Zelda. Shadow Girls
Autore: Gea Petrini
Titolo: Zelda. Shadow Girls
Trama: Il mio gemello è morto. Non ho altra scelta, devo tornare in Canada e affrontare il passato. Una zia che odio, una migliore amica che ho abbandonato. Ma a Shadeville, la cittadina sul lago dove sono cresciuta, la morte di William è avvolta nel mistero. Mentre cerco la verità incontro lui, Colin. I capelli spettinati, gli occhi rubati al fondale del mare, le mani di nodi e segreti. Posso davvero fidarmi di lui? Zelda è un paranormal romance autoconclusivo, primo romanzo della serie Shadow Girls, le Ragazze d'Ombra, storie che hanno come protagoniste ragazze del paranormale tra amore, passione, misteri. I libri si possono leggere in maniera indipendente.
Prezzo di copertina: 14,56 euro (disponibile anche versione unlimited kindle a 2,99 euro)
Recensione.
Se cercate un ya
paranormal con misteri, licantropi, storia d'amore e eroine che agiscono fuori dagli schemi questo romanzo fa per voi.
Conosco già la scrittura
sapientemente ricca e fluida della scrittrice (sul blog trovare le recensioni dei primi due volumi delle Darkness Chronicles) e sono rimasta
piacevolmente soddisfatta nel ritrovarla anche qui.
La nostra protagonista,
Zelda, mentre cerca di dare un senso al crudo dolore della perdita
del suo gemello, scomparso all'improvviso, ritorna nella cittadina
del Canada da cui era frettolosamente fuggita. Adesso, deve rifare i
conti con una vita che aveva abbandonato senza guardarsi indietro,
lasciando la sua migliore amica e l'odiosa zia.
La nostra protagonista
affronta i fantasmi del passato che si addensano a Shadeville, e
lentamente inizierà a notare che la sua cittadina è in qualche modo
cambiata; questa sensazione che si rafforzerà pagina dopo pagina in quanto qualcosa viene celato da questa apparente tranquilla e noiosa
cittadina. Il mistero ci farà boccheggiare dal desiderio di sapere cosa si cela dietro a questa disperazione di voler, a tutti i costi, far andare via la nostra protagonista, che non si fermerà davanti a nulla per scoprire la verità.
Zelda può essere
descritta con una parola: emotiva. Ma non riesci neanche a darle
torto, a volte è un po' petulante ma sta vivendo uno dei momenti più
oscuri della sua intera vita. La persona più importante, suo
fratello, è morto in un incidente ma nessuno sembra propenso a
parlarne. Il mondo che pensava conoscere non esiste più, cerca
disperatamente di aggrapparsi a qualche salda certezza per potersi
stabilizzare, per avere un momento di respiro.
Il ritmo narrativo è
scorrevole, il mistero si infittisce e si sparge a macchia d'olio,
intricandosi, e i personaggi si girano intorno, in una danza che
ammalia e inquieta.
Il punto di vista della
narrazione è quello di Zelda, dunque, anche noi come lei ci
ritroviamo confusi ma decisi, tentando di dare un'ordine alle stranezze che
avvengono, annaspando per la verità, cercando di incastrare i pezzi
di un puzzle che sembra molto più complesso di ciò che avevamo
pensato. Non solo, a rendere ancora più incerta la sua vita a
Shadeville è l'incontro con un personaggio enigmatico, affascinante, scostante ma
in qualche modo affidabile, Colin, che promette tempesta.
Ed ecco, la rivelazione
al chiaro della luna piena percuote la nostra protagonista nello
scoprire che lei stessa si sta trasformando in un licantropo. Le
descrizioni della connessione con la natura durante il processo di
cambiamento è stato semplicemente stupendo; provavo in maniera
distinta le sensazioni forti di Zelda, inebriata dall'essere padrona
della foresta notturna, indomita e libera nel lasciarsi andare
all'istinto primordiale dell'essere una lupa.
Emozioni intense si
inseguono nel romanzo, adrenalina, istinto, terrore, apprensione e
una magia del paranormale che incanta come la superficie di un lago
d'inverno, intrigante, pericolosa e ammaliante. Insieme ad un
desiderio lancinante che si intreccia tra possessività, amore e
fedeltà.
Zelda e Colin si
scontrano continuamente, tra brama e ragione. Sono due personaggi che
si fanno male, che si cercano e si allontanano, disperati di cose non
dette. E infine prevale la cruda verità: insieme, sono migliori, l'amore sboccia furioso e bello, inghiottito dentro la superba bellezza della foresta selvaggia.
Intanto, la scia di morte
prosegue nel romanzo, si fa incalzante, avvicinandosi. Zelda deve
riuscire a districare il mistero che la avviluppa e per farlo dovrà
arrendersi a se stessa, alla sua vecchia vita, per guardare oltre
senza avere paura. Accettando la sua natura.
Le ultime pagine del
romanzo sono incalzanti, la minaccia prende una forma delineata: l'esistenza di Zelda mette a repentaglio la tradizione dei licantropi, ciò spiega il totale
dissenso e crudeltà nei suoi confronti per tutto il romanzo.
Il perno è incentrato
sulla totale sicurezza di non voler accettare che una donna possa essere al
comando di un branco. Ma Zelda è diversa dagli altri, fresca alla
sua natura da lupa, non accetta tradizioni che per lei non hanno
senso. Non si sottomette al volere dell'altro ciecamente, e ciò
insieme al suo gene d'alfa, è quello che la rende temibile agli occhi degli
altri.
Ci sono diversi temi
sviluppati nel romanzo: crescita personale, il vuoto di un lutto, la
violenza e l'odio nelle sue diverse sfumature, la bellezza di un
legame che si rafforza pian piano, il sacrificio per ciò che è giusto. Ma ciò che ho apprezzato di più
è la sorellanza che si sviluppa, a cui dietro c'è l'assenza di un
uguaglianza a cui diverse lupe non vogliono più sottostare. Ci sono
stati davvero momenti entusiasmanti e da pelle d'oca.
Inoltre, ho trovato una
cura eccezionale nei disegni e nell'impaginazione del romanzo. Gea
Petrini è riuscita, con successo aggiungerei, ha presentarci un
nuovo suo progetto fantasy che promette bene, con personaggi densi e
un mondo moderno di fantasy ancora tutto da esplorare.
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