Giallo Cialtrone
Titolo: Giallo Cialtrone.
Autore: Pasquale Rinaldi.
Trama: Cialtrone, il protagonista, è un quarantenne di Catania: sposato e con la testa tra le nuvole. Un bel giorno viene spedito dalla moglie in missione a Milano per consegnare un importantissimo plico chiuso. Una volta sbarcato nel capoluogo lombardo, Cialtrone incontrerà non poche difficoltà: il misterioso destinatario della missiva, infatti, sembra essere irreperibile. Sarà Giulia, una ragazza conosciuta casualmente, ad aiutare Cialtrone nella difficoltosa ricerca e, tra incontri imprevisti e avventure divertenti, lo condurrà anche alla scoperta di insoliti e bellissimi angoli di Milano. A fine missione Cialtrone dovrà tornare a Catania, con la coda tra le gambe o con un finale a sorpresa?
Prezzo di copertina: 15,00 euro.
Recensione.
Giallo cialtrone è stato
una ventata di freschezza nel pieno di torridi pomeriggi. Credo che
si riassuma bene con questa personalissima metafora.
Il protagonista, un
cialtrone d'eccellenza, compie un viaggio per arrivare nella
metropoli milanese con un'importante compito, affidatogli dalla
moglie, di consegnare una misteriosa lettera. Da qui iniziano le
peripezie del nostro protagonista, che sarà aiutato dal fortuito
incontro di una ragazza, Giulia.
La narrazione è
spigliata e scorrevole, l'autore si pone con naturalezza, priva di
forzati artifici, come se stesse parlando ad un caro vecchio amico.
Attraverso pensieri personali del protagonista, lo scrittore da voce
ad una serie di riflessioni sui più disparati argomenti e attraverso
episodi di leggerezza, il romanzo è intriso di una vena ironica che
non può non farti sorridere.
Il fantomatico
destinatario della lettera non si riesce a trovare. Qui sono stata
immersa da mille differenti ipotesi sul perché questo sconosciuto
destinatario fosse svanito senza lasciar traccia. Ho ipotizzato un
omicidio a sangue freddo, poi ad un rapimento collegato in qualche
modo a questa lettera, o un complotto in cui fosse coinvolta l'intera
palazzina. Bene, nulla di tutto questo. Il che allo stesso tempo mi
ha delusa e sorpresa positivamente. Era solo ed esclusivamente la mia
mente ad essere contorta in attesa di qualcosa di agghiacciante,
mentre l'autore, invece, avviluppa il mistero alla scoperta della
vita e di come la vita possa ancora stupire.
Perno del romanzo è la
sua incredibile capacità di farci riscoprire come sia liberatorio
poter lasciarsi andare ad una bella risata. Parlo di una risata vera,
timida o sguaiata che sia, e non delle risate di circostanza, fredde
e veloci.
Una cosa che ho
apprezzato moltissimo, anche importante all'interno del romanzo, è
la volontà, in primis, di voler consegnare una lettera. Nell'era
tecnologica in cui viviamo sarebbe bastato una veloce digitazione su
una tastiera ed un cliccare oziosamente la scritta “invio”.
Invece, il protagonista preferisce adempire a questo compito alla
vecchia maniera, non affidandolo ad un ligio postino ma consegnando
la lettera personalmente. È un gesto e una presa di posizione che
insegna e può dire tanto.
Il finale del libro è
stato inaspettato, anche se in perfetta sintonia con ciò che viene
seminato nelle sue pagine. Nonostante non sia un libro che rientra
tra le mie corde, devo dire che mi sono ritrovata incapace di non
leggere, desideravo sapere come si sarebbero concluse le avventure del simpatico protagonista.
È un romanzo che
evidenzia l'importanza di lasciarsi sorprendere dalla vita e di
prendere ciò che viene con leggerezza che, vorrei ricordare e
sottolineare, non è superficialità. Lo stesso cialtrone scoprirà
questa imperscrutabile verità e ne farà tesoro.
Consiglio questo romanzo a chi:
- Desidera tornare a ridere
- È alla ricerca di un romanzo spensierato
- Vuole leggere qualcosa di differente.
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