La sposa di Sherlock Holmes: Una lettera di Maria Maddalena. Mary Russell & Sherlock Holmes vol III
Recensione.
Terzo romanzo della serie divenuta un successo
internazionale di Laurie K. King. Ci troviamo di fronte ad un tipico giallo
ingegnoso dai protagonisti indelebili. Mary Russel e Sherlock Holmes, ma
ritroveremo anche Mycroft, Lestrade di Scotland Yard e Watson.
Insomma, un romanzo perfetto per chi ama i gialli pieni di
dettagli e briciole che dovrebbero condurci dal potenziale assassino. Una piacevole sfida per il lettore.
La pace del Sussex, dove vivono i nostri protagonisti viene
interrotta dall’arrivo di miss Ruskin, un’appassionata di archeologia in Terra
Santa, e che porta ai nostri personaggi un’importante manoscritto che si pensi
risali al I secolo, scritto da una donna Maria, che si definisce apostola di
Gesù. Miss Ruskin morirà il giorno dopo in un’apparente incidente, ma Mary e
Sherlock dimostreranno come invece si tratti di omicidio. Qui si apre la strada
ad innumerevoli domande, piste e possibili sospettati.
L’ombra di Holmes potrebbe apparire fin troppo fitta e
soppiantare, di fatto, gli altri personaggi del romanzo, ma non la nostra
protagonista Mary Russell. Ho amato il modo che ha nell’approcciarsi ai diversi
rompicapi che si troverà ad affrontare nel corso dell’indagine, un modo fresco
e meno tecnico del marito. L’alternanza tra Sherlock e Russell rende questa
coppia una combo equilibrata, che riuscirà a trascinarci nelle sue pagine.
La narrazione avvolge nelle sue tipiche atmosfere inglesi,
insieme al mistero che comporta l’indagine e i suoi variopinti personaggi. Il
ritmo è parecchio scorrevole e morbido, le pagine si divorano da sole
soprattutto grazie alla spigliata energia che emana la nostra protagonista.
Mary Russell riesce a calarsi nei panni di chiunque dei suoi
personaggi inventanti per poter investigare il caso, senza destare sospetti.
Brillante, vivace e arguta, un personaggio che non lascia indifferente nessun
lettore. Non solo, è una protagonista che riesce a mettere a proprio agio e
trascinarti nei suoi pensieri in modo naturale.
L’importanza del metodo della deduzione di Sherlock si amalgama
con la spigliatezza di Russell mentre la trama si spalanca di fronte al
lettore, intensifica. Messaggi in codice, personaggi sottocopertura,
diverse piste da seguire e un mistero che si infittisce pagina dopo pagina. Le
domande senza risposta si accumulano.
Il ruolo della donna è fondamentale all’interno del libro e
si sviluppa in diversi livelli coinvolgendo diversi personaggi. Il Colonnello
Edwards, ad esempio, è un misogino convinto che disprezza apertamente
l’emancipazione femminile. Dall’altra parte, abbiamo il ruolo di Maddalena
della lettera, se dovesse risultare autentica potrebbe sconvolgere non solo
l’assetto della Chiesa Cristiana ma anche l’opinione generale sul ruolo delle
donne e come esse venivano percepite in linea con la religione. Una donna
apostola potrebbe scuotere fondamenta e convinzioni di innumerevoli persone.
Una scoperta preziosa e allo stesso tempo pericolosa.
Ma… se il movente, invece, fosse da ricercarsi nell’avidità?
Se venisse dal profondo delle reazioni umane? Sono le domande che ci terranno
compagnia per tutto il romanzo che insieme ai nostri protagonisti ci spingono a
riflettere, ad espandere le nostre consapevolezze e ricercare strade poco
battute.
Un romanzo che per me passa a pieni voti. L’autrice riesce
bene a mantenere il ritmo narrativo insieme al suo finale, in linea con la
trama del libro. Sono curiosa di scoprire gli altri volumi della serie.
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