La Casa Gialla

 



 

Titolo: La Casa Gialla

Autore: Marta Brioschi

Genere: Mistery novel

Prezzo: 13,00 euro (disponibile versione kindle a 3,99 euro)

Trama: Dopo 29 anni dall'improvvisa scomparsa della madre, Son-Jun decide di partire dalla Corea per cercarla in Europa. Il suo viaggio lo porterà prima in Francia e poi in Italia, dove il mistero legato al suo passato si intreccerà con quello di una ben più misteriosa famiglia.

 

Recensione.

Romanzo d’esordio della scrittrice, ci troviamo di fronte ad un libro che non può essere definito thriller, bensì un romanzo avviluppato nel mistero con una forte componente romantica.
Lo stile di narrazione è semplice e perspicace, capace di essere abbastanza coinvolgente. Uno degli aspetti che più ho apprezzato sono i riferimenti alla tradizione coreana, con la spiegazione di ciò che significava a piè di pagina, da questa attenzione ai particolari riesce a trasparire l’amore per la cultura coreana della scrittrice, questa particolarità ha acceso la mia curiosità.
I primi capitoli del romanzo sono scritti un po’ troppo frettolosamente, probabilmente per portarci subito nel pieno svolgimento della trama; infatti, per le prime circa duecento pagine, il racconto si concentra sul protagonista Jean e sulla sua esperienza e rapporti che costruisce durante il suo viaggio. Pian piano, si lascia sempre più spazio al mistero che gira intorno alla scomparsa della madre. Il mistero viene nutrito da numerosi indizi sparsi e inizierà ad intrappolare la curiosità del lettore.
Il protagonista, Son-Jun, che preferisce il suo nome francese Jean, è un personaggio con un carattere delineato: indole magnetica verso gli altri, ottimo osservatore, forte e risoluto, qualità indispensabili nell’arduo compito di ricostruire gli avvenimenti che portarono la madre ad abbandonare la propria famiglia e la Corea.
Il punto di forza del romanzosecondo il mio modesto parere, è l’idea base che costruisce la trama: il figlio lascia la propria patria per mettersi sulle tracce della madre scomparsa, tanti anni prima. Dietro questa decisione vi è la volontà di mettersi in gioco, di completare i pezzi mancanti del puzzle della propria vita, di voler scoprire la verità, per quanto male possa fare. Da qui, si evidenzia, senza renderlo ostentato, l'amore che un figlio prova per la propria generatrice.
Jean, attraverso le sue peregrinazioni che lo portano, innanzitutto, in Francia, ha questo forte desiderio di ripercorrere luoghi, conoscere la gente con cui la madre è potuta entrare in contatto affinché anche lui possa un po’ conoscerla e capirla, per poter dare più consistenza ad un legame che non è mai stato reciso del tutto. Dalle sue indagini "fai-da-te" in Francia arriverà in un piccolo borgo italiano, nei pressi di un B&b; ed è proprio qui che il mistero, che accompagna l’intera storia, si fa palpabile.
Fatti alquanto strani capitano, durante la permanenza del protagonista, troppi per liquidarle come semplici coincidenze, ed ecco che inizia il crescendo di colpi di scena che porterà a sbrogliare la matassa del caso.
Jean, in questo arduo compito, non è solo, troverà delle persone disposte ad aiutarlo… che si troveranno ad essere pienamente coinvolte nella vicenda.
Diversi passaggi fondamentali della trama potevano essere gestiti meglio, con più incisività. Inoltre, ho trovato che la componente romantica abbia dato un minore impatto a delle scene importanti della vicenda.
Tuttavia, la scrittrice ha dimostrato di aver un buon potenziale, mi piacerebbe leggere qualcos’altro di suo, indubbiamente.


Consiglio questo romanzo a chi desidera:

  • Approcciarsi con i romanzi di mistero
  • Romanzo leggero che tiene compagnia
  • Un romanzo pieno di tradizione orientale

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