Almàs. Gunsight saga vol 4
Autore: R. A. Eller
Titolo: Almàs
Trama: È tempo di correre per James Faulkner. Uno strano countdown porta il nuovo direttore del Secret Service a intraprendere una misteriosa missione che, indizio dopo indizio, prenderà tutti i connotati di una frenetica caccia al tesoro in giro per gli Stati Uniti. Dopo i capovolgimenti di DORA non sarà semplice per nessuno tornare alla vita di tutti i giorni: il futuro del mondo è sempre più incerto e il gioco richiederà tutte le attenzioni possibili, poiché una lunga e faticosa partita diplomatica impegnerà in simultanea molte scacchiere. Con il potere assoluto in palio, perfino le gloriose figure del passato non potranno restare ferme a guardare e saranno costrette a svelare i propri intenti. Non esistono posti sicuri. Non esistono alleanze. Inganni, doppi giochi e tradimenti saranno le uniche opzioni. In questa nuova avventura che porterà i nostri eroi a superare i loro limiti, tutto è concesso e tutto è pronto per la resa dei conti. La pressione, dopotutto, crea i diamanti e la storia li trasforma in leggende.
Prezzo di copertina: 16, 64 euro (disponibile anche versione kindle a 4,99 euro)
Recensione.
Almàs,
quarto volume della meravigliosa saga di Gunsight, è fedele al suo stesso
titolo, prezioso e tagliente come un duro e irraggiungibile diamante
abbagliante. Un romanzo che promette
assoluta tempesta in cui il lettore si ritroverà nell'occhio del ciclone a
viverne gli eventi, travolto da ogni singola emozione possibile che non lascerà
scampo a niente (soprattutto ai tuoi sentimenti, lettore!).
Il libro si apre dove avevamo
lasciato i nostri personaggi alle prese con degli avvenimenti strazianti e
pericolosi di cui adesso la scrittrice solleva la cappa annebbiata lasciata
alla fine del terzo volume, guidandoci nei meandri di piani e complotti che
assomigliano tanto all'effetto di una matrioska. Il volume presenta anche
importanti flashback pregni di significato della celebre spia russa, divenuta
ormai leggenda, il “diamante di Bolshoi”. Quando credi di essere arrivata alla
fine della matassa, in realtà, hai solo conquistato un altro prezioso tassello
del puzzle, hai solo scalfito una nuova superficie ghiacciata. Ti sei solo
avvicinato di un altro passo al temibile abisso.
Avete
presente quella sensazione giusta di leggere solo il titolo di un romanzo per
sapere con spaventosa certezza che saprà sorprenderti, emozionarti e
sconvolgerti? Ecco, i romanzi della saga
Gunsight mi hanno sempre dato questa certezza, senza mai vacillare.
Almàs
ha una narrativa ipnotica e suadente, come i movimenti studiati ma fluidi di
una ballerina, che strascica una melanconia in cui viene avviluppato l'intero
romanzo e a cui tu non riesci ad opporre resistenza.
La
trama di questo quarto volume gira intorno ad un altro piano folle e con uno
stile sconsiderato, che abbiamo ormai imparato a riconoscere, ma forse proprio
per questo geniale.
Insieme
al precedente volume, Dora (vedi sul blog recensione), è il romanzo in cui non
si ha letteralmente un momento di respiro. Gli avvenimenti si susseguono e si
incastrano tra di loro in modo fluido, scanditi dai numerosi personaggi che si
muovono con una precisione letale, mirata ad impressionare il lettore nei più
impensabili dei modi! Magistrale in ogni suo atto.
La
scrittrice ha svolto un lavoro eccezionale nel gestire i diversi personaggi,
dando loro una consapevole e realistica crescita, che non fa altro che
aumentare il valore della narrazione. A questo riguardo, non credevo fosse
possibile ma c'è un approfondimento di caratterizzazione di personaggi che
abbiamo ormai imparato a conoscere e ad amare, con le loro imperfezioni,
drammi, ironia e la grandissima capacità di continuare ad estasiarti con i loro
dialoghi, pensieri ed azioni! (Si, Skye parlo di te!). Jade è sempre immensa in ogni romanzo della saga, questa donna è una continua sorpresa, riesce a catturare l'attenzione in ogni cosa che fa. Sublime, forte e bella in modo inesprimibile. E ho amato le interazioni con Kyoden, Skye e Jade (non ha caso i miei personaggi preferiti!), sono stati il trio di cui non sapevo di aver un disperato bisogno.
In
particolare, notiamo una maggiore attenzione al personaggio di Lucilla, rimasta
sempre in una penombra studiata che le da ampio spazio di manovra. Qui vi è una
maggiore spietatezza da parte del capo della DoubleO, una lucidità fredda che
ribolle di molte cose non dette. Lucilla spicca in Almàs in modo quasi
accecante e possiamo quasi sfiorare la sua profondità intrinseca che non è né
nero né bianco. Non saperla inquadrare bene dimostra quanto sia complessa la
sua figura, credo sia uno dei migliori personaggi che l'autrice sia riuscita a
delineare. Rimane indelebile, non so bene come altro spiegarlo, davvero.
Anche
questo volume presenta una narrativa superba che scorre fluente e potente
mentre vieni catturata dalla bellezza descrittiva di ogni singola scena. Il
ritmo adrenalinico e furente ti conduce nei luoghi più impensabili: nella
gelida Russia, in una caccia al tesoro brillante per l''America, in un giardino
celebre di Londra, in una vivace e allegra spiaggia di Varadero, in un
teatro denso di tensione, un maledetto deserto bellissimo e terribile. Non
solo, provi un mix fatale di emozioni che ti scorrono dentro senza nessun
ritegno, come le mille sfaccettature che possiede un diamante: la paura
spigolosa per le sorti di alcuni personaggi, il desiderio di vendetta che
diventa quasi ingestibile, il dolore sordo e crudo che ti divora, l'amore e la
fiducia incrollabile da farti venire la pelle d'oca, un adrenalina che ti
scuote e la totale adorazione per l'esecuzione di certi momenti eseguiti ad
opera d'arte. La narrazione è cosi ricca di dettagli e di empatia che non da
scampo al lettore. Affondi nei suoi colori torbidi e lucenti, annaspando
consapevole di volerne sempre di più.
Personalmente,
ci sono stati alcuni momenti di pura tristezza di cui non mi riprenderò, ma non
è soprattutto questo a rendere un romanzo indimenticabile? Il non riuscire a
smaltire sensazioni e personaggi che senti appartenerti.
Quando
si elimina finalmente il nemico designato non si ha tempo di respiro. La
minaccia incombe ancora più pressante, Mike è ritornato nel mirino dei potenti,
determinati a mettere la parola fine sull'intera faccenda... ma il nostro one
eye jack ha ancora una carta da giocare. È così l'amore e il sacrificio
inondano la ligia e fredda scacchiera di equilibri e potere generando un caos seducente. La tensione è alle
stelle, gli animi sono surriscaldati e il bisogno di sangue è impellente, ci
avviciniamo frenetici mentre le note vengono suonate veloci, incalzanti, definitive
negli ultimi istanti di un duetto dove tutto può mutare con uno struggimento
angosciante.
Lo
scacco matto, infine, è giunto. Cade il sipario.
Infine,
voglio spendere due parole sulla infinita bravura della scrittrice nel aver
saputo rendere così vivida questa storia con i suoi articolati personaggi, che
ormai conosci come i tuoi più cari amici. Il saper scrivere i momenti di azione
in un modo così pazzesco che sembrano accadere proprio davanti ai tuoi occhi e
la bravura di saper gestire in maniera fluida l'aspetto politico, mi lascia
ogni volta sbalordita. Inoltre, ho apprezzato molto il modo in cui l'autrice
ricollega e cita le one shots, i racconti brevi di diversi personaggi
ambientanti nel loro passato, è davvero emozionante poter riconoscerne i riferimenti
e la storia di cosa c'è dietro anche solo leggendo una singola parola.
Non
mi stancherò mai di ripeterlo, ma R. A. Eller è una scrittrice del panorama
italiano che dovrebbe essere tenuta “sotto mirino”, perché la sua bravura e
grande capacità di farti innamorare perdutamente (ma anche farti disperare) dei
suoi romanzi è un talento raro.
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