I fuochi di Midasea. The Elementals Saga vol I



Autrice: Sandra Sammito

Titolo: I fuochi di Midasea. The Elementals Saga vol I

Trama: "Sulla terra il pensiero viaggerà, finché attraverso il cuore a te si unirà". Quando Ewan Barr varca l’imponente cancello della Corte degli Elementi, una prestigiosa Accademia per Elementali, sa che la sua vita non sarà più la stessa. L'adattamento alla nuova realtà si rivela meno difficile del previsto, tra lezioni di Addestramento e Musica, Duelli della domenica e culti religiosi, ma nonostante cerchi di sfuggire al peso dei brutti ricordi, i fantasmi del passato lo rincorrono e minacciano di compromettere la sua formazione accademica. Dapprima tentato dall’idea di abbandonare tutto per ritornare alla sua vita precedente, Ewan decide di aggrapparsi alle nuove amicizie e alla sicurezza che il castello gli offre. Ben presto, però, un’ombra si abbatterà sull'isola di Midasea: improvvise e misteriose sparizioni sconvolgeranno l’equilibrio della Corte e trascineranno Ewan e i suoi amici in una pericolosa avventura. Nel tentativo di fare luce sugli accadimenti, dovranno contare sulla fiducia reciproca e agire con cautela, poiché un traditore potrebbe celarsi ovunque, persino tra le impenetrabili mura del castello.

Prezzo di copertina: 


Recensione.

Primo volume della nuova trilogia firmata da Sandra Sammito “The Elementals Saga” che riuscirà a farci respirare tanta magia ed avventura
Pronti ad entrare alla Corte? 
Se siete orfani dalle vibes e dal calore di Harry Potter, questo romanzo fa al caso vostro. Vi sta tendendo la mano, fidati di me ed afferratela. 
Non sono nuova alla scrittura dell’autrice, che ha già pubblicato la quadrilogia Transcendent (qui trovare la recensione del primo volume) e devo dire che riesce a presentarci una nuova serie con una trama promettente, ma soprattutto un profumo di mistero e magia che pervade sempre i suoi romanzi.
Ora, immaginatevi di trovarvi di fronte due tizi in smoking che vi cambieranno la vita dicendovi che siete un’elementale. Ovvero, una persona con il bellissimo e spaventoso dono di poter controllare uno dei quattro elementi della natura: acqua, fuoco, vento e terra. 
Si inizia già ad avvertire una trepidazione nell’aria, qualcosa che ci promette un’avventura indimenticabile racchiusa tra queste pagine. Ed è proprio quello che succede ad Ewan, protagonista del romanzo. 
La narrazione è scorrevole, piena di potenza ed estremamente evocativa. Si avverte fin da subito una maturazione nella prosa della scrittrice, diventando più corposa e fluida, riuscendo a trascinarci nella sua scrittura con una facilità sorprendente, mentre di fronte a noi sembra dipanarsi una storia assai promettente. 
Davvero, è quasi una sensazione indescrivibile quella di percepire una smania piacevole nell’aria mentre pian piano la realtà perde i suoi bordi spigolosi e ci lasciamo avviluppare con piacere nelle pieghe di questo libro, come una calda coperta attesa
Ma non solo, la capacità descrittiva presente in questo volume è semplicemente pazzesca
L’autrice, infatti, ci introduce alla Corte degli Elementi nell’isola di Midasea. Ci apre le porte di uno splendido castello, pregno di magia, studio, entusiasmo ed arcani. Ne rimaniamo folgorati e con meraviglia ci accingiamo a seguire gli studenti, condividendo con Ewan emozioni contrastanti di entusiasmo e timore. 
Avvertiamo tutto come se fossimo lì, mentre spalanchiamo gli occhi in una realtà celata e segreta, con proprie regole e meccanismi ancora sconosciuti. 
Questa prima parte del romanzo è proprio dedicata ad abituarci al ritmo di vita alla Corte. Seguiremo i Discenti nella loro FI, fase iniziale di studio presso l’accademia e le diverse possibilità che hanno per poter guadagnare i Gradi, che permetteranno loro di avanzare di livello. 
La Corte, infatti, è caratterizzata da quattro fazioni differenti (uguali agli elementi). Ewan, ad esempio, appartiene alla fazione Terra. 
Conosceremo i maestri, che sono Priori, ovvero hanno già raggiunto il massimo grado di un elementale. Incontreremo diversi studenti che si accingono allo studio per poter comprendere ed usare meglio il proprio potere elementale. Assisteremo ai Duelli tra discenti nell’Arena pubblica. 
Ogni dove si respira magia che inizia a farci sentire a casa. 
Ci imbatteremo in diversi personaggi importanti nel romanzo, e prima di parlarvene, voglio puntualizzare come l’autrice riesca non solo a modellarli bene, ma soprattutto ad esternare le emozioni che li agitano rendendoli differenti tra di loro e permettendo un'ampia possibilità di crescita. 
Personaggi che fuoriescono dalla pagina proprio per la loro bella caratteristica di essere vividi e veritieri. Non c’è nessun eroe fatto, nessun stampino da cui attingere.
I nostri protagonisti hanno una loro storia (per molti ancora celata), un proprio carattere e ciò che dà maggiore incisività ad ognuno di loro è la consapevolezza di scegliere come agire
Vediamoli da più vicino: Ewan, il nostro protagonista. Un personaggio che provoca una tenerezza inaudita, che si trascina dietro un passato difficile che non ha saputo ancora digerire. 
Lo “sventurato” di Clover Valley, dove ha sempre vissuto in povertà, fuggitivo e abituato a vivere solo. Nella sua nuova vita alla Corte, Ewan, si sente un pesce fuor d’acqua in questa nuova realtà magica che gli provoca un continuo stupore e disagio. Infatti, come diverremo ben presto consapevoli, il nostro protagonista vive con un senso d’inferiorità rispetto agli altri, ad aggravare la situazione c’è anche l’ammasso di sensi di colpa e gelida impotenza del suo passato, che sembrano bloccarlo e colpevolizzarlo continuamente (il lettore soffrirà con Ewan, incapace di lasciarlo solo!). 
Poi abbiamo anche altri nuovi discenti: Oliver, amico di Ewan, un personaggio spalla ironico e sincero che aiuterà moltissimo il nostro protagonista, a cui lo accomuna anche lo stesso elemento di appartenenza: elemento terra e il fatto che entrambi non sapessero nulla sul mondo magico nascosto.
Dylan, elementale Acqua, fiero, orgoglioso e bullo nei confronti di Ewan; Zada, elementale Vento, un po' vanitosa ma grande studiosa e ligia della disciplina, vivace e intelligente. Reese, elementale Fuoco, scontrosa, irriverente, forte, intrepida, che cerca di stare sempre per conto suo ma non si tira indietro ad aiutare i compagni (anche se lo fa in modo un po' brusco, ma impareremo a volerle bene). 
E qui voglio anche nominare Beulah, un personaggio di bordo che è una coccola! Il suo calore e la sua gentilezza riescono a farci sorridere. 
Nel loro soggiorno fatto di sfide, duelli, piccole rivalità, complicità e studio, le settimane scorrono velocemente. 
Ma...alla Corte succede qualcosa di inspiegabile: alcuni discenti iniziano a scomparire. Questo fatto getta un velo di oscurità sulla vita quotidiana dei nostri personaggi; a cui si aggiunge anche un’aggravante: qualcuno della Corte sembra agire contro gli studenti. 
I nostri protagonisti non si possono fidare di nessuno. Timore, curiosità e voglia di scoprire l’arcano spingono i nostri personaggi ad indagare per contro proprio... A questo proposito, il senso di amicizia, presente all’interno del romanzo, credo sia bellissimo. 
Non è un sentimento che lega i personaggi nell’immediato, procede con pazienza, piastrellando la sua strada sulla certezza di voler sostenere l’altro, di ascoltarlo, di fargli compagnia, di proteggerlo. E senza rendersene conto nel processo, alcuni personaggi istaurano un’amicizia piena e solida, che smuoverà la trama e li spingerà anche a lottare per ciò che credono giusto. 
Parliamo un attimo anche dell’ottima presentazione del potenziale dei poteri insiti negli Elementali. Ci sono diverse abilità legate ad ogni potere, come l’abilità Camaleonte, della fazione Terra, capace di farti mimetizzare. E non solo, ci sono modi e gradi d’intensità differente in cui i poteri vengono gestiti e modellati dai diversi Elementali. 
E non finisce qui, ci mostra anche come il potere non sia sempre facile da governare e richiamare; basti pensare alle difficoltà di Ewan, che eppure ha un potere immenso. 
L’autrice presenta bene gli elementi magici fondamentali, che sicuramente nei prossimi volumi allargherà e approfondirà (già scalpito per sapere). 
Inoltre, una caratteristica del romanzo che ho apprezzato moltissimo: quella che anche avendo un dono (fighissimo, diciamolo!) non è sempre e solo una passeggiata. Alcuni crescono in famiglie Elementali e sono già ben avviati in tutto ciò che comporta, altri, invece, non sanno quello che fanno, privi di una guida, pieni di terrore per ciò che potrebbero fare agli altri. 
A questo riguardo voglio evidenziare come in questo primo volume sia fondamentale prendere consapevolezza di sé, ed è quello che fa Ewan. Non è un percorso facile ed istantaneo, piuttosto ci vuole tempo, pazienza a scoprirsi e soprattutto la difficile qualità di permettersi di essere, senza giudizio o paura. 
L'ostacolo più grande, in questo senso, è caratterizzato proprio da se stesso: Ewan si sente continuamente in difetto rispetto agli altri, visti come qualcosa di irraggiungibile per quanto si sforzi di riuscire a tenere il passo. 
Ma non è così, Ewan deve imparare ad avere fede nelle proprie capacità, solo in questo modo potrà migliorarsi. È un concetto bellissimo, complicato e sofferto in quanto da “fuori” la soluzione appare semplice, quasi banale. Ma viverla sulla propria pelle, invece, è tutt’altro discorso. 
Mi è piaciuta molto la caratterizzazione e il percorso che avviene su questo personaggio; infatti, mi sono trovata ad empatizzare moltissimo con Ewan anche per questo motivo. 
L'autrice ci mostra come sia difficile avere fiducia in se stessi ma anche come sia bello poter raggiungere quella vetta. Non lasciarci sminuire da altri che non ci conoscono, saper combattere le proprie battaglie e soprattutto saper dare il giusto valore alle proprie azioni. Ripeto, un percorso di comprensione e consapevolezza che riesce a non lasciare indifferente nessun lettore. 
Tra gli altri temi presenti nel romanzo troviamo: il senso di amicizia che riscalda il cuore, la capacità di discernere cosa sia giusto e cosa sia sbagliato e agire di conseguenza, ergersi di fronte alle ingiustizie o cattiverie anche quando si è in minoranza. Il saper perdonarsi e accettare di aver compiuto errori, che può spingere a maturare.
 L’avere fiducia in se stessi, che sembra quasi una fesseria, invece, è una caratteristica fondamentale che permette non solo di migliorarti ma anche di farti stare bene.
Il lettore sarà in balia di tante emozioni mentre segue fedele i personaggi nelle loro vicende. Innanzitutto, lo stupore di scoprire le piccole meraviglie all’interno della Corte, il luccichio e il senso d’immensità la prima volta che si entra dentro la Sala delle Giare; la bellezza sbalorditiva del riuscire ad immaginarti gli elementi che prendono vita sotto la spinta degli Elementali, il groppo in gola quando la terra trema e si spacca, la sensazione indescrivibile di poter volare, il furore pericoloso di scoccare frecce di fuoco.
Davvero, tante caratteristiche differenti che riescono a farti apprezzare in maniera totale il romanzo.
Una di queste è, senz’altro, la connessione che l’autrice fa tra la natura e la musica. Due elementi fondamentali per gli studenti della Corte che ne attingono energia; mostrandoci come tutto sia collegato. 
Siamo quasi giunti alla fine: gli eventi precipitano, le ultime settanta pagine circa sono un miscuglio di emozioni continue! 
L’autrice riesce a tenerci incollati nella sua narrazione, ora con un ritmo più ferrato, mentre temiamo per i nostri personaggi preferiti e tentiamo di sbrogliare la matassa del mistero, presente fin dall’inizio di questa storia. 
Adesso, rispetto ai primi capitoli, abbiamo una consapevolezza diversa della Corte e delle figure che si muovono all’interno, c’è sospetto, inquietudine lieve e il desiderio di ritrovare i propri amici. 
Un ottimo inizio in questo primo volume introduttivo, l’autrice ha sparso diversi elementi interessanti di cui vedremo il loro sviluppo nei prossimi volumi; in particolare Reese mi ha messo tanta curiosità, non vedo l’ora di poter scoprire di più su questo personaggio ermetico. 
A questo proposito, voglio spendere due parole anche sugli interni del romanzo che sono impeccabili!
C'è una cura del dettaglio che è una gioia per gli occhi, si denota l’impegno e l’amore che l’autrice ha inserito in ogni pagina. E la magia che riempie la storia e ne diluisce i bordi, rendendoli capaci di farci viaggiare al suo interno (a questo riguardo, voglio salire su una Sfaldacirri!). 
Ne I fuochi di Midasea c’è tanto amore, impegno e voglia di poter dare una storia in cui potersi rifugiare. Ed è successo. Chiudo l’ultima pagina salutando la Corte, ed Ewan, Oliver, Zada e Reese con un “ci rivediamo presto”.

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