Liwaria - La spada di diamante blu

 






Titolo: Liwaria. La spada di diamante blu

Autore: Giada Abbiati

Trama: Una falsa profezia distrugge la sua vita. Una spada di diamante blu rappresenta il suo riscatto. Hilya è una mezzosangue e per le leggi di Liwaria non dovrebbe esistere, ma a renderla la minaccia principale del continente è una profezia: sarà lei a risvegliare i Senzaluce che un secolo prima hanno devastato Liwaria. Sedici anni dopo la sua fuga, la spada di diamante blu lasciata da sua madre segna l'inizio del suo viaggio per guadagnarsi il riscatto. Quello che non sa è cosa si cela dietro la spada: può essere lei la salvatrice del continente, ma vuole diventarlo davvero per un mondo che la ripudia? Ma attorno a lei si muovono trame ben più complesse: è la manipolazione ad aver distrutto Liwaria e affonda le radici in un passato ancora sanguinante, che cela drammi e persecuzioni di cui Hilya è solo l'ultima manifestazione. In questa scacchiera spezzata, Hilya sarà costretta a percorrere la strada del riscatto per dimostrare che né profezie né dei possono determinare chi è l’eroe e chi il carnefice. E soprattutto, che da sola non può compiere un viaggio da cui dipende il destino di Liwaria tutta.

Prezzo: 15,00 euro (disponibile anche in versione kindle a 5,99 euro).


Recensione.

Come posso iniziare a parlarvi di questo meraviglioso libro? Forse dovrei incominciare col dirvi che è un'eccellente esempio di epic fantasy, e chiunque sia uno stimatore del genere dovrebbe affrettarsi a leggerlo.
La trama è calzante fin dalle primissime pagine: il mondo di Liwaria è minacciato dalla rottura dell'equilibrio e dai Senzaluce, esseri pericolosi e difficili da contrastare. La nostra protagonista, Hylia, si troverà ad ergersi di fronte alle minacce insieme ad una singolare spada di diamante blu, impossibile da forgiare per quanto se ne sappia; che rappresenta l'eredità lasciata dalla madre, il suo agognato riscatto.
La narrazione è ricca, coinvolgente, mai statica, corposa e ti manda in estasi per la bravura dell'autrice nel saper dosare bene le descrizioni minuziose e saper sfruttare al meglio le sensazioni evocative di ogni singola scena.
Il romanzo contiene un concentrato sensazionale del genere fantasy: una profezia da interpretare, una minaccia dormiente e pericolosa, diverse razze che abitano il mondo di Liwaria dagli elfi ai demoni per passare dagli uomini-drago ai gargoyle; differenti punti di vista dei personaggi, l'eroina che dovrà affrontare un lungo viaggio di insidie alla scoperta di se stessa e del proprio retaggio. Aggiungiamoci lotte cruente, desiderio di sopravvivenza, giochi di potere, meccanismi delicati di fiducia e tradimenti, creature magiche e misteriose dai maestosi draghi agli sfuggenti Aegas.
Inoltre, ha un worldbuilding pazzesco! Caratterizzato e ben gestito, sono riuscita ad immaginarmi nei diversi luoghi come se in realtà li conoscessi da una vita... e improvvisamente il fascino della diversità di Liwaria si spalanca di fronte ai miei occhi. L'abbacinante bellezza della foresta delle conifere blu; la desolazione micidiale dei deserti di sfondo eppure minacciosi; la singolare bellezza calda e sferzante della pianura delle squame; la meraviglia continua nell'ammirare i colori sgargianti del Crogiolo. Luoghi che serberò nel cuore.
Tuttavia, non è un volume in cui ti innamori solo dei luoghi creati ma anche, e soprattutto, dei personaggi. Sono così ben caratterizzati e ti dimentichi che derivano dalla penna della scrittrice e per te diventano reali; escono dalle pagine per la loro profondità di giudizio e azione. Personaggi che suscitano forti emozioni: il mio cuore si scioglie di fronte ai pensieri intimi di Helcar, alla paura di rimanere sola e alla necessità di dover agire della maga Elaryen, davanti alla complessità di Aislinn libera, potente e ferrea; alla scorza dura che ribolle di emozioni indefinite di Drakenhorn e l'assiderante vastità che viene incarnata dalla nostra protagonista, feroce come il mare in tempesta e imperscrutabile come il ghiaccio.
Spicca, soprattutto in questi frangenti, la capacità dell'autrice di saper modellare ogni piccola sfaccettatura dei suoi abitanti, rendendolo un romanzo incapace di smettere di leggere. I personaggi grigi che non possono semplicemente essere definiti buoni o cattivi, perché sono molto più di questo e non riescono a stare in dei stretti compartimenti determinati. Infatti, i punti di vista si mescolano tra di loro ribaltando ogni tua opinione: chi prima hai condannato come cattivo adesso ti ritrovi a capire che in fondo non è cosi facile attribuire una definizione senza pecche. Ed è qui che la potenza di questo libro si riversa sul lettore: quanto è facile seguire un pregiudizio? Fin troppo, direi. Ma la strada più facile e battuta non sempre è quella giusta da seguire: perché chi ha scatenato una tempesta ardendo una città seguendo degli ordini non è semplicemente cattivo, così come chi decide di anteporre la vita di una persona cara rispetto ad un intero popolo non è semplicemente egoista. Capite perché il giusto e sbagliato stanno stretti a tali personaggi? Sono persone che fanno errori, si pentono, si interrogano; egoisti e altruisti in una continua oscillazione... ed è proprio questo incespicare che rende i personaggi di Liwaria dannatamente veri e hanno un impatto significativo sul lettore.
In tutto ciò, risalta Hylia. La nostra protagonista non incarna l'eroe che ci si aspetta e va bene così, in quanto prima di essere un'eroe è una persona che sbaglia, scappa, odia le responsabilità ma tuttavia resiste. Resiste e combatte soprattutto contro se stessa. Hylia con la sua forte fragilità ci mostra come sia ampio e incommensurabile lo spettro delle emozioni.
Liwaria, la spada di diamante blu è un romanzo che si basa sulle scelte, intrise dal libero arbitrio. Non importa chi sei, cosa dovresti essere e come dovresti comportarti. Importa ciò che scegli e come decidi di agire: se batterti per qualcosa, sprofondare nell'oblio o voltare via lo sguardo. È la scelta che determina chi sei e cosa vuoi diventare, non il sangue, non la razza.
Il volume trasporta con sé importanti quesiti e temi: la nostra esistenza va ricondotta all'appartenenza di una razza? E davvero tutto qui? Il romanzo è un bellissimo e toccante invito ad andare oltre i pregiudizi e il razzismo, un invito sempre attuale.
In conclusione, questo romanzo ha tutto: tensione nei momenti giusti, colpi di scena insidiosi, momenti di battaglia a dir poco epici, un crescendo di emozioni ingestibili che vengono esalate con un lungo sospiro di appagamento; nonché, soddisfare ampiamente anche la parte young adult, la fangirl che è in me è semplicemente impazzita di fronte a certi passaggi di narrazione!
Inoltre, voglio spendere due parole anche sulla cura visiva del romanzo: un editing ineccepibile, mappe dettagliate che non ho smesso di ammirare, l'indice dei nomi. Ho adorato anche le chicche di conoscenza, frammenti e storie alla fine di ogni capitolo, stuzzicavano sempre di più la mia voglia di sapere qualcosa di nuovo sulle terre di Liwaria.
Dunque, come primo volume mette molta carne sul fuoco, tuttavia, la scrittrice riesce a gestirla in maniera sublime con una concatenazione di eventi e personaggi volitivi; il tutto articolato in modo perfetto. Si avverte la dedizione e il duro lavoro dietro ogni pagina.
Ho bisogno del secondo volume, di scoprire cosa il futuro riserba ai nostri personaggi.
Tutto in questo volume mi è divenuto caro, Hylia la terrò ancora con me, stretta.
Non mi dilungo più, ma vi invito a scoprire il romanzo. Un'avventura incredibile sotto ogni punto di vista che aspetta solo che gli diate una possibilità.


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