Note stonate di un carillon nella notte
Autore: Federico Mazzi
Titolo: Note stonate di un carillon nella notte
Trama: Da quando il cadavere è stato scoperto nei boschi di Perugia, Martelli sa che è iniziata una corsa contro il tempo. Trovare il colpevole è la massima priorità per il commissario e la sua squadra, ma le indagini sembrano girare su se stesse e gli indizi non portano a nulla. Quali interessi possono spingere a uccidere in modo tanto brutale? Cosa si nasconde dietro la morte? Forse non è soltanto un omicidio, forse c’è un disegno più grande che deve essere svelato per evitare che il male colpisca ancora. Intanto, le note di un carillon riempiono una cantina polverosa. È questo il suono della paura? È questa la melodia del dolore?
Prezzo di copertina: 15,00 euro.
Recensione.
Il volume si apre con un
omicidio brutale: il cadavere di un ragazzino mutilato viene
ritrovato nel bosco in una posizione macabra. La squadra
investigativa guidata dal commissario Martelli inizia ad indagare sul
caso.
Presenta una narrazione
scorrevole e ben descritta, sebbene non abbia un ritmo proprio
incalzante non sono riuscita a staccarmene. Il mistero si infittisce
pagina dopo pagina, e ti trovi insieme alla squadra a brancolare nel
buio per trovare il colpevole. Nel frattempo gli omicidi continuano,
seguendo uno schema che solo l'assassino sembra conoscere.
Il personaggio di
Martelli è ben delineato, con i suoi pregi e difetti e un innato
sarcasmo che ha reso molto più godibili le vicende riuscendo ad alleggerire anche l'atmosfera; si prova
un'innata empatia verso il suo personaggio e la vita che gli gira
intorno.
L'autore ha una buona
conoscenza dei termini dell'ambiente poliziesco e della scientifica,
donando al romanzo quel tocco di verosimiglianza che un giallo
dovrebbe sempre avere.
Ho apprezzato le note a
piè di pagina del dialetto perugino, in qualche modo ha reso meglio
l'immersione nella sua ambientazione. Inoltre, ho trovato
interessante e approfondita la parte descrittiva storica e dei
rituali.
Emozioni differenti si
rincorrono nel romanzo: una paura che fa sudare freddo, il senso di
giustizia che spinge il commissario a dare tutto se stesso per questo
caso contorto, il dolore innominabile di famiglie distrutte e una
disperazione che non porta nome e che avvolge, in un modo soggettivo,
diversi personaggi di “Note stonate di un carillon nella notte”.
Ad un certo punto il
romanzo cambia registro, diventando più veloce e imprevedibile nei
suoi risvolti. Tutto scandito dalla lenta melodia del valzer delle
candele, che ci accompagna in questa inesorabile discesa nella
spirale. La storpiatura stonata si insinua prepotentemente e noi
lettori avvertiamo un'oscurità macabra che inizia ad avvicinarsi
lugubre e inevitabile. Un'oscurità che non ci aspettavamo e di cui
l'autore ci da un prezioso assaggio.
Il plot twist finale mi
ha piacevolmente sorpreso, davvero non l'ho proprio visto arrivare!
Bello fino all'ultima pagina, che svela un mistero ancora più
contorto che attende solo di essere scoperto.
Lo scrittore ha
dimostrato di possedere un'ottima capacità narrativa unita ad una fresca inventiva, indubbiamente da tenere d'occhio per prossimi
romanzi.
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