Alla luce del giorno

  



Autore: David Baldacci

Titolo: Alla luce del giorno

Trama: Per lunghi anni, Atlee Pine si è sentita tormentata da un profondo senso di incertezza dopo il rapimento della gemella Mercy. Ora, proprio quando è costretta a porre fine alle indagini sulla sua scomparsa, Atlee fa la scoperta più promettente: l’identità del suo rapitore. In una corsa contro il tempo, Atlee e la sua assistente Carol Blum si recano nell’ultimo posto in cui è stato avvistato, imbattendosi in un caso che sta seguendo l’investigatore John Puller. In modo sorprendente, l’indagine congiunta di Pine e Puller svela un collegamento tra la famiglia del rapitore e un complotto destinato a colpire al cuore della democrazia. Districandosi in questa fitta rete di inganni, bugie e insabbiamenti, Atlee scopre finalmente cosa è accaduto a Mercy, portando alla luce una verità sconvolgente. In questo thriller, due grandi personaggi creati da David Baldacci, l’agente dell’FBI Atlee Pine e l’investigatore militare John Puller, finiscono al centro di una cospirazione globale da cui nessuno dei due uscirà indenne.

Prezzo di copertina: 20,00 euro


Recensione.

Alla luce del giorno è il terzo volume della saga Altee Pine di David Baldacci, una serie che ha riscosso successo in diversi paesi.
Atlee Pine, agente operativa del FBI, sta cercando di rintracciare la sorella gemella rapita più di trent’anni fa dall’allora mafia locale. Iniziamo a scoprire importanti tasselli per avere un quadro completo della vicenda: la madre, negli anni Ottanta, era infiltrata nella famiglia mafiosa dei Vincenzo riuscendo a mandare in prigione il boss Bruno, il fratello Ito, successivamente, è quello che si presume abbia rapito la sorella Mercy e quasi ucciso una Atlee di soli sei anni, in quella tragica notte.
Insieme a Pine abbiamo l’assistente migliore che il Bureau abbia, sto parlando della resiliente e acuta osservatrice Carol Blum.
Atlee sta seguendo una flebile pista che la conduce dai Vincenzo, ma si scontra con un’altra indagine in corso da parte del CID, guidata dall’agente Puller, già precedentemente conosciuto nei primi volumi della serie.
Ma Pine e Puller, per una serie di eventi concatenati, si ritroveranno coinvolti in un caso molto più grande di quello che credevano. Appare chiaro fin da subito che l’investigazione per certuni è parecchio scomoda. Dunque, i nostri protagonisti si ritroveranno contrastati durante tutto il corso dell’indagine da qualcuno, che si presume, sia in alto nella gerarchia, addirittura arrivando a ipotizzare il coinvolgimento dei colletti bianchi.
Ed ecco qui che inizia il frastagliato e distorto cammino per giungere alla verità, ogni passo più vicino comporta un rischio maggiore per i nostri protagonisti, eppure Pine e Puller non riescono a rimanere indifferenti di fronte ad un caso che ingigantisce davanti ai loro occhi. La scomparsa di Tony Vincenzo, l’omicidio di un agente del CID, seguito da altri omicidi compiuti a sangue freddo, i continui insabbiamenti di un caso che assume contorni inquietanti, fuga di informazioni, rimozione di un generale con quattro stelle dalla sua posizione di vicepresidente dello Stato Maggiore… insomma, più ci inoltriamo nella narrazione più aumenta il disagio di sapere che qualcuno di potente muove i fili in completo controllo e sicurezza. Non fidarsi di nessuno diviene un comportamento fondamentale per la sopravvivenza.
La narrazione è scorrevole, ricca di dettagli, e ritmata nei punti giusti. I plot twist sono numerosi all’interno del romanzo e invogliano il lettore a continuare a leggere, a partecipare a questa indagine ombrosa, a seguire la nostra agente del FBI preferita.
Il caso si allarga a macchia d’olio e con essa cresce l’inquietudine mischiata al pericolo, che avverte perfino il lettore, di qualcosa in costante avvicinamento che però non ha un volto preciso, e forse proprio per questo più ambiguo ed esasperante.
I personaggi son ben delineati, sia Puller che Pine sono due personaggi dove prevale un autentico senso di giustizia. Coraggiosi, intelligenti e inarrestabili; scoprire la verità è tutto ciò che li spinge ad andare avanti, anche feriti e con la consapevolezza di star rischiando la vita, a non girare la testa dall’altra parte, a continuare questa pericolosa e strana danza mentre cercando di inchiodare i colpevoli.
Mi piace come lo scrittore riesca a portare diversi temi all’interno del romanzo: la complessità e la penombra di come, effettivamente, funziona la politica; il fatto che spessissimo sia il denaro ad unire gente potente e a direzionare il governo; la corruzione e l’ostruzionismo che possono attuarsi tramite persone influenti e uffici governativi. È un circolo vizioso annebbiato dalle infinite diramazioni, e l’autore rende bene l’idea di almeno insinuare il dubbio su un sistema che forse non funziona così bene come si pensa.
Il romanzo è ricco di termini professionali e tecnici che riguardano le agenzie governative e militari che, personalmente, ho adorato in quanto aumenta l’immersione nell’atmosfera tipica dei thriller.
I capitoli finali sono tesi e adrenalinici, mentre ci avviciniamo alla sconcertante verità. E se da una parte abbiamo la risoluzione dolceamara sulla complessa indagine svolta, dove molte persone hanno rischiato e perso la vita. Dall’altra parte, rimane in sospeso il caso privato che aveva condotto Atlee Pine dai Vincenzo e che apre il romanzo: la sorella gemella scomparsa. Pine ha trovato una pista e la sta seguendo, colma di sentimenti contrastanti che non riescono bene a trovare un’espressione, ma la verità è più terribile e aspra di quanto si aspetti. E Atlee è ancora più decisa a ritrovare Mercy.
Il romanzo finisce con la nuova e ingiusta consapevolezza di come Mercy abbia vissuto tutti gli anni del rapimento e ci lascerà sospesi fino al prossimo e atteso romanzo della serie. Non vedo l’ora di scoprire cosa farà Atlee Pine!


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