L'anello di Saturno
Autore: Flavio Parenti
Titolo: L'anello di Saturno, vol I
Trama: Luca e Anna. Due nomi che potrebbero sembrare comuni in un mondo di miliardi di altri nomi, ma le cui anime erano imbevute della stessa essenza d’amore che sedusse gli elementi agli albori del tempo: un amore puro. Mentre Anagni si addormenta nell’agosto del 1995, due sedicenni si incontrano: lui, parigino strappato via dalle sue radici; lei, una ribelle desiderosa di emanciparsi dalle vecchie tradizioni locali. Attraverso i miei occhi, quelli del Destino, vivrai, caro lettore, la nascita del loro amore contrastato, tra amicizie e tragedie familiari. E, sepolta, una leggenda: colui che troverà l’anello di Saturno otterrà il dono di trasformare il proprio destino. Una storia di giovinezza e amore, testimonianza dell’incantevole forza di un legame che, a ogni svolta, sovverte le mie trame.
Prezzo di copertina: 13,30 euro (disponibile anche versione Kindle a 4,99 euro).
Recensione
Quanto può essere potente l’Amore?
Una domanda che tutti, almeno una volta nella vita, ci siamo posti. “Sarà abbastanza forte da superare quegli ostacoli?”. Bene, il quesito che il romanzo propone è simile: c’è un amore abbastanza forte da cambiare il corso già tracciato dal destino?
Una domanda legittima a cui l’autore cerca di dare una risposta inoltrandoci tra le pieghe di questa storia. Tra ardori ed impacci giovanili, tra sentimenti fulgidi e il senso della vita che riesce davvero a sorprendere, nelle curve più inaspettate.
L’anello di Saturno è il primo volume di una nuova ed emozionante saga, che fa proprie le sfumature del romance unite ha una buona dose di magia.
Vedremo come la storia di un amore tra due persone è capace di travolgere e rivoluzionare le trame intessute meticolosamente dal Destino in persona. Ed è proprio il Destino, come entità, che ci narra questa storia e si rivolge direttamente a noi, infrangendo la terza parete letteraria.
Come se il Destino stesso cercasse di farci comprendere i motivi che l’hanno spinto a scegliere risoluzioni assai drastiche, tutto affinché potesse eliminare l’elemento di cui questa storia è intrisa, quello che ha condotto al caos la sua perfetta e sudata armonia: l’amore.
L'impostazione del libro è peculiare e incuriosisce fin dalle prime battute. La prosa è lucida, scorrevole e ricca di quel sentore poetico del linguaggio, piena di una consapevolezza che il lettore afferrerà saldamente procedendo con la trama.
I nostri protagonisti sono due giovani. Luca, sedicenne, che è costretto dal lavoro di suo padre all’ennesimo trasloco: lasciare Parigi per avventurarsi in un piccolo paesino italiano, Agnani. Luca è un ragazzo che piace viaggiare con la fantasia e stare in solitudine, perché non vuole più soffrire lasciandosi dietro amicizie appena solidate.
Scopriremo come Luca sia un personaggio che si tiene tutto dentro, stanco, un po' disilluso e maturo per la sua età.
Anna, invece, è una placida tempesta. Una ragazza del piccolo borgo che è fuori dagli schemi, intelligente, piena di vitalità e curiosità, stufa dei cliché che la vorrebbero circondare. Adora la lettura e lo studio delle lingue antiche, sogna di diventare un’archeologa e viaggiare per il mondo.
Infatti, tiene un diario sui misteri del borgo in cui vive, un diario frutto di anni di ricerche, pieno di piccole meraviglie.
Due giovani, due anime...destinate forse no, ma in rotta di collisione per incontrarsi. Come due magneti che si attraggono, poco importa la lontananza o le differenze.
La narrazione è caratterizzata da uno stile descrittivo vivido, che riesce a farti sentire tutti i bordi delle scene. La calura del borgo, la sua quiete. I misteri sospesi sulle vie e sui monumenti. Il rintocco della chiesa e la calma pregna di una biblioteca dove si avverte il fruscio di pagine girate, immaginazione cibata a cucchiate e sospiri trattenuti.
Si avverte ogni anfratto con una semplicità abbacinante.
A questo proposito, l’autore ci immerge con facilità nell’atmosfera degli anni Novanta italiana. I cabinati pieni di giochi in voga, i fumetti celebri, come Nathan Never o Martin Mystere, il ritmo stesso della vita che era più disteso, fatto da giochi al baretto, ritrovi in piazza, una mentalità un poì retrograda, tipica soprattutto dei paesini, che cozza con una vivace freschezza di pensiero.
Ed in mezzo a tutto ciò seguiamo con piacere la vita di Luca, il suo cercarsi di adattare al ritmo della sua nuova casa; non possiamo non provare simpatia immediata per questo personaggio, un adolescente che si rifugia tra fumetti e giochi, di animo gentile, che sta sempre per conto suo.
Un luogo fondamentale del libro è, senz’altro, la biblioteca di Agnani, gestita da Flora. Un luogo misterioso, pregno di tante storie sospese sugli scaffali in attesa di un lettore per tornare a prendere vita.
Ed è un posto importante per Luca e Anna, la certezza di meraviglia in un borgo semplice. Proprio qui i nostri due giovani iniziano a divenire inseparabili. Attraverso piccoli misteri da risolvere, complicità che si legano, amore per i fumetti e qualcos’altro che promette di scoppiare tra loro. Come un frutto maturo che prega di essere raccolto: l’amore sboccia in tutta la sua potente dolcezza.
Ah, ma il Destino non ne è contento e come avremo modo di capire incolpa l’Amore; domandandosi del perché venga sempre scelto quando alla lunga complica solo le cose. Già, perché?
Anna e Luca trovano un libro assai antico e misterioso nel retrobottega della biblioteca, ed è proprio attraverso lo spirito di intraprendenza ed avventura che cercano di scoprire i misteri celati tra le pagine latine. Ed è così che scoprono la leggenda dell’Anello di Saturno.
La leggenda narra di un amore tra il Dio e una mortale con la conseguente creazione dell’anello per avere la possibilità di manipolare il tempo. Anna e Luca sono entusiasti di questa scoperta e si interrogano sulle possibili probabilità di tornare ad avvolgere indietro il Tempo per fare una scelta differente che condizionerebbe la loro intera esistenza.
Qui il ritmo si addolcisce, c’è una delicatezza preziosa nel rapporto tra i nostri due protagonisti mentre seguiamo i risvolti della trama, che si rivelano essere agitati e spigolosi. C'è tanto calore tra le pagine di questo romanzo, dove il cuore pulsante sono sempre loro due: Luca e Anna, giovani che provano per la prima volta l’amore, genuino senza artificialità. Attraverso loro possiamo quasi sfiorare la purezza del primo potente amore: il desiderio che cresce, la timidezza che avvolge tutto, gli occhi che si trovano sempre.
Ma non solo, l’autore riesce bene anche a gestire i confini di questa storia: assaporiamo il calore e la costanza di una famiglia che si vuole bene, il sentimento del tutto nuovo di innamorarsi di qualcuno che rende tutto più vivido, acceso; il senso di avventura che soffia dentro i protagonisti, la bellezza quieta del borgo che si rivela piano a chi guarda davvero; la capacità di un sorriso e una parola gentile che instaura la più salda delle amicizie. Ma anche la rabbia, l’impotenza, l’odio di un genitore.
E parliamo dei nostri protagonisti: Luca e Anna così simili eppure così diversi. Luca desidera mettere, finalmente, radici, trovare un punto fisso e non spostarsi più, anela alla possibilità, finora sempre preclusa, di poter permettersi di amare un luogo e di affezionarsi ai suoi abitanti.
Anna, d’altro canto, ha sempre vissuto nel piccolo borgo e il suo spirito anela al viaggio, allo scovare nuovi luoghi e partire, spostarsi, non stare mai ferma, vivere un’avventura che le è sempre stata preclusa tra le fredde e soffocanti mura domestiche a causa anche del rapporto contrastato con la madre.
Ma il Destino vuole far cambiare loro rotta, disposto ad utilizzare tutti i mezzi che ritiene adatti. Tratti di narrazione dove il lettore diventa consapevole che il Destino provi quasi paura o timore.
Il romanzo stesso è la prova che, in effetti, il Destino può essere battuto per sua stessa ammissione dall’Amore. Dalla sua maggiore complessità e forza che annulla l’ordine di calma e di perfezione compiuto dal Destino.
C'è una cosa che dice il padre di Luca durante la narrazione, che secondo me è importantissima, cito “Serve solo il coraggio di cominciare”. Ed è proprio così.
Ci sono stati molti punti nodali dove Anna e Luca avrebbero potuto reagire diversamente. Dettagli che avrebbero cambiato inesorabilmente il loro corso e, dunque, reso il Destino assai contento. Eppure, ad ogni incrocio i due continuavano dritti per la loro strada, correvano veloci come il vento con le mani sudate intrecciate, spensierati, uniti, imbattibili...insieme.
Ma il caos è una forza che non può essere sempre governata. L'amore con sé portava nuove varianti, nuove debolezze e forze, che il Destino era pronto ad utilizzare a suo vantaggio... non dico di più, in quanto non voglio minimamente spoilerare le emozioni e i risvolti di trama che il romanzo è in grado di suscitare nel lettore. Dovrete scoprirlo da voi.
Davvero, smettere di leggera era impossibile una volta che ti affezioni ai suoi personaggi.
L’anello di Saturno è un buon primo volume, un romanzo raccolto che racconta una storia fresca, bella e coinvolgente. Con i suoi plot twist e conseguenze inaspettate, con i suoi momenti sussurrati, con la consapevolezza che siamo ancora all’inizio di una storia che si preannuncia vasta e profonda. E ci sono degli elementi, che l'autore ci ha presentato in questo primo volume, che probabilmente avranno uno sviluppo nel seguito, tra cui il concetto di Tempo. Sono assai curiosa di sapere come lo scrittore deciderà di gestirsi questa potente variante e cosa, di conseguenza, accadrà ai nostri protagonisti; anche perché all'interno del libro ci sono tanti spunti di riflessione sulla questione tempo, come se l'autore volesse metterci in guardia sugli effetti di cercar di comandare il tempo.
Ahimè, il Destino sa davvero essere crudele e infido. Eppure, anche il Destino sembra avere dei sentimenti, forse. Ma come ci avverte l’autore del romanzo, questa è un’altra storia.
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