Il mondo riflesso - Velhot vol II

 


Autrice: Chiara Bastianelli

Titolo: Il mondo riflesso - Velhot vol II

Trama: Yhrlenam è una grande città, molto più di quanto Clara possa immaginare, colma di opportunità quanto di luoghi oscuri e spaventosi segreti. Un patto da rispettare. Un regno da sottomettere. Un mondo parallelo ai confini dell'immaginabile, del possibile e tangibile: il Mondo Riflesso. Davanti fondamentali scelte da compiere si uniranno terrore e coraggio, consapevolezza e potere, saldando, con mattoni più solidi e duraturi, fondamenta fiere. Incrollabili. Ma il veleno, si sa, distrugge tutto ciò che tocca.

Prezzo di copertina: 13,99 euro (disponibile anche versione kindle unlimited a 2,99 euro)


Recensione

Il mondo riflesso è il secondo volume della serie Velhot. Un continuo dalle tinte dark e voluttuose, intenzionalmente cupe e torbide.
Il romanzo riprende da dove avevamo lasciato i nostri protagonisti, Sariel e Clara, alla fine del primo volume (qui trovare la recensione). Giungono a Yhrlenam, una città immensa e caotica, che cela più di quel che si immagina.
Qui, Sariel svolgerà il ruolo di magistrato mentre Clara cercherà di venire a patti con un grumo ingarbugliato di emozioni, tra cui spicca il senso di colpa e il dolore profondo per la perdita della sua cara amica, Giulia.
La narrazione è piena, scorrevole e tetra, che ci avvolge nella sua foschia. Rispetto al primo volume c’è una bella maturazione nella scrittura dell’autrice, che riesce a incantarci con le sue parole, e soprattutto vi è una maggiore incisività che riempie il romanzo di una crudezza di sentimenti e pensieri che non lasciano indifferente il lettore.
La città investe il romanzo, ospitando una moltitudine vasta di genti e ceti sociali. Affamata, invidiosa, cattiva. Clara pensava che le grandi città fossero sedi di intelletto vivace e apertura mentale rispetto al villaggio bigotto in cui è cresciuta, tuttavia, si ricrederà ben presto.
Yhrlenam è pericolosa e oscura... pronta ad agguantarla. I pericoli raddoppiano, oltre il Gran Sacerdote già incontrato nel precedente volume, c’è qualcos'altro nell’ombra che si muove, qualcosa che mira ad intaccare i piani elaborati di Sariel. Qualcosa, dunque, che va necessariamente estirpato, ad ogni costo.
Il punto di vista della narrazione è quello di Clara e adoro come le descrizioni di ciò che la circonda siano dettagliate e parecchio soggettive.
La modalità è un flusso di coscienza, dove la protagonista si esprime senza filtri. Essendo un flusso di coscienza, Clara salta su sparuti argomenti praticamente sempre, questo potrebbe essere un po' motivo di confusione, ma credo sia una scelta voluta dall’autrice, che permette di immedesimarci bene nella nostra protagonista, che per noi non ha segreti. Viviamo e assaporiamo tutto attraverso i suoi occhi, la sua pelle e soprattutto il modo sbarazzino e riflessivo che ha di esprimersi.
Forse è una scelta narrativa che non tutti riescono ad apprezzare, personalmente, mi sono abituata velocemente al ritmo impostato e secondo me, riesce bene però a riempire di meraviglia, riflessione e potenzialità l’intera storia, dove il giudizio di Clara è il nostro unico filtro.
Inoltre, in questo volume appare ancora più evidente come Clara sia totalmente innamorata. Lo si denota da ogni suo pensiero dedicato a Sariel, di come spesso si perda ad ammirarne i lineamenti (ti capiamo, Clara. Ti capiamo). Il suo desiderio di impegnarsi e di volerlo rendere orgoglioso di lei, invece di doversene vergognare, è una costante in tutto il romanzo.
E soprattutto con Sariel sente di non doversi limitare ai ruoli imposti dalla società. È libera di essere curiosa, irriverente, intelligente... sé stessa. Sul romanzo svetta l’ombra dell’Antico, il dio, l’immondo, il Maestro, Sariel. Sono tanti i nomi che egli possiede e ci fa capire come sia complesso questo personaggio. Per Clara è sempre Sariel, ma gli altri, invece, conoscono questa figura attraverso le sue diverse sfaccettature, taglienti e mortali.
La sua fredda compostezza è innegabile, anche attraverso gli occhi di Clara, mentre consegue il suo obiettivo... che si fa sempre più concreto.
In questo secondo volume possiamo vedere un Sariel più manipolatore e avvezzo alle crudeltà, con qualche venatura di incertezza che esterna solo con Clara.
L'autrice allarga il mondo di Velhot, aggiungendoci nuovi personaggi di contorno, che rendono il volume ancora più curioso: il re dei ratti, spirti che aleggiano nei bordi, e ovviamente Joseph, Ezekiel... ma non solo. Il dono di Clara qui si affina, diventando fondamentale a livello del proseguimento della trama. Scopriamo insieme a lei una diversità che ribolle, agitandosi, di spiriti e anime in pena, con cui lei può avere a che fare, bloccate in un limbo in cui lei ha accesso...il mondo riflesso.
Le descrizioni sono pennellate oscure che riempiono il ritmo narrativo, lento ma non noioso, rendendolo caliginoso e in perpetua allerta.
Al centro vi è come la superficialità umana, la sete di potere riesca a surclassare ogni altro giudizio e azione buona.
In questo secondo volume c’è una maggiore introspezione dei personaggi. Soprattutto in Clara, assalita dai dubbi sulle proprie capacità e sul suo ruolo nel mondo che Sariel anela a creare. Si sente di peso, inferiore, priva di significato e non vuole sentirsi così.
Inoltre, inizia a farsi strada in lei qualche legittimo dubbio sull’operato di Sariel. E sulla dinamica del loro rapporto ci sono molte zone in ombra, e la nostra protagonista diventa acutamente consapevole di quanto ancora poco conosca Sariel, anche se il sentimento che la unisce a lui è totale e indissolubile.
Dall'altra parte, abbiamo Sariel che appare per la prima volta dubbioso, e anche lui si sbottona di più nei confronti della sua compagna. Entrambi appaiono più intimi, scoprendo lentamente i desideri e paure più recondite del proprio animo.
Il mondo voluto da Sariel inizia a muovere i primi decisi passi, grazie all’aiuto di Pestilenza nella prima parte... e Clara è dilaniata dai contrasti interni: è davvero giusto quello che Sariel sta facendo? Un dubbio che la morsicchia piano piano.
Dall'altra parte, per creare un mondo migliore quello vecchio deve essere estirpato. La nostra protagonista si domanda se riuscirà a sostenere il peso che una scelta simile comporta. Clara ha una fiducia assoluta verso il suo compagno, che pare incrollabile, eppure, sono tanti i tasselli mancanti, le verità taciute e le zone d’ombra che ammantano il Maestro.
E nel mentre, la città sprofonda nel caos e nella paura, il morbo pare bussare ad ogni porta, indifferente al ceto sociale. La paura e il desiderio di salvarsi serpeggiano nella popolazione, una massa che Sariel riesce bene a governare e ad indirizzare dove vuole.
Come avevo già detto anche per il primo volume, Clara e Sariel sono opposti che si completano e si equilibrano, in questo secondo volume il concetto è ancora più evidente. Sariel è crudele, glaciale, astuto e soprattutto indifferente. Tuttavia, tutto ciò appare smorzato quando si tratta di Clara.
 Allo stesso tempo, Clara sapendo che Sariel può essere additato come un mostro, una creatura violenta che non rifugge dal fare del male agli altri per i propri scopi, un mostro che nei suoi confronti, però, la fa sentire protetta e amata. Nonostante ciò, le differenze tra di loro aumentano. Clara, tuttavia, è sincera con se stessa: non riesce a non amare Sariel nonostante tutto.
E qui, mi sento in dovere di fare una precisazione: ricordiamoci che Sariel non è umano, agisce seguendo una morale totalmente differente e a tratti aberrante per gli umani stessi. Uno dei personaggi più controversi in cui io mi sia imbattuta, e l'autrice riesce bene a farci vivere questo spaccato che avvolge il protagonista maschile.
E poi, finalmente, penetriamo in questo mondo riflesso, pieno d’ombre, riflessi della realtà distorti, opachi. Un luogo colmo di sussurri e anime. Mi è piaciuto il modo in cui l’autrice sceglie di strutturarlo, inquietante e segreto... dove Clara inizia a capire di avere un potere unico.
La trama in questo romanzo si estende, prendendo strade inaspettate. E lo viviamo attraverso gli occhi di Clara, che uscendo dai piccoli contorni soffocanti del Borgo Asturia si è trovata a socializzare con una moltitudine di differenti persone. Ha trovato del marcio, sì, ma non solo. Dunque, davvero devono essere tutti annientati e condotti ad essere servi di Sariel? Davvero non c’è altra opzione?
È un volume pieno di sotterfugi, bugie e piccole verità ammesse quasi sottovoce.
Un volume che esplora le parti più oscure celate dentro, che si cercano, si scontrano e si legano. Con Sariel ,Clara, ha scoperto di possedere un potere immenso e di sentirsi apprezzata.
L'oscurità vasta e densa di Sariel permette all’oscurità flebile e neonata di Clara di poter uscire allo scoperto, proteggendola e lasciandola sperimentare. Allo stesso tempo, la luce intrinseca di Clara ha la capacità di rischiarare Sariel, l’unica luce che non gli fa male. Quindi si può ben capire come centrali sia nel romanzo l’evoluzione del loro rapporto.
Un romanzo di passaggio, dove abbiamo assistito all’approfondirsi del rapporto tra i due protagonisti e del mondo intorno a loro, che sta lentamente stravolgendosi, sotto lo sguardo attento e inflessibile di Sariel. Cosa accadrà?
Le domande e le curiosità sono tante, non ci resta che continuare a seguire i nostri due protagonisti nella loro avventura, adesso partiti verso un nuova meta.

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