Le ombre di Samhain. Save the Last Magic vol I
Recensione.
Primo volume della serie“Save the Last Magic”, un
romanzo adatto a questo periodo autunnale, non solo per le atmosfere
tipicamente uggiose dell’Inghilterra, ma anche per quel sentore di scaffali
zeppi di libri e magia dove le leggende folkloristiche prendono il sopravvento
e ci sfiorano. Ritroveremo nomi noti che echeggiano anche nel nostro secolo:
Arturo, Merlino, Morgana, ma non solo.
Qui leggende e realtà si incrociano, dando vita ad un luogo
d’incontro dove il confine diviene labile e sfocato, e il lettore può vivere
un’avventura intensa e incredibilmente emozionante.
Nel prologo veniamo a conoscenza del sacrificio della triade
composta da Merlin, Arthur e Morgana e dei cavalieri della Tavola Rotonda per
salvaguardare la magia dalla paura e dall’odio umano combattendo contro
Vortigen.
Ed è proprio qui che facciamo la conoscenza dei nostri
protagonisti odierni: Liam e Breanne, possessori degli anelli di Merlin e
Morgana e dunque capaci di rivivere le loro memorie e risvegliare un contatto
flebile ma costante con la magia. Il loro compito è ritrovare il possessore
dell’anello regale e riportare la magia nel mondo, per fare ciò si ritroveranno
a dover fronteggiare numerosi nemici, tra cui le Lame del Vespro, ordine
antichissimo.
Adoro la scelta narrativa di farci intravedere squarci di un
passato lontano attraverso gli anelli dei nostri protagonisti. Un’eredità che
si apre vasta di fronte a noi, piena di emozioni, dettagli ed echi di gesta di
un passato che si stava compiendo inevitabile.
Nel libro è presente un sottile equilibrio tra diverse dualità,
tra forze del bene e del male, ma non solo. Il passato ormai quasi dimenticato
e il presente si mescolano tra di loro, ripetendosi, mutandosi… ma sempre
collegati da un filo di conoscenza e di consapevolezza. Così nel presente
troviamo l’Ordine della Tabula, fondato dagli stessi della Tavola Rotonda, per
il delicato compito di impedire ai seguaci del Vespro, sostenitori di Vortigen,
di cancellare ogni traccia di magia.
Anche i personaggi sono collegati tra di loro. È come se il
compito di Liam e Bree sia un replicare i passi di Merlin e Morgana dandogli,
però, un’impronta propria. Piccoli atti coraggiosi per proteggere e
salvaguardare qualcosa più grande di loro, che li porterà a dover attuare delle
difficili scelte. Vediamoli da più vicino:
- Breanne, come Morgana, lascia casa sua e parte per l’ignoto. Coraggiosa, leale, curiosa di conoscenza e con una grande capacità di adattamento. È un personaggio che solo attraverso gli eventi scoprirà di possedere una ferrea nota indomita, che ha bisogno solo di una piccola spintarella per manifestarsi in tutta la sua cruenta bellezza.
- Liam, come Merlin, è imperscrutabile e distaccato. Una persona eclettica che si tiene tutto dentro e avverte il peso immane degli eventi come sua responsabilità. Un personaggio arguto, potente, intelligente che riesce a mantenere i nervi saldi nelle difficoltà, tuttavia, Liam è come una cipolla, il lettore lo scopre strato per strato, e se all’apparenza può apparire duro e inflessibile invece nasconde un fulcro di emozioni che cerca di tenere a bada. Come Merlin, infatti, decide di eclissarsi per il bene superiore, per la riuscita della loro missione.
Ho apprezzato anche come l’autrice abbia caratterizzato i tre personaggi leggendari: Merlin, Morgana e Arthur. Come volutamente ci faccia intravedere le loro ombre e luci, lasciando tutto il resto in una penombra piena di possibilità.
La vita dei portatori degli anelli non è stata facile. Dal risveglio degli anelli, infatti, sono stati costantemente in pericolo, a nascondersi e a rinunciare ai loro sogni e persone amate. Liam e Bree hanno compiuto tanti sacrifici in nome del loro compito, come i loro predecessori, e ciò evidenzia come siano due protagonisti che incarnano il prototipo dell’eroe, anche se loro non ne sono ben consapevoli; ed è proprio attraverso il sacrificio per qualcosa di più importante, la lotta e l’impegno che i nostri protagonisti conquistano passo dopo passo il diritto di essere protagonisti di questa storia.
Faremo compagnia al nostro duo mentre cercano di padroneggiare più incantesimi, preparandosi ad affrontare il Vespro per poter accedere all’archivio della Tabula e scovare qualcosa che li possa condurre al proprietario dell’anello di Arthur, ancora dormiente. La triade deve essere riunita. E nel frattempo, le visioni dei loro anelli continuano dandoci la possibilità di collegare diversi momenti fondamentali, sprazzi di un’epoca finita che torna a prendere vita.
Le emozioni che sopraggiungono al lettore sono innumerevoli. Si avverte l’amore, la speranza, l’amicizia, il senso di dovere dei nostri personaggi che superano la barriera di carta e inchiostro. E la pelle d’oca di certi momenti rimane indelebile: come un gesto che parla più di mille parole, una cometa verde che illumina il cielo donandoti una senso di euforia indescrivibile, una radura popolata da creature fatate che appartengono all’Altrove che ti offrono un senso di pace, la selvaggia gioia di vedere uno stormo di corvi prendere vita. Davvero, il libro è costellato di momenti del genere che rendono l’avventura ancora più avvincente e tangibile.
La narrazione è incisiva, scorrevole e ti avvolge in una bolla di meraviglia, che sa di pioggia, libri antichi, misteri che ti sfiorano e un velo che inizia a bucherellarsi di fronte ai tuoi occhi. Puoi quasi avvertire le linee di prateria.
La potenza della narrazione sta tutta qua, infrangere la parete di carta e condurti tra i suoi meandri, facendoti provare una miriade di emozioni e difficoltà. Ma nonostante tutto, non hai paura, non sei sola. Hai Liam e Bree con te, e percepisci quel qualcosa che vuole essere agguantato e reso manifesto.
Con una sapienza descrittiva che non è né sparuta né eccessiva, non hai difficoltà a credere che certi posti siano stati abitati dai folletti o la meraviglia di luoghi segreti accessibili da aperture nascoste di armadi.
La caratterizzazione dei personaggi è ben gestita, non solo dei protagonisti ma anche per quelli di contorno. E soprattutto procede in modo progressivo senza risultare una crescita troppo “istantanea”. Infatti, vedremo come Bree e Liam crescono insieme, imparando a muoversi in sintonia, a gestire la magia. Ma ricordiamoci che sono anche due giovani a volte messi di fronte ad una missione che appare troppo grossa per sole due persone. E nonostante lo sconforto, la paura, gli errori, il nostro due continua imperterrito nella loro missione.
E parliamo un attimo anche del world-building, articolato e sapientemente gestito, grazie anche al rendersi conto in maniera graduale della sua dinamicità e ricchezza che questo mondo inventato e tessuto dall’autrice può offrire. La gestione del sistema magico insieme a sottili e utili differenze, come quella tra mago e stregone, piccoli dettagli che rendono curato la creazione di questo world-building, insieme alla caratterizzazione dei Sidhe, creature del popolo fatato, artefatti stregati, sortilegi insidiosi, pozioni, incantesimi, collegamenti alla cultura celtica e la scelta geniale di creare due piani differenti di realtà che coesistono, senza entrare quasi mai in contatto. E siamo solo all’inizio di questo grandioso viaggio e non dubito che verremo sorpresi più volte anche in questo frangente.
A tal proposito, la scrittrice getta in questo primo libro anche curiosi elementi nel pentolone, che senza dubbio ritroveremo e saranno meglio sviluppati nei seguenti volumi, come l’eccentrico e sfuggente investigatore Gordon Slye, l’enigmatico e gentile professore Kilteon, la guardia del corpo Lucas…
Qui faccio anche una piccola osservazione sulla cura visiva del romanzo. Non solo la cover è piena di dettagli fondamentali della storia, tra cui svettano fieri e indomiti i tre famigli: Cail, gufo, Brenwyr, aquila reale e Ciaràn, corvo. Anche l’impaginazione dei capitoli è fantastica, nonché la bellezza e la cura di una mappa.
Inoltre, una chicca che rende il romanzo ancora più intrigante è caratterizzato dalle pagine di informazioni uniti a delle illustrazioni che ci fanno sapere qualcosina su alcune creature e personaggi del romanzo, nonché famigli e come creare antidoti. Davvero, sembra di star sfogliando un grimorio! E ciò, credo, che aiuti il lettore nell’immergersi ancora più a fondo nella vicenda, sentendosi investito in ciò che accade.
La minaccia si fa incombente. Uccisioni, paure, le Lame che sembrano essere un passo avanti, i pericoli sempre più reali e vicini, mentre la cometa verde spicca nel cielo preannunciando il ritorno atteso, agognato e temuto della magia. Aggiungiamoci un contrasto sempre più evidente con la Tabula e il Magnus. Liam e Bree devono concentrare le loro forze nel trovare il possessore dell’anello di Arthur, prima che sia troppo tardi. Le responsabilità pesano sul nostro due, insieme ai possibili nemici che gli girano intorno, attendendo l’occasione giusta per annientarli.
Il ritmo narrativo si fa versatile. Riesce a intensificarsi nei punti giusti, dando leggerezza attraverso alcuni dialoghi e una tonalità di mistero in altri. Tutto ciò lo rende estremamente scorrevole e le ore passano senza accorgersene.
La fine è un crescendo di emozioni, eventi e collegamenti che ci lascia a bocca aperta. Finalmente, il nemico ha un nome ed un volto. I nostri protagonisti sono solo all’inizio della loro avventura, turbati ma decisi. La notte di Samhain è giunta, risvegliando le forze dell’Altrove, la lotta non è mai stata così vicina come adesso e i nostri personaggi sono decisi a non lasciare prevalere il Vespro.
Momenti da pelle d’oca mentre ci si accinge a combattere per ciò che si crede e ciò che si vuole proteggere. Gli eventi non lasciano respiro e il ritmo narrativo diviene incontrollabile… come il cuore del lettore mentre legge gli ultimi intensi capitoli.
Un primo volume che ha saputo darci tanto e incrementare le aspettative per il seguito. La scrittrice attraverso questa meravigliosa avventura e i personaggi scaturiti dalla sua penna, ci lascia un bellissimo messaggio che riscalda: credi nella magia.
C’è un mondo invisibile che gira attorno e abbiamo l’opportunità di sfiorarlo e viverlo attraverso carta e inchiostro. Se non è magia questa non so cosa lo sia.
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