La Casa Gialla
Titolo:
La Casa Gialla
Autore:
Marta Brioschi
Genere:
Mistery novel
Prezzo:
13,00 euro (disponibile versione kindle a 3,99 euro)
Trama:
Romanzo
d’esordio della scrittrice, ci troviamo di fronte ad un libro che non può
essere definito thriller, bensì un romanzo avviluppato nel mistero con una
forte componente romantica.
Lo
stile di narrazione è semplice e perspicace, capace di essere abbastanza
coinvolgente. Uno degli aspetti che più ho apprezzato sono i riferimenti
alla tradizione coreana, con la spiegazione di ciò che significava a piè di
pagina, da questa attenzione ai particolari riesce a trasparire l’amore per la
cultura coreana della scrittrice, questa particolarità ha acceso la mia
curiosità.
I
primi capitoli del romanzo sono scritti
un po’ troppo frettolosamente, probabilmente per portarci subito nel pieno
svolgimento della trama; infatti, per le prime circa duecento pagine, il
racconto si concentra sul protagonista Jean e sulla sua esperienza e rapporti
che costruisce durante il suo viaggio. Pian piano, si lascia sempre più spazio
al mistero che gira intorno alla scomparsa della madre. Il mistero viene
nutrito da numerosi indizi sparsi e inizierà ad intrappolare la curiosità del
lettore.
Il
protagonista, Son-Jun, che preferisce il suo nome francese Jean, è un
personaggio con un carattere delineato: indole magnetica verso gli altri,
ottimo osservatore, forte e risoluto, qualità indispensabili nell’arduo compito
di ricostruire gli avvenimenti che portarono la madre ad abbandonare la propria
famiglia e la Corea.
Il
punto di forza del romanzo, secondo il
mio modesto parere, è l’idea base che costruisce la trama: il figlio lascia la
propria patria per mettersi sulle tracce della madre scomparsa, tanti anni prima.
Dietro questa decisione vi è la volontà di mettersi in gioco, di completare i
pezzi mancanti del puzzle della propria vita, di voler scoprire la verità, per
quanto male possa fare. Da qui, si
evidenzia, senza renderlo ostentato, l'amore che un figlio prova per la propria
generatrice.
Jean, attraverso le sue peregrinazioni che lo portano, innanzitutto, in Francia, ha questo forte desiderio di ripercorrere luoghi, conoscere la gente con cui
la madre è potuta entrare in contatto affinché anche lui possa un po’
conoscerla e capirla, per poter dare più consistenza ad un legame che non è mai stato reciso del tutto. Dalle sue indagini "fai-da-te" in Francia arriverà in un piccolo
borgo italiano, nei pressi di un B&b; ed è proprio qui che il mistero, che
accompagna l’intera storia, si fa palpabile.
Fatti
alquanto strani capitano, durante la permanenza del protagonista, troppi per
liquidarle come semplici coincidenze, ed ecco che inizia il crescendo di colpi
di scena che porterà a sbrogliare la matassa del caso.
Jean,
in questo arduo compito, non è solo, troverà delle persone disposte ad aiutarlo…
che si troveranno ad essere pienamente coinvolte nella vicenda.
Diversi
passaggi fondamentali della trama potevano essere gestiti meglio, con più
incisività. Inoltre, ho trovato che la componente romantica abbia dato un
minore impatto a delle scene importanti della vicenda.
Tuttavia,
la scrittrice ha dimostrato di aver un buon potenziale, mi piacerebbe leggere
qualcos’altro di suo, indubbiamente.
Consiglio questo romanzo a chi desidera:
- Approcciarsi con i romanzi di mistero
- Romanzo leggero che tiene compagnia
- Un romanzo pieno di tradizione orientale
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