Dark Matter
Autore: Blake Crouch
Titolo: Dark Matter
Trama: Jason Dessen, ex meccanico quantistico, è un professore universitario di Fisica che vive a Chicago con la moglie Daniela e il figlio Charlie. Un giorno viene rapito e drogato. «Sei soddisfatto della tua vita?» sono le ultime parole che sente pronunciare prima che il suo rapitore lo colpisca tanto forte da fargli perdere i sensi e di risvegliarsi legato a una barella. Si rende conto di essere circondato da persone che indossano tute di protezione chimica, e un uomo a lui sconosciuto gli sorride dicendo: «Bentornato, amico.» Nel mondo in cui si ritrova, la vita è diversa da quella che ha sempre conosciuto. Sua moglie non è sua moglie, suo figlio non è mai nato e lui non è un semplice professore di Fisica ma un genio ammirato da tutti perché ha realizzato qualcosa di grandioso. Qualcosa di impossibile. Tuttavia un atroce dubbio lo assale: quale dei due mondi è un sogno? E se la vita che ricorda è reale, come può tornare dalla sua famiglia? Per trovare le risposte dovrà intraprendere un viaggio straordinario e spaventoso, che lo costringerà ad affrontare la parte più oscura di sé stesso senza potersi fidare di niente e di nessuno, nemmeno della materia che lo circonda
Prezzo di copertina: 16,90
Recensione.
Un thriller fantascientifico che riuscirà a tenervi incollati alla sua storia, con una facilità disarmante.
Allacciatevi le cinture, perché qui si viaggerà tra il multiverso. Scopriremo l’orrore dell’infinito, come un lunghissimo corridoio di porte, ma anche la determinazione umana a voler disperatamente tornare a casa, inframmezzata da una bellezza insostenibile che ha al centro i misteri nascosti dell’universo.
Il romanzo si basa su delle scelte, sui se mai imboccati e quelli abbandonati. Chi non si è mai chiesto cosa sarebbe successo se ad un certo punto determinante della propria vita si fosse scelto di agire diversamente?
Dark Matter ci rende consapevoli di come la realtà sia molto più complessa e profonda di quanto si possa immaginare. Ne siamo ignoranti finché non viene ad intaccare la nostra bolla di quotidianità. Poi tutto esplode.
Ed è quello accaduto al nostro protagonista.
Fin dal prologo siamo agganciati alla prosa dell’autore, c’è una nota di familiarità confidenziale nel narrare le vicende che è impossibile non prestargli attenzione.
Il protagonista è Jason, fisico atomico e professore di un college a Chicago, ha una moglie ed un figlio adolescente, una sera esce per incontrare un amico ed acquistare del gelato e non tornerà. Qualcuno lo rapisce. Qualcuno decide di rubargli la propria vita.
Si risveglia in un luogo totalmente diverso dove persone sconosciute sono entusiaste di rivederlo. Non ha una moglie né un figlio, piuttosto è un fisico geniale e pluripremiato. Jason è disorientato, ma c’è una certezza tagliente che ci aggancia: cosa accadrà quando si renderanno conto che non è chi credono che sia?
La voce narrante, per la maggior parte del tempo, è Jason, dunque tutto ciò che accade è istantaneo ed impatta il lettore con la sua portata. C'è confusione, paura, disagio e la sensazione di realtà che scivola tra le mani tremanti. Jason inizia a dubitare di sé stesso.
D'altronde cos’è la realtà? Con quale certezza possiamo affermare che ciò che ha vissuto è reale? Possono essere due realtà entrambe reali sebbene siano agli antipodi? La vita con la sua famiglia e quella asettica in cui si trova ora?
Siamo totalmente immersi nella sua vicenda, ne siamo ammaliati e terrorizzati, non riusciamo a non lasciarci trascinare in questo mistero articolato.
Ed ecco che le cose si fanno parecchio interessanti: alla base del romanzo c’è l’affermazione che il mondo si divide ogni volta che qualcosa viene osservato; come il gatto di Schrödinger, ovvero, finché non osserviamo l’interno della scatola il gatto è vivo ed è morto. Quando apriamo la scatola, tuttavia, solo uno dei due esiti diviene reale. Ma questo non vuol dire che l’altro smette di esistere.
Dunque, se ci sono più diramazioni significa che esiste un numero indefinibile di universi. Tutto ciò che poteva accadere è accaduto, in realtà differenti.
Realtà, magari, quasi identiche che, appunto, si differenziano su piccoli dettagli. In una di queste realtà apriamo la scatola ed il gatto è vivo, in un’altra il gatto è morto. E questa divisione viene creata ogni volta che ci si trova ad un incrocio fondamentale, come il nostro protagonista.
Nelle due diverse realtà del romanzo notiamo un Jason opposto all’altro, la scintilla che ha portato alla creazione di queste due realtà è stato dover scegliere di mettere su famiglia o darsi alla ricerca.
Dark Matter riesce a condurci oltre una barriera fisica che credevamo di non poter superare. C'è assoluta meraviglia e terrore di fronte alla potenza conturbante dei misteri dell’universo. Un universo... che non ha fine.
L'autore ci fa vivere un’esperienza quantica in una storia di fantascienza che emoziona. La parte scientifica viene spiegata bene e in modo facile, eppure, non possiamo non rabbrividire di fronte alle possibilità in continua evoluzione che abbiamo di fronte.
Ed è quello che accade a Jason e Amanda che fuggono via. Si ritrovano a tentare disperatamente, senza soccombere alla follia, di poter trovare un mondo sicuro per loro.
Questa è la parte più bella del romanzo, vivida e piena di una dinamicità che ti fa divorare le pagine. Tutte le porte del corridoio sono connesse alla loro esistenza, si trovano in mondi possibili dove solo piccole scelte differenti ne hanno alterato il corso, rendendole migliori o peggiori. Possono ritrovarsi nuovamente nell’hangar di un’altra realtà, o in una Chicago apocalittica, in una foresta incontaminata, in mondi di ghiaccio, o nel buio totale che non vogliono attraversare.
L'autore dà il meglio di sé in questo frangente: riusciamo ad intravedere mondi corrotti e mondi migliori. Chicago che si assomigliano molto, ma che non sono la realtà a cui Jason cerca disperatamente di far ritorno. Si imbatterà in diverse versioni di sé stesso, in versioni di Daniela, di Charlie. Solo che non sono i suoi.
C'è un’emozione che stringe la gola al pensare davvero cosa possa provare una persona di fronte a tutto ciò, le infinite possibilità a portata di mano. L'andare alla deriva tra universi che coesistono, attendere la decoerenza che manderà in tilt lo stato quantico.
Emozioni crude che ci strisciano addosso senza riuscire bene ad esprimersi.
Dopo una serie di eventi, le cose sembrano tornare ad andare per il verso giusto... ma ecco che arriva un plot twist inaspettato e geniale.
La scacchiera si ribalta di nuovo e siamo messi di fronte a dilemmi impossibili, crudeli, affaticanti: come si fa a combattere contro te stesso? Contro versioni migliori, peggiori e simili?
Eppure la lotta è inevitabile quando tutti vogliono la medesima cosa.
È un quesito complesso, che noi analizziamo più a mente fredda mentre leggiamo. Ma immaginiamoci di imbatterci nei nostri sé e dover in qualche modo lottare e prevalere. Da uscire fuori di testa, eh?
La suspense nella parte finale del romanzo raggiunge livelli alti. Dark Matter ci fa esplorare le strade mai prese, quelle indecisioni che dopo anni possono trasformarsi in piccoli rimpianti che si nutrono dei E SE.
Scegliendo una strada precludiamo sempre le altre, è qualcosa di inevitabile. La Scelta ti cambia e lima la tua identità, forse solo in brevi frammenti o forse tutto. Credo che sia questo a contare, alla fine, come scegliamo di essere imboccate certe strade.
Un romanzo geniale, pazzesco, avvincente e spiazzante. Un viaggio che ti conduce dove mai avresti immaginato, riuscendo a farti provare emozioni intese e una strada che si connette a tante altre, riuscendo per un attimo a rendere visibile l’impalpabile.
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