Obscurity. Darkness Chronicles

 




Titolo: Obscurity. Darkness Chronicles.

Autore: Gea Petrini.

Genere: fantasy.

Trama: Tra intrighi politici, inganni e tormentate storie d'amore, cinque casate governano Talamh, un continente dominato dalla magia. Liv Lars è una ragazza dotata di un potere unico che ha sempre nascosto su ordine della famiglia per mantenere la pace nei cinque stemmi. Le mani di Liv sono ricoperte di cicatrici, segni delle torture inflitte dalla madre per non farle sviluppare la magia dorata. Un’infanzia di orrori che ha spinto Liv a cercare l’amore lontano dalle montagne di Mantor, con il suo ragazzo Aron e gli amici dell’accademia di magia. Solo con il fratello maggiore Finn conserva un legame speciale tra le mura del castello dei Lars. Il segreto di Liv però adesso rischia di essere svelato e tutte le sue certezze sono sul punto di crollare proprio mentre a Tentor, la capitale, prendono forza le cospirazioni dei gardon. Sono i guardiani delle scuole e delle città costretti da tre secoli a non praticare la magia. La voglia di rivalsa dei gardon, creature che si nutrono di sangue, infiamma Brenda la giovane visionaria che li guida verso la rivolta contro le casate nel sogno di tornare a essere gli oscuri. A Talamh divampa il conflitto e l’amore come l’odio arriva a condizionare le regole del gioco: cosa si è disposti a sacrificare per il potere? Obscurity è un fantasy che racconta tradimenti e speranze. E ci mostra le ombre dove sembra esserci solo la luce.

Prezzo di copertina: 15,59 euro (disponibile versione kindle a 3,99 euro).



Recensione.

Lo dico fin da subito, questo romanzo mi ha totalmente ammaliata, presenta tutte le caratteristiche che un young adult dovrebbe avere, senza forzare la mano. Siamo di fronte ad una narrazione travolgente così come le vicende narrate, catapultati all'interno di un mondo fantastico dove sono onnipresenti i maghi.
La trama scivola tra le pagine come se fosse preziosa seta, meravigliosa ad ogni suo tocco. Uno dei punti forti del romanzo è senz'altro la capacissima costruzione di un world building articolato. Cinque Casate di maghi differenti tra di loro: i Lars, i Sander, i Vidar, gli Herman e gli Atla, ogni famiglia ha un complesso meccanismo di fedeltà, potere e sagacia. Ma non finisce qui, abbiamo un'Accademia dove i maghi studiano e affinano le proprie arti e magie; terre mozzafiato diversissime tra di loro per costumi e tradizioni; la presenza dei Gardon, esseri vampireschi che calzano le vesti dei Custodi. Saranno proprio i Gardon a dare fuoco alla trama: infrangendo un antichissimo patto utilizzando nuovamente la magia oscura. All'interno delle vicende troveremo la nostra protagonista, Liv, con un passato zeppo di violenze e dolori taciuti, tutto perché si rivela essere una Maga Dorata, estinta da molto tempo. Scopriremo che essere una maga dorata è pericoloso e necessario.
Il romanzo presenta diversi punti di vista che vanno a comporre la nostra visione completa, narrandoci vicende che accadono in luoghi anche molto lontani da loro. Adoro come la scrittrice riesca a dare una propria impronta ad ogni singolo personaggio incontrato, riuscendo a dargli una profondità anche nelle loro più basilari azioni.
Questa scelta narrativa è un punto di forza del romanzo, non c'è nulla di stazionario, ha un'incredibile capacità di essere dinamico. In un capitolo siamo all'interno dell'intrigo ordito dai Gardon vedendo la situazione dalla loro prospettiva, consapevoli di un passato trucido. Nell'altro assistiamo a consigli di antiche alleanze, nell'altro ancora siamo in una piccola isola in cui talentuosi maghi si nascondono. Non c'è tempo per annoiarsi, la trama è in continua evoluzione grazie alle mosse e contromosse dei suoi diversi personaggi. Il libro è una immensa scacchiera in cui si muovono, vorticose in alcuni casi e cauti in altri, le pedine. Ma ecco il bello: una pedina ha consapevolezza d'esserlo o recita solo la sua parte? Ogni passo preserva mille possibilità, e tu ti ritrovi a leggere col sospiro trattenuto nell'attesa di scoprire cosa accadrà. Perché davvero può accadere di tutto: tradimenti, nuovi legami, battaglie, violenze.
Il romanzo non ha staticità nemmeno nelle emozioni e nei confronti dei personaggi coinvolti. Provi disgusto, amore, odio, coraggio, vergogna, rimpianto, ogni personaggio a suo modo riesce a conquistarti. Ma il fulcro, e con mio immenso godimento, è caratterizzato dai personaggi femminili alla ribalta, in tutte le salse. E qui si apprezza il saper rendere grigio un personaggio, evidenziando i tratti distintivi del suo carattere, dove collimano i suoi desideri e il suo passato.
Lacerta, la Visionaria, è uno dei personaggi più contraddittori: è sensuale, astuta, attenta osservatrice a cui importa davvero l'onore del proprio Casato. Ma è anche stanca, colma di passione, rabbiosa nei confronti del fratello e non solo. Lacerta ha sempre dimostrato le sue abilità e la sua lungimiranza razionale, eppure, non è mai stato abbastanza per poterla porre a capo della Casata, in quanto donna.
Abbiamo Brenda, capa degli Oscuri, ferrea, bellissima e intransigente. Ho amato la sua ligia forza capace di aggrapparsi ovunque. Il suo desiderio primario è riportare al lustro i Gardon, rivendicando un'onore perduto da tempo. A differenza di Lacerta, il comando non le viene precluso a causa del suo sesso.
Astuta e molto paziente è invece Freya. Lentamente riesce ad imporsi dove vuole, con sacrificio e arguzia. Passo dopo passo conquista il suo sudato obiettivo.
E infine, abbiamo Liv. Testarda, emotiva, fragile e forte. Ho adorato in particolare la sua crescita all'interno del romanzo, una crescita sudata, odiata, temuta e agognata. Liv riuscirà a lasciare il passato alle spalle, senza quel peso a schiacciarla giù riuscirà, finalmente, a prendere consapevolezza delle sue abilità, acquistando fiducia in sé stessa.
Ci sono tanti altri personaggi che meritano una dovuta analisi all'interno del romanzo, coloriti da una narrativa evocativa e con uno spirito di descrizione che mira dritto al cuore del lettore.
Mi piace anche come la magia viene caratterizzata all'interno del libro, originale al punto giusto senza dover divenire per forza strabiliante. La Magia sembra avere un proprio percorso evolutivo: non basta averla, si deve studiare, apprenderla, conoscerla e saggiarla. Vedere quali sono i limiti che puoi raggiungere piegandola. Utilizzano le bacchette, certo, ma non si limitano ad agitarla.
Nella Magia c'è luce e oscurità, sono due parti della stessa medaglia, consapevoli del proprio opposto, e i nostri personaggi l'affronteranno a modo loro e opereranno delle scelte fondamentali.
Nelle ultime cento pagine si nota prepotentemente un affilare ago e filo per tessere alleanze e nuovi tradimenti per il secondo volume e ci conduce ad un finale colmo di sorprese. La battaglia è solo il principio e assumerà toni più decisi e pungenti. Talamh si tinge di traboccante oscurità. Adesso, attendo con malcelata trepidazione il nuovo volume.


Consiglio questo romanzo a chi:
  • Desidera un fantasy travolgente.
  • Cerca un romanzo articolato con diversi punti di vista.
  • Vuole qualcosa che susciti emozioni forti.












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