One Shot Stories
Recensione.
Once Upon A Time…
Avete presente quel desiderio di quando vi appassionate ad una saga e vorreste continuare a seguire le avventure dei suoi personaggi? Ecco, questo romanzo esaudisce il nostro desiderio. Stiamo ancora boccheggiando per gli avvenimenti del quarto romanzo della serie e questa raccolta è una ventata fresca e anelata. Un momento di quiete in cui poter ridere, riflettere e struggersi di malinconia.La saga Gunsight è meravigliosa, piena di accadimenti e una bomba di emozioni pericolosissima per i poveri cuori dei lettori. Un cocktail che non vorremmo smettere mai di bere, sebbene dopo dovremmo fare i conti con un post-sbornia colossale, ed è qui che questo libro si colloca: alleggerire l’atmosfera e farci divertire con i personaggi che abbiamo imparato a conoscere e amare.
La scrittrice ci conosce bene e ci ha regalato un romanzo che raccoglie diverse storie sparse in un arco temporale che va antecedente al primo romanzo della serie fino in mezzo all’ultimo pubblicato, Almàs. One Shot Stories sono scene tagliate, raccolte di racconti che ci permettono una maggiore immersione in certi personaggi conosciuti nella saga, riesce a darci preziosi dettagli su alcune cosucce che nei libri vengono solo accennate e finalmente risponde alle domande dei lettori sui backgrounds dei personaggi principali. Insomma, il sogno proibito di ogni lettore appassionato a qualche saga!
Con questa raccolta di storie inedite l’autrice dimostra ancora una volta di saper essere versatile nella scrittura, riuscendo ad incantare, terrorizzare e lasciare a bocca aperta nella sua narrazione che crea dipendenza. Ogni storia è differente e tocca diverse corde: redenzione, coraggio, giustizia, desiderio, sacrificio, morte, paura, annullamento, sofferenza, speranza. C’è davvero di tutto.
L’unica nota negativa del romanzo è che finisce troppo presto! Ad ogni modo, andiamo a vedere da vicino le storie che ci terranno compagnia nel romanzo:
The Life Coach. Il
racconto è incentrato sul primo lavoro della DoubleO in solitaria del nostro
contractor preferito, Mike. Questa one shot ci da la preziosa opportunità di
vedere un Mike non proprio sicuro e navigato in ciò che fa, siamo proprio agli
albori della sua nuova identità, della sua nuova vita e Mike cerca di adattarsi.
Un Mike che sa ancora tanto di Noah.
La narrazione è ironica ma decisamente nostalgica,
soprattutto perché possiamo avvertire i pensieri intimi che animano il nostro
protagonista, bello e dannato.
Assistiamo al primo incontro-scontro con James Faulkner (ed
è proprio qui, ladies and gentlemen che nasce la bromance!).
Durante il suo non facile incarico Mike è smangiucchiato da una parvenza di
pericolosa moralità che non dovrebbe permettersi. Assistiamo alla sua lotta
interiore, il voler disperatamente trovare un metodo alternativo a tutto quel
miscuglio di dolore e tormento che lo divora lentamente. Navighiamo con lui in
percorsi nuovi e insidiosi, dove l’inganno e il pericolo sono sempre presenti.
Ma fin da subito l’inesperto Mike mette in chiaro una cosa:
farà a modo suo.
Take me home. Un’altra
adrenalinica avventura che vede come protagonista Mike insieme ad un nuovo
incarico. Rispetto alla prima one shot qui possiamo notare benissimo il
contrasto di un Mike già navigato all’interno dell’organizzazione; è più
sicuro, deciso e incredibilmente ironico. La narrazione è frizzante, divertente
e mirata all’azione.
Se c’è una sicurezza è proprio quella che con Mike non ci si
annoia mai.
A safe place. Questo
racconto per me è speciale. La protagonista è Jade e finalmente possiamo
assistere al suo primo incontro con Maria e Raul, incontro che cambierà
entrambe le loro vite decisamente in meglio. In questa one shot ci viene
mostrata una Jade giovane e introspettiva, che ci travolge con la sua potenza
conturbante e misteriosa. È un racconto delicato, interiore, che mostra le
fragilità e le forze umane, la capacità di saper riprendersi in mano la propria
vita, ma soprattutto mostra la potenza inaudita di donne coraggiose e resilienti.
La narrazione è piena, dolceamara, con una spruzzata di ironia, che ci permette
di vedere una Jade più emotiva, con cenni del suo turbolento passato, e le
assonanze tra sua madre e Maria. Semplicemente bellissimo.
Never smile at a Crocodile. Vi siete
mai chiesti cosa si celi dietro la storia del personaggio misterioso di Nixon,
aiutante di Mike? Questa one shot risponde al quesito, riuscendo a fare luce su
un altro pezzo del passato di Mike. Un racconto dai risvolti tristi e violenti,
che promettono vendetta. Vediamo l’altra faccia del nostro contractor, un Mike
inarrestabile e freddo, che non si preoccupa della portata delle sue azioni, dopotutto, essere un Jake di Picche ha i suoi vantaggi.
Mr. Blue Skye. Una
delle mie one shot preferite in assoluto! Ringraziamo l’autrice perché non guarderò
più una camionetta dei gelati con gli stessi occhi. Questo racconto è una perla
rara di bellezza. Il nostro protagonista è il ribelle, ma decisamente
affascinante, Stephan Vaughn. Viviamo la sua infanzia nel Regno Unito e cosa lo
porta a cambiare, viviamo le sue giornate e le sue riflessioni e la sua innata
e invidiabile capacità di alleggerire anche i momenti più brutti. Conosceremo
la storia che si cela dietro la scelta del suo nome da sniper, Skye… non dico
altro perché non voglio spoilerare la meraviglia che questa storia regala
leggendola in prima persona. Dico solo che è una storia sofferta, bella,
emozionante e brutale con una narrazione impeccabile. Skye riesce ad entrare
nei cuori e ad non uscire più! (ha preso residenza nel mio). Un personaggio
indelebile che non smette mai di farci innamorare delle sue battute. Per me
questa storia va oltre le cinque stelle.
At the beginning. Questo
racconto ci mostra Noah, come non l’avevamo mai visto. Mike non esisteva
ancora, era qualcosa di lontano, inimmaginabile.
Viviamo la sua infanzia nella complessa famiglia tedesca del padre. Avvertiamo la
sua sofferenza e burrascosa gioventù dopo che viene mandato in America e il suo
inciampare per caso nel luogo che inizierà a chiamare casa. Vedremo come
nascerà la sua famiglia e le difficoltà di tutti i giorni.
Questa one shot parla di quotidianità di un padre, marito,
lavoratore qualsiasi… fino all’evento che cambierà tutto; davvero un racconto
che mira dritto al cuore. La narrazione di Eller è fluida, magnetica e in grado
di scoperchiare emozioni vivide. Gli ultimi momenti di queste pagine sono da
pelle d’oca continua e chi ha letto Gunsight sa di cosa parlo.
Luck be a Lady. Un
racconto spassoso e leggero rispetto alle altre one shots con una narrazione
coinvolgente e simpatica. Potrebbe essere vista come una pubblicità
sponsorizzata dalla DoubleO “Mike, il contractor che risolve i problemi in meno
di ventiquattro ore” (anche se… ho come la sensazione che a Lucilla non garba
per nulla questa idea). Mike è alle prese con un nuovo lavoro e dovrà fare da
paciere per due boss mafiosi, ovviamente tutto nel suo unico stile. Questo racconto
emoziona semplicemente per la bravura della scrittrice a saper connettere i
racconti e la saga tra di loro, sono piccoli riferimenti che fanno galoppare il
cuore!
Daytona. Questa
adrenalinica one shot è piena di plot twist davvero incredibili. Una missione
segreta in Siria, la partecipazione di diverse agenzie governative, spie,
doppiogioco, una grande verità brutale e una narrazione pericolosamente
scorrevole. Possiamo assistere a come sia nato e consolidato il rapporto di
amicizia tra Mike e il presid-, ehm, intendevo dire il “reverendo” Kelsey. Questa
missione è importante nell’evoluzione del personaggio di Mike, perché inizia a
farsi strada in lui la consapevolezza e il bisogno di anestetizzare qualsiasi
sentimento nei confronti degli altri. Per rimanere al sicuro Mike non deve
provare nulla; ma non è sempre un lavoro fattibile.
Aleksandra. Ho
sentimenti contrastanti su questa one shot e sul personaggio che andiamo ad
approfondire. Indubbiamente è uno dei racconti che preferisco per la capacità
di coinvolgimento che l’autrice riesce a comunicare. Come già dice il titolo,
in questa one shot, analizziamo il personaggio complesso di Alexei potendo
sbirciare nel suo passato, tentando di comprendere un po’ meglio questo
personaggio altamente controverso all’interno della saga.
In questo racconto, forse più degli altri, notiamo come la
scrittrice riesce a calarsi nei panni propri dei personaggi, trascinandoci con
lei e facendoci provare le sue sensazioni come se fossero le nostre. Ci troviamo
di fronte ad un racconto intenso, affamato, introspettivo, disilluso; seguiamo
la crescita di Alexei nella donna letale che abbiamo imparato a conoscere.
Aleksandra ha vissuto esperienze, dolori e flebili gioie che ci hanno permesso
di vedere il nucleo dalle innumerevoli sfaccettature che pulsa all’interno di
questo personaggio. È quasi naturale che Aleksandra svanisca per fare posto ad
Alexei, la lama affilata, l’arma che non chiede, la donna che sfrutta ogni
possibilità a suo vantaggio. Alexei è nata dal bisogno e dalla voglia di
indipendenza. Gustare piccole libertà in un mondo soffocante, esigente e
davvero menefreghista. E non si ferma qui, strappa qualsiasi cosa possa
rallentarla nel proprio cammino… anche se stessa.
Parliamo di un personaggio che in Dora incuriosisce e in
Almàs... beh diciamo che suscita emozioni molto forti (chiedete a Jade).
The Contractor. Mike è ormai un contractor ben navigato nelle missioni della DoubleO. Ma c'è sempre un tarlo che lo divora, l'istinto di fare l'eroe senza poterlo essere. Anche se ormai abbiamo ben inquadrato questo nostro protagonista e sappiamo che Mike è bravissimo a trovare scappatoie per riuscire a portare un pochino di giustizia in un mondo dove il denaro e il potere dominano la scacchiera. Eppure è un personaggio tormentato che cerca di sfuggire a certi ricordi belli e dolorosi, ad azioni commesse. Ho adorato i riferimenti ai numerosi altri personaggi della serie, come sia tutto strettamente connesso. La narrazione è ritmata e sempre piena.
Fedele al titolo questa one shot ci mostra un Mike dedito al lavoro: non fare domande e portare a compimento l'ingaggio. Niente di più e niente di meno. Ma le cose sono destinate a cambiare...
What happens in Cabo.
L’autrice ci riserva come ultima storia la più bella e travolgente. Gli ingredienti
per emozionare ci sono tutti: la assolata e magica atmosfera di Cabo, un tuffo
nel passato in un romanzo denso di traumi, Jade e Skye (non a caso personaggi
preferiti!). Bene, adesso mescolateli e godetevi l’effetto. È un racconto che ha
tutto. TUTTO! Divertimento, struggimento, quotidianità, la meraviglia di
personaggi che prendono vita superando con facilità la barriera di carta e
inchiostro per arrivare dritti a te. E qui i riferimenti alla saga fanno
scendere la lacrimuccia, assicurata. Davvero, non ho parole per esprimere le
emozioni, sensazioni e completo coinvolgimento che si prova in questa storia. L’aria
stessa è carica di tensione, desiderio e un amore che dimostra come questo
sentimento abbia degli sbocchi immensi, come cieli blu.
In conclusione, questo romanzo regala e trasmette tanto,
come tutti i romanzi della saga Gunsight. Un’avventura che coinvolge numerosi
personaggi e che cresce con loro. Non si può non rimanere colpiti dalla
grandezza che esprime di questa saga. Se siete alla ricerca di un’impresa
mastodontica, piena di plot twist, complotti, densa di adrenalina e tradimenti,
con una crescita di personaggi che appare reale, allora questa spy story fa
assolutamente per voi.
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