Titolo: Lampi in pandemia. A tutti quelli che hanno cantato per chi era senza fiato.
Autrice: Cinzia Losi
Genere: raccolta di poesie
Trama: Scintille di luce, che si accendono nel buio, lontano dai sentimentalismi e vicino ai sentimenti più veri che abbiamo sperimentato tutti noi. I Lampi di questo canzoniere illustrato sono piccole poesie, con una punteggiatura e una metrica irriverente: giochi di parole, allitterazioni e scarti improvvisi, flash sfrigolanti di significati nascosti, come piccoli fiammiferi incandescenti che, prima di spegnersi, svelano connessioni improvvise e impreviste, provocatorie e spiazzanti, con un tocco di humour deliziosamente perfido. Uno scrigno di piccole illuminazioni, emozioni da mettersi in tasca, dedicate a tutti noi che camminiamo nel bosco buio di questo eterno presente. Ma che crediamo nel potere magico e rivelatorio delle parole. Parole ispirate da una pandemia mondiale.
Prezzo di copertina: 12,00 euro.
Recensione.
Lampi in pandemia è una
raccolta di poesie che descrivono e cercano di digerire la situazione
pandemica causata dal covid.
L'autrice si mette a
nudo, rivelando rivoli di sentimenti che hanno caratterizzato un
periodo strano, unico, inaspettato.
Si avverte nei versi
l'ansia, l'impotenza e la paura propria del lockdown. Parliamo di
versi in cui si riesce, in un modo semplice e sincero, a toccare
l'essenza dell'animo umano. La penna dell'autrice esprime un grumo
d'emozioni, in modo dolce e lieve o repentino e schietto, donando ad
ogni singola poesia un proprio ritmo a cui doversi accordare.
Siamo di fronte a poesie
intime, che custodiscono la consapevolezza di saperti legare a loro,
in quanto ti ci rivedi, ti riscopri e ti leggi. Poesie di denuncia,
poesie di rabbia, poesie di sospiri, ma soprattutto poesie in cui si
usa l'ironia per alleggerirle, per smussare i loro bordi taglienti,
per renderli più malleabili ai nostri occhi ed ai nostri cuori.
Poesie in cui si evidenzia un'umanità fragile ed allo stesso tempo
egoista, in cui permane una fame atroce di normalità.
L'autrice gioca con le
parole, creando assonanze, paronomasie e metafore particolari, capaci
di colpirti per il contrasto creatosi e per saper centrare il fulcro
del problema.
La bellezza di queste
poesie contemporanee, secondo me, è il loro aspetto altalenante, che
riflette la stessa natura intrinseca della pandemia. Momenti bui in
cui la solitudine era ingestibile, momenti di riscoperta dei brevi e
intensi attimi di felicità nei confini della propria casa, dal poter
sfiorare la mano di qualcuno a saper condividere uno sguardo in
silenzio.
Credo sia tutta qui la
magia delle parole: la poesia esplica, in un modo tutto suo, la
conoscenza della realtà, esteriore o interiore che sia. A tal
proposito, le poesie che ho apprezzato maggiormente sono proprio
quelle caratterizzate dal saper superare i confini che forse non si
erano mai varcati, riuscendo a sbirciare nella profondità di sé
stessi. Imparando l'arte della pazienza e... un'altra arte più
complessa: ascoltarci.
Per un gusto puramente
personale prediligo le poesie con una maggiore fluidità e
articolazione; tuttavia, credo che la scelta dell'autrice si adatti
bene alle poesie presenti all'interno della raccolta, caratterizzate
da una punteggiatura sarcastica, leggera, che ha il bisogno viscerale
di seguire regole proprie per potersi esprimere al meglio, creando
poesie brevi ma dense di significato.
In conclusione, Lampi in
pandemia è un titolo azzeccato. Lampi di pensieri, sconnessi,
veloci, fragili e belli. Lampi di un periodo che ha attraversato
ognuno di noi e l'autrice ci racconta la propria versione. E in
questi lampi, intensi o lontani, possiamo rispecchiarci pure noi,
anche solo per un brevissimo istante.
Consiglio questo libro a chi:
- Predilige poesie brevi
- Sta ancora cercando di fare i conti con la pandemia.
- Tenta di esprimersi non trovando le parole.
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