Autrice: Chelsea Abdullah
Titolo: Il ladro di polvere di stelle. Vol 1 della trilogia Sandsea
Trama: Tutto ebbe inizio in un tempo ormai perduto… Loulie al-Nazari è la Mercante di Mezzanotte: una contrabbandiera che, grazie alla sua guardia del corpo jinn, ricerca artefatti magici illegali per rivenderli. Quando utilizza un po’ di quella magia per salvare la vita di un principe codardo, attira l’attenzione del padre di lui, il sultano, che la ricatta affinché recuperi un’antica lampada prodigiosa, capace di restituire fertilità alla terra, ma anche di distruggere tutti i jinn. Non avendo altra scelta se non obbedire, pena la morte, Loulie si mette in viaggio alla ricerca del manufatto accompagnata dal figlio maggiore del sultano e da una dei suoi quaranta ladroni, una giovane donna dal carattere indomito che detesta i jinn con ogni fibra del proprio essere. Aiutati dalla sua guardia del corpo, devono affrontare attacchi di ghoul, una regina jinn assetata di vendetta e un malvagio assassino ricomparso dal passato di Loulie che porta alla luce un pericoloso segreto sulla famiglia reale; presagio di un futuro insanguinato per il sultanato, un destino che solo lei e il principe possono cambiare. Ma in un mondo in cui le storie sono realtà e le illusioni verità, Loulie scoprirà che il fardello che si porta appresso – il suo nemico, la sua magia, persino il suo passato – non è quello che sembra, e dovrà decidere che persona diventare nella nuova vita che il destino le ha riservato.
Prezzo di copertina: 20,00 euro
Recensione.
Primo volume della trilogia The Sandsea Trilogy, un portale che ci spalanca un mondo colorato, arabesco e con una magia palpabile. Non dirò che è un retelling della Mille e una Notte perché sarebbe sbagliato e riduttivo, indubbiamente l’autrice prende spunto dal capolavoro arabo ma inserisce tanti altri elementi e innovazioni, riuscendo a portarci una trama evocativa e fantasy.
Il perno fondamentale di questo romanzo è l’amore per le storie: quelle che vivono, che si tramandano e si narrano, la miccia che arde anche nelle notti più fredde.
Il ladro di polvere di stelle è una storia colma di leggende e sabbie dorate, di sceicchi e di jinn, di avidità e riscatto, di segreti e di dolore.
Loulie al-Nazari è la nostra protagonista, conosciuta anche con il celebre nome di Mercantessa di Mezzanotte e insieme a Qadar, il suo jinn sottocopertura, sono celebri per riuscire a scovare cimeli magici di ottima fattura e pressoché introvabili per poi rivenderli ad un ottimo prezzo. Questa storia inizia a Madinne, una splendida città ancorata tra i deserti dorati e implacabili, qui i jinn vengono disprezzati e stanati. È opinione pubblica, infatti, che i jinn incarnino il male.
Lo stile dell’autrice è magico, c’è incanto e la promessa d’avventura. La sua prosa è ricca, ma quieta, sapendo con certezza di riuscire a catturare il lettore senza dover eccedere; c’è fluidità e dinamicità che la rendono magnetica.
La vita quieta di Loulie viene bruscamente interrotta quando il sultano riesce a catturare la Mercantessa e le ordina di trovare un cimelio speciale, a lungo anelato e dove molti hanno fallito a riprenderlo. La missione di Loulie non è facile: deve attraversare l’aspro Mare di Sabbia e giungere nella città antica sommersa dei jinn, Dhahab; lì in una lampada del tutto ordinaria si narra che viva un jinn potente che è destinato a servire il padrone che lo risveglia, ma deve avere il sangue della dinastia del sultano. A complicare ulteriormente c’è il piccolo fatto che non è un jinn qualsiasi ma un Ifrit, uno dei sette re jinn, capaci di poteri enormi.
Loulie nella sua ricerca non sarà sola. E qui incontriamo alcuni dei personaggi fondamentali che arricchiscono la trama: abbiamo Mazen, il secondo principe, quieto e un po’ fifone a cui piace sgattaiolare fuori dal palazzo; Omar il primogenito del Sultano e re dei quaranta ladroni, cacciatori di jinn abili e brutali. Hakim, il terzogenito che viene tenuto prigioniero dal sultano. E ancora, Aisha, una ladra dei quaranta ladroni, spietata, ermetica, a cui verrà affidato il compito di accompagnare la Mercantessa.
Il nostro gruppetto dunque parte per questo viaggio pieno di insidie, una storia che sembra bruciare in leggenda.
L’autrice articola la trama del romanzo in modo meraviglioso, non lascia nulla al caso, cura sia l’approfondimento dei personaggi che l’ambiente che man mano andiamo a scoprire. Le descrizioni sono stupende, corpose e tinte da colori vividi. Il world building è un arazzo finemente lavorato, ci inoltriamo tra le sue pieghe e ne scopriamo ogni suo anfratto in modo nitido. P
ossiamo quasi viverlo sulla pelle: il suk pieno di venditori che urlano tra di loro e aromi speziati che pizzicano il naso. Le cupole bianche e maestose di Maddin o ancora, la pittoresca e vivace Dhyme.
Il romanzo ha diversi pov, il che lo rende ancora più ampio in quanto ci permette di vivere la situazione da diverse prospettive differenti. Ma i personaggi principali sono loro, vediamoli da più vicino:
- Mazen, accudito nella prigione d’oro che è il palazzo. Ha tutto lì, tranne la libertà, per questo si traveste e vaga tra i vicoli colorati della città, l’anonimato gli dona una parvenza di leggerezza priva delle responsabilità che deve possedere da principe. Un po’ sconsiderato ma di buon cuore. Mazen, per una serie di eventi, si ritroverà a partire con Loulie nel deserto, il suo timore di non essere all’altezza pesa come un macigno. Eppure, è un tassello fondamentale per comprendere meglio il suo personaggio: Mazen si sente inutile e incapace ma gli eventi dimostreranno che il coraggio ha diverse sfumature: ci vuole coraggio anche ad avere un cuore giusto.
- Aisha, la ladra fedele ad Omar. È un personaggio appuntito, che mira a ferire prima che tu possa avvicinarti. In Aisha cova la rabbia verso i jinn, la voglia di vendetta si mischia ad una vulnerabilità che inizia ad insorgere dopo alcuni avvenimenti del romanzo che la pongono davanti a scelte parecchio complesse.
In questi momenti critici Aisha si ritrova a vedere gli eventi anche da punti di vista che non aveva mai contemplato, il dubbio inizia ad insinuarsi nella sua missione. - Loulie, tenace, capace e intelligente. È una protagonista mutevole come il tempo del deserto: può rimanere quieta o scatenarsi in una tempesta implacabile. La nostra Mercantessa è una donna piena di spigoli, bordi celati e con un passato tragico che le pesa ancora con dolore, una debolezza che è una ferita mai guarita.
Uno degli aspetti più belli del romanzo è
lo splendido rapporto tra Loulie e Qadir,
il found family che riscalda, c’è tenerezza, fiducia e un amore che disarma anche il più freddo dei lettori. Durante il romanzo esploreremo le dinamiche di questo rapporto, finemente intrecciato ai suoi personaggi.
Sia Loulie che Qadir erano persi ma si sono trovati al momenti giusto,
una bussola che unisce i loro destini e che ti fa venire un groppo in gola nelle loro interazioni.
E che meraviglia scoprire che i racconti del vecchio cantastorie Rhuba hanno una scintilla di verità, soprattutto nel deserto che prende il sopravvento. Ghoul, palazzi splendenti che sono miraggi, una canzone che illumina la via e la regina delle dune che si materializza assetata di vendetta.
La narrazione tesse tutto con sagacia sapendo diventare incisiva nei momenti giusti, trapuntando emozioni che scintillano come stelle lontane mentre i nostri personaggi crescono attraverso le sfide che vivono. Il viaggio nel deserto, infatti, si rivela più ostico di quel che si pensava: ricco di momenti critici e azione, ma anche di sacrificio e dolore. Vendette riscosse e verità rivelate, inganni densi e una magia che riesce a sorprendere sempre.
Interessante anche lo sviluppo del noi contro loro. Umani e jinn, come vedremo durante la lettura non c'è una linea di demarcazione netta, come invece alcuni personaggi vogliono credere: ci sono jinn buoni e umani cattivi. Il confine si pasticcia, soprattutto durante il viaggio che metterà i nostri personaggi davanti a riflessioni non facili. E le domande iniziano a stuzzicare anche il lettore: i jinn sono davvero tutti malvagi? Perché esiste questo odio così radicato?
Tutto ciò ci conduce in un percorso ancora appannato ma indubbiamente pieno di incognite dove i personaggi dovranno fare i conti con la loro rabbia ed empatia, tentando di trovare un'equilibrio.
E poi, eccolo, finalmente, il temuto Mare di Sabbia che ci condurrà alla conclusione del romanzo con parecchi colpi di scena, lotte affettate e tante emozioni. Non dico altro, ma ho bisogno di leggere immediatamente il continuo.
Il ladro di polvere di stelle è solo il primo volume e soddisfa le premesse iniziali e mette parecchia curiosità sul proseguimento della storia. Lasciamo Loulie e compagnia bella in procinto di una nuova e complessa sfida, che sicuramente riserverà non poche sorprese.
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