Quella notte nella scuola
Autore: Gianluca Celentano
Titolo: Quella notte nella scuola
Trama: Alla luce del giorno, tutto è celato. Rivelata dal buio, l'insidia attende: la sua è una fame atavica di vendetta, di passione e di gelosia; nascosta tra le pieghe del mantello notturno, segue i passi di un gruppo di giovani adolescenti che, aggirandosi tra i locali scolastici, cercano il modo di eludere un test valutativo che ritengono ingiusto. Nicola, armato di videocamera e incoraggiato dal piglio deciso e intraprendente di Felicita, conduce un gruppo eterogeneo di studenti in preda a tempeste ormonali, problemi esistenziali e traumi pregressi. L'oscurità s'insidia nelle anime dei presenti, le distorce, le svuota e le rende prive di freni inibitori, ognuno gioca con la propria sessualità; emergono le proprie inclinazioni, i malesseri, i peggiori segreti. Tra rimorsi e promesse infrante, mentre all'esterno infuria una terribile tempesta, il gruppo è totalmente allo sbando: brancola disperato nel buio, in un luogo che non riconosce più. I ragazzi fuggono, in preda al delirio del silenzio, che assordante e avvolgente collabora con le loro instabilità emotive nello stravolgimento della loro personalità.
Prezzo di copertina: 14,90 euro.
Recensione.
Quella notte nella scuola, sequel di Blood Pink (per
recensione clicca qui). Torniamo nella Foggia che lo scrittore ci aveva già
fatto assaporare nel suo primo volume. Una città opaca e segreta.
Anche qui, i protagonisti sono un gruppo di adolescenti, che
per una serie di eventi decidono di imbucarsi di notte nella loro scuola, il
liceo artistico Perugini. Inoltrandosi nei suoi meandri silenziosi... nessuno
è pronto per ciò che il buio delle sue aule cela.
Tra i protagonisti troviamo Nicola e Felicita, che girano
piccoli documentari sulle stranezze inspiegabili della loro città; ed è proprio
per un progetto scolastico che Nicola documenterà sprazzi di vita a scuola con
la telecamera, registrando via via momenti sempre più angoscianti.
Il romanzo è sviluppato in due diversi archi temporali
differenti che si alternano: gli eventi della fatidica notte in cui rimangono
chiusi nella loro scuola e i giorni antecedenti, che ci permettono di avere una
panoramica di chi siano i nostri protagonisti, come interagiscono tra di loro e
che segreti si portano dietro.
La narrazione è caotica, all’inizio si fa un po’ fatica a
seguire il filo ma rispecchia il gruppo dei ragazzi protagonisti del romanzo:
ovvero saltano ai più disparati argomenti con la tipica vivacità giovanile.
Lentamente, tra i numerosi dialoghi, il gruppo si mette a nudo, rivelando
dubbi, scoperte e desiderio. Anche qui c’è molta cultura pop insieme a numerose
opere artistiche, che vengono spiegate con note a piè di pagine; il ritmo
narrativo è fresco, amabile ma che riesce a trasmetterti anche qualcosa di
distorto, un’inquietudine lieve che inizia a serpeggiare tra le parole.
Lo stile dell’autore è molto particolare, e credo non sia
per tutti, con una scrittura sperimentale, frizzante e non lineare. È come
ritrovarsi di fronte ad un puzzle e rimettere insieme i pezzi, personalmente a
me piace.
C’è qualcosa di incerto che aleggia nel romanzo, un qualcosa
non detto che, però, riesce quasi ad essere percepito in alcuni tratti di
narrazione e soprattutto in alcuni comportamenti anomali dei protagonisti.
Dunque, si inizia ad avvertire qualcosa fuori posto nella
scuola. È fin troppo tranquilla, ordinata, come se fosse stata impostata… ma ci
sono alcuni glitch che a volte si fanno presenti: come la palestra maschile
bruciata, porte di classi murate cadute in disuso, tragedie nebulose che si
avvertono solo sulla pelle. Più ci inoltriamo nella sua scrittura più ci
rendiamo conto di ciò che ci circonda, è come osservare un dipinto, pian piano
notare dettagli che non si erano visti eppure… sono sempre stati lì. In attesa
di essere notati.
Il gruppo di amici a tratti avverte qualcun altro parlargli o forse sono
ricordi dimenticati che affiorano (?). Piccole sbavature che mantengono il
lettore concentrato, come se quello che stessimo leggendo non fosse la realtà.
I personaggi del romanzo avranno l’impressione di essersi dimenticati di
qualcuno del loro gruppo, e la sensazione di disagio lievita di pari passi con
i pensieri dei protagonisti.
Durante la notte nella scuola, i personaggi vengono liberati
dai freni inibitori e da ciò che si aspetta da loro, riescono ad assaporare una
libertà immensa capace, tuttavia, di ritorcesi contro. Si avverte tutto in modo
accentuato, rendendo vividi i sentimenti, le sofferenze, gli incubi e le
voglie. L’emotività scoppia, improvvisa e crudele, investendo il gruppo di una
nuova instabilità che li fa volteggiare tra deliri e lucidità mentre qualcosa
di cattivo inizia a giocare con loro.
Andando avanti nel romanzo notiamo come alcuni eventi si
ripetano, cambiando dettagli ed impressioni; ma l’autore ci aveva avvertito. Non
ci dovremmo fidare ciecamente di quello che stiamo leggendo, eppure, qualcosa
inizia a sbucare sempre con più insistenza. Una presenza che si cela nel buio e
segue ogni tuo movimento, studiandoti.
È improvvisamente il precipitare degli eventi, dove puoi
solo boccheggiare di fronte agli avvenimenti che stanno vivendo i personaggi. Il
romanzo, in questo frangente, fa proprie le regole dei film horror; dove gli
ingredienti ci stanno tutti: una videocamera, un gruppo di studenti, una scuola
di notte e situazioni inspiegabili. Questa parte di romanzo, suddivisa in
scene, mi è piaciuta molta, suddivisa in modo tale da suscitare emozioni forti:
ansia, paura, senso di impotenza e un’orrore freddo che ti scivola addosso.
A volte la narrazione diventa un po’ troppo dispersiva,
dilungandosi su argomenti casuali. E mi è parso un po’ esagerato le quattro
pagine di dialogo dove una persona viene ripetutamente insultata pesantemente.
Quella notte nella scuola è una lettura che lentamente ci
lascia sprofondare nei suoi numerosi livelli, uno più oscuro dell’altro. Niente
è come appare, pagine dopo pagine siamo spettatori di ricordi frammezzati, nebulosi
e vividi. Confusi, come lo sono i nostri protagonisti, possiamo avvertire
chiaramente le emozioni che li riempiono e li disfano, dal desiderio al terrore
crudo. Un romanzo capace di far avvertire tanto e allo stesso tempo di farti
dubitare della veridicità di ciò che stai leggendo; l’unica certezza rimane
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Davvero, l’autore riesce a scrivere storie dove niente è ciò
che sembra e nonostante ciò non riesci a smettere di leggere, con la curiosità
di sapere dove ti condurrà, se verso occhi rosa o verso qualcosa di ancora inespresso
che attende di essere riconosciuto.
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