Dora. III Volume della saga Gunsight
Recensione.
Dora è una bomba
(perdonate il gioco di parole). Voglio essere chiara fin da subito,
credevo che non potesse succedere più, eppure, mi devo ricredere...
con ogni nuovo volume della saga la scrittrice alza l'asticella di
bravura.
Il terzo volume
dell'amata saga di Gunsight è una continua sorpresa. Riprendiamo la
nostra task force, a cui ci siamo affezionati, alle prese
con la solita pericolosa missione: sventrare gli attacchi
terroristici riportati sulla lista. Ma come ci siamo resi conto già
nel secondo volume Nemesi la situazione è molto più
ingarbugliata di come appare, lo sa bene Mike e chiunque abbia
vissuto fin'ora questo viaggio.
Dora si sviluppa in una
cospirazione a livello internazionale con un mix letale di
ingredienti: CIA, FBI, DoubleO, MI6, Tetrarchi, Yakuza...insomma,
rendo l'idea della capacità esplosiva che possiede questo romanzo?
La narrazione è arguta e
scorrevole e fin dalle primissime pagine è scandita da un ritmo
adrenalinico, burrascoso e inaspettato. Manca letteralmente il
respiro e non so se sia dovuto dall'alta quota o dall'incredibile
capacità dell'autrice che mette subito in chiaro l'andamento turbolento del romanzo. Inoltre, l'ironia esilarante e pungente unita
a sagaci battute nerd investono il romanzo e i suoi personaggi
riuscendo a rendere il romanzo scorrevole e divertente.
In questo terzo volume
troviamo un approfondimento di diversi personaggi tra cui Mike con il suo
essere combattuto e risoluto allo stesso tempo che qui viene messo in
risalto. Siamo testimoni dei suoi pensieri più intimi e combattuti,
che vorrebbe far tacere sotto fiumi di alcool perché sa che
deve rimanere lucido e dare la giusta priorità ad ogni cosa, come quando si mette
a fuoco un obiettivo per scattare una fotografia e si deve
pazientemente attendere il momento giusto. Mike è “un rompicapo di
luci ed ombre” (citando l'autrice stessa) ed in questo volume, noi
lettori, ne diventiamo acutamente consapevoli.
Conosciamo meglio anche
altri personaggi a cui viene dedicato uno spazio maggiore, ad esempio
Skye (di cui facciamo la conoscenza in Nemesi) che entra tra i miei
personaggi preferiti, subito! È uno di quei personaggi che funziona
bene da solo ma se viene accoppiato a qualche altro personaggio ne
esce fuori un duo esplosivo ed esilarante.
Ho adorato anche la
bravura nel presentare nuovi personaggi e dotarli di un proprio
carattere, senza lasciare nulla al caso.
Tuttavia, anche in Dora
confermo che Jade rimane la calamita magnetica della saga!
Coraggiosa, indomita, empatica, pericolosa e brillante, anche nei
momenti di debolezza. Riesce a governarsi ed agire con una mente che
ragiona fuori dagli schemi, con proprie regole e codici. Personaggio
preferito a mani basse.
Finalmente, si svela un
fondamentale mistero che ci trasciniamo da Gunsight ma la verità è
più complessa di quanto si creda e pur avendo risposta...
La trama di Dora si
infittisce e la nostra TF è costretta ad operare per vie ombrose e
armati di buona volontà e desiderio di
voler fare la cosa giusta a qualsiasi prezzo. Però... quando i
sentimenti personali entrano a far parte della posta in gioco, cosa
potrebbe mai andare storto? Dora presenta ammalianti tonalità scure,
rispetto ai primi due volumi, si discende in un'oscurità pericolosa
dove il nemico smette di avere contorni definiti e incombe da ogni dove.
Dora, nelle sue pagine
di ricche di adrenalina strabiliante, ci conduce in un terreno minato. Un gioco ancora più
pericoloso e delicato, che riesce bene a mimetizzarsi tra le altre
minacce e complotti presenti. Ma Mike è pronto a fare scacco matto, una mossa
fredda e incredibilmente azzardata che va al di là della moralità.
Il potere, ancora una volta, destabilizza la scacchiera creando caos
dove prima c'era assoluto controllo.
Questo terzo volume,
oltre a devastarti emotivamente ti catapulta in una spirale crescente di sofferenza ed euforia (ma l'autrice è consapevole della Convenzione di Ginevra contro la tortura??) e ti porta con sé un'infinità di temi complessi: sovrappopolazione del
pianeta, progressi tecnologici con devastanti conseguenze, assetti
politici in mutamento, la sottigliezza tra il giusto e sbagliato che
diventa un'interpretazione dei vincitori sui vinti. È un terreno
costellato di riflessioni profonde e contrastanti tra di loro che
inducono il lettore ad interrogarsi e pensare.
E ancora una volta, il romanzo fa emergere la vasta
ricerca e la cura del dettaglio che rendono le scene d'azioni insuperabili in delle sequenze
in cui si trattiene il respiro.
Dora cresce sotto i
nostri occhi bisognosi di sapere (insieme alla sofferenza, non
dimentichiamocelo) e sotto le abili mani e mente dell'autrice. È
davvero toccante assistere a questa crescita e a temere e sperare
per le sorti dei personaggi in gioco.
Non lo dico a cuor
leggero, ma la scrittrice ha un talento entusiasmante per la
scrittura e per il modo in cui riesce a creare un'intricato arazzo
di storie che si sviluppano e si espandono incessantemente,
riservandoci sempre qualche sorpresa. Una delle migliori promesse nel
panorama italiano, a mio avviso.
Ora, non mi soffermerò
sul finale illegale del romanzo (il mio cuore non ha ancora ripreso a
battere normalmente) piuttosto, mi preme chiederle, il quarto volume
quando?
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