è la parola corretta. Una miriade di emozioni differenti ci hanno riempito, smosso e devastato.
Le ultime centinaia di pagine sono incredibilmente forti: la situazione precipita e ti ritrovi ad annaspare insieme ai personaggi. La disperazione è colma, straripa dai bordi e satura tutto fino alla fine.
La scrittrice con Moon Rays si è superata, confermandoci di avere tra le mani un fantasy young adult promettente. Per la mia sanità emotiva (dopo la batosta delle ultimissime pagine) ho bisogno al più presto del terzo volume!

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