Le cronache di Shahar. Viola e Inverno : I santuari
Recensione.
Quanto può darti la
fantasia? La risposta non può davvero essere quantificata, tuttavia,
questo volume è un buon esempio della fantasia che ti conduce
lontano, valicando la realtà e facendoti vivere avventure
inaspettate. Ho girovagato a lungo in una terra di cui non conoscevo
l'esistenza e che adesso mi è divenuta cara.
Viola e Inverno è un
romanzo che ci trasporta nel continente di Shahar, un luogo mutato
considerevolmente dopo il crudele colpo di stato di Rodhen e la
conseguente caduta dei Vanadis, la famiglia reale. Ed è proprio qui
che si inserisce la nostra storia, che conduce diverse persone ad
intraprendere un lungo e faticoso viaggio in cui dovranno trovare
cinque chiavi ed affrontare i corrispettivi guardiani per poter dare
inizio all'agognata liberazione del regno e sconfiggere il crudele
l'Usurpatore.
Solo che la trama,
effettivamente, non è così semplice come si potrebbe pensare;
l'autore ci stupirà con colpi di scena, dandoci la possibilità di
sbirciare oltre l'apparenza per poter intravedere una storia ancora
più complessa e non così di “facile” risolvimento.
La scrittura è
coinvolgente, lineare e sensazionale ci porta pian piano ad esplorare questo vasto mondo dai toni caldi, sensuali e violenti.
Uno dei maggiori punti di
forza del libro è la ricca caratterizzazione dei suoi personaggi.
Sono davvero tanti a irrompere e muoversi nella scena, eppure, lo
scrittore ha saputo gestire brillantemente quest'ampia dinamicità,
solo questo per me vale già l'intero romanzo.
Analizziamo alcuni dei
personaggi, che personalmente, hanno saputo esprimere, senza
accavallarsi, un'unicità propria:
- Eireen, la principessa. È un personaggio parecchio interessante, fuori dagli schemi e prontissima ad infrangere ogni pregiudizio sulla sua figura e sul ruolo che ricopre. Adoro il suo ostentare sicurezza e fermezza anche quando ne è sprovvista.
- Dhal, il generale dagli occhi ambrati che conquista tutti. È una figura forte e battagliera a cui si può fare affidamento.
- Kailas, il mio personaggio preferito in assoluto! Ladruncolo, impulsivo, coraggioso ed estremamente impertinente. Riesce ad affrontare ogni sfida posta davanti al suo cammino con uno spirito che è una gioia per i lettori.
- Ithil, strega. Un personaggio fighissimo! Forte, emotiva, divertente, con una crescita pazzesca e con un'abilità in fatto di poteri assurda. Ithil che evoca saette di fulmini è una delle cose che mi ha entusiasmato di più!
Il nostro gruppo variopinto inizierà il suo viaggio tra meraviglie e numerose insidie, conosceranno nuovi luoghi, esploreranno emozioni profonde e soprattutto diventeranno consapevoli di posti, storie e culture che ignoravano. Un viaggio di crescita che emoziona ed entusiasma.
Addentrandosi nel libro si inizierà ad avere la forte sensazione di essere parte di qualcosa; un qualcosa che è inesprimibile eppure riscalda mentre leggi. Un qualcosa che è collegato al poter ridere insieme a Kailas, giocare con Rakta e combattere furiosamente insieme al generale e alla principessa. Il labile confine del lettore svanisce e divieni parte integrante del gruppo e vorresti che il viaggio non finisse mai.
Unito ad una forte nostalgia verso luoghi a cui il lettore non potrà fare a meno di affezionarsi e in cui, con un po' di fantasia, ci si può tornare a passeggiare un'infinità di volte: come la bellezza marina di Apas, che mi ha entusiasmata dal primo rigo; o il caos allegro ed un po' pericoloso che alberga in Vipani o anche le meraviglie indescrivibili del santuario di Ayur.
Viola e Inverno è un romanzo capace di sorprendere, grazie soprattutto alla vastità di sotto-trame e possibili sviluppi che detiene al suo interno.
Tuttavia, alcuni passaggi li ho trovati un po' frettolosi... ma credo sia anche una questione di tempistiche; nelle cinquecento pagine del romanzo gli accadimenti sono davvero tanti; non ci si annoia un attimo.
Ho apprezzato moltissimo anche la cura meticolosa nei disegni e nelle schede dei personaggi; nonché come lo scrittore gestisce la carica magica, che viene usata spessissimo. Delle piccole chicche che aumentano il potenziale di ogni buon fantasy.
Il finale mi ha sbalordito, succede qualcosa che non ti aspetti e questo primo volume si conclude con un'insana voglia di scoprire i misteri che in questo romanzo abbiamo solo sfiorato. Non vedo l'ora di tornare nel mondo di Grah per poter continuare l'esplorazione!
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