Aeterna- la ragazza sbagliata
Recensione.
Esordio dell’autrice che ci conduce nei meandri di una
storia dalla venature distopiche e inquietanti, con una protagonista atipica.
In un futuro molto vicino a noi ci imbattiamo nella nostra
protagonista, Ann, che si accinge ad intraprendere un viaggio in America per
prendere parte all’Erasmus. Tuttavia, appena atterrata a New York viene inspiegabilmente
rapita e condotta in un luogo lontano e segreto.
Ed è qui si mette in moto la trama; ci troviamo spaesati
come Ann mentre muoviamo i primi passi in questa strana casa con altrettanti
curiosi personaggi di contorno. Le emozioni che colpiscono il lettore in questa
prima fase sono essenzialmente due: paura ed incertezza. Infatti, sembra tutto
essere avvolto da una fitta patina di mistero e qualcosa d’inquietante sembra
smuoversi al di sotto di questa immacolata e candida superficie… solo che non
sappiamo ancora bene cosa.
La narrazione è scorrevole, descrittiva al punto giusto,
riuscendo mantenere la curisoità sulla vicenda che si sta srotolando di fronte
a noi.
La nostra protagonista si ritroverà a vivere in questa
comoda casa con delle altre persone, alcune amichevoli altre apertamente
scontrose, soprattutto quando appare chiaro che non era la nostra protagonista
la designata da rapire. Uno sbaglio, insomma, che impatterà delle vite.
Ann è confusa, ha
libertà di movimento all’interno e può trascorrere il tempo come meglio
preferisce, ma non può uscire dai confini imposti dagli altri, e poi c’è Jack.
Uno dei suoi rapitori, ruvido e glaciale, che in qualche modo agisce sempre nel
modo più imprevedibile nei confronti di Ann, acuendo il suo senso di disagio e
irrequietezza.
Lentamente ma inesorabilmente, in un fragilissimo
equilibrio, la linea di demarcazione tra rapita e rapitore comincia a
pasticciarsi. E le domande si accavallano tra di loro: cos’è esattamente
Aeterna? E qual è la differenza con i Mortales? In che luogo si trova? E
soprattutto, perché viene definita la ragazza sbagliata?
L’impostazione del romanzo è intrigante: Aeterna appare come
una sorta di società segreta, che si sviluppa e vive lasciando il resto del
mondo all’oscuro. A cui fa capo un leader con una propria ideologia che fa
seguire ai suoi membri, rispettando regole, dandogli uno scopo ed esercitando
un controllo totale in ogni aspetto della loro vita, attraverso la paura e la
disciplina.
Ma al centro del romanzo troviamo loro: Ann e Jack. Due
personaggi che vengono attratti l’uno all’altro, sempre in contrasto, tacendo
diverse verità, e che nonostante tutto non sanno davvero stare lontani. Ann
muta, nel flusso degli avvenimenti, prendendo più sicurezza in se stessa e in
ciò che vuole; dall'altro canto Jack da ermetico e ambiguo, pian piano, rivelerà qualcosa di più su lui stesso.
E poi, c’è questa sensibilità che si schiude con forza
improvvisa e inonda le pagine. I sentimenti che provano Ann e Jack sono molto
vividi soprattutto per precarietà e la rischiosità in cui vivono. Il Locus 3
sembra essere un piccolissimo mondo a parte… ma Aeterna svetta su di loro,
assoluta, minacciosa e incontrastabile.
Diverse sono le emozioni che attraversano il romanzo: il
senso di deriva verso qualcosa che non si può controllare, la rabbia ribelle e
latente che brucia lenta sotto pelle, la paura che non fa respirare, lo
sconforto di una situazione che sembra sempre peggiorare, il desiderio
lancinante di libertà e amore, il senso di protezione, la violenza sistematica
che colora i bordi della narrazione.
Ann è la ragazza sbagliata per Aeterna ma forse è quella
giusta per Jack. Quella necessaria per spezzare gli argini imposti, per
innalzare un vento di dissenso. L’occasione di agire che si desiderava da
tempo. Ann è cambiamento, indubbiamente, ma non conosciamo bene la direzione
che prenderà.
Alcuni avvenimenti all’interno del romanzo accadono fin
troppo velocemente, come ad esempio l’evolversi dei rapporti e la maturazione
di certe consapevolezze. Personalmente, credo che una buona parte del potenziale
del libro non venga sfruttato: il mondo che ci presenta l’autrice è
interessante, composto da regole sconosciute, dove solo piccoli sprazzi di
informazione ci raggiungono, insomma, un world-building che rimane volutamente
di contorno e non viene messo bene a fuoco.
Tuttavia, il romanzo
è breve, dunque, l’autrice sceglie consapevolmente di concentrarsi sul fulcro
della storia. Aeterna, la ragazza sbagliata è l’assaggio di qualcosa che ci ha
decisamente incuriosito.
La fine del romanzo non è una conclusione, ci sono ancora
tante domande lasciate irrisolte, soprattutto dopo le ultime interessanti rivelazioni, e salutiamo i nostri protagonisti all’alba di
una nuova e temibile minaccia. I prossimi volumi della trilogia, senza dubbio, riusciranno a soddisfare la curiosità che ci ha lasciato questo primo volume.
Un’altra piccola accezione va all’aver aggiunto all’interno
del romanzo delle mappe, una scelta che approvo sempre, che aiutano il lettore
in un immersione più profonda della vicenda narrata.
In conclusione, credo che l’autrice sappia catturare storie
interessanti, con bisogno di qualche aggiustamento, ma che contengono un’enorme
potenziale…e Aterna La ragazza sbagliata ne è la prova.
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