Titolo: Il profilo del tempo
Autore: Rosa Elenia Stravato
Trama: Sara abita a Roma, è una studentessa universitaria e coltiva il sogno di un amore con la A maiuscola. Immersa nello studio e nei suoi film preferiti, cammina fra le vie della Capitale perdendosi ogni giorno in nuove storie e nuove emozioni. Meta sicura delle sue passeggiate è il grande orologio ad acqua di Villa Borghese a cui affida i suoi pensieri, come a un porto sicuro, un luogo a cui tornare perché gli si appartiene. Condivide la casa con Vale, che diventerà per lei come una sorella, e ha un'amica un po' troppo fuori dagli schemi. E sarà proprio grazie a lei, Maria Chiara, che Sara farà la conoscenza di Edo in una notte qualunque nella Roma della vita notturna. Un incontro, il loro, destinato a segnare le esistenze di entrambi nel bene e nel male.
Prezzo: 12,00 euro (disponibile formato kindle unlimited a 7,99 euro).
Recensione.
Entriamo quasi in punta
di piedi nella vita universitaria della nostra protagonista, Sara, in una
Roma pulsante di vita con le sue notti magiche; dove avverrà il
fortuito incontro tra Sara ed Edo. Un incontro che li folgorerà
dando inizio alla loro storia d'amore.
La narrazione è poetica
e leggera, come freschezza giovanile che però nasconde un nucleo di
tempesta che infuria in un apparente calma. Insieme alla protagonista
ne verremo investiti.
Siamo di fronte ad un
flusso di coscienza spumoso e frizzante che ci permette di capire più
a fondo le scelte e le decisioni che la nostra protagonista si
ritroverà a prendere. Scelte dettate dal brivido di emozioni che
scorre sulla pelle, scelte sudate di chi nonostante tutto anela alla
propria crescita personale. Scelte sofferte e calibrate dove Sara
costruirà il proprio cammino, costellato dalla miriade di persone
che incontra ed incontrerà nel suo viaggio. E qui voglio spendere
due parole sulla competenza dell'autrice in fatto di cinema, piccole
chicche che hanno reso il romanzo godibile.
E poi, abbiamo la città
eterna a fare di sfondo a questo romanzo, una città immensa che
riesce a farsi amare insinuandosi nelle pagine di Il profilo del
tempo, con le sue descrizioni la scrittrice mi ha condotta in una
Roma fugace, caotica e bella; i paesaggi incantevoli di Villa
Borghese e il ritmo incessante di una Roma sempre sveglia con i suoi
tram e le sue fermate.
Nonostante il ritmo
narrativo sia estremamente aggraziato non è riuscito ad avvolgermi
completamente, ho sempre sentito una nota personale di distacco su
alcuni passaggi superficiali della vicenda.
La componente che più ho
apprezzato rimane la delicatezza con cui l'autrice parla del tempo.
Il tema fondamentale che scandisce i momenti di calma tra un numero e
l'altro, i rintocchi che scuotono le lancette implacabili che
continuano a muoversi. Il tempo in tutta la sua spaventosa bellezza
che corre, fugge e non guarda indietro.
Con questa storia
l'autrice ha mostrato un talento nel saper utilizzare le parole e
scavare dentro l'animo umano, un talento che sicuramente conoscerà
ancora una sua evoluzione e che ci lascerà stupiti.
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