Trilogia del Nerva
Recensione.
La Trilogia del Nerva ovvero l’attesissima trilogia italiana che mischia sapientemente lo sci-fi e il fantasy, finalmente è qui!
Un'avventura tra le stelle che rimarrà indelebile nel cuore del lettore. Cercherò di farvi capire la meraviglia inesprimibile di questa trilogia, nonostante sia solo Giugno posso affermare con assoluta ed incrollabile certezza che questo volume rientra tra le letture più belle di quest’anno.
L'impostazione del volume ci porta tra diversi pianeti, quasi mille anni prima a causa dell’esaurimento delle risorse sulla Terra iniziarono i viaggi interstellari.
La protagonista della nostra avventura è Anna, l’ultima Drake che si contraddistinguono in quanto portatori del Nerva, l’energia capace di cose immense. Anna ha imparato a vivere nascosta, spostandosi continuamente, ma qualcosa è destinato a cambiare.
Ma il capo dei ribelli, che si pensava fosse scomparso dieci anni prima, torna con prepotenza...gettando il Circolo Galattico Definito di nuovo nel caos. Schieramenti, giochi di potere, politica, complotti, tradimenti, azione, sofferenza, lealtà, amore...abbiamo tra le mani una storia intensa che riuscirà a trasmetterci tanto.
La narrazione è magica, ti permette di errare tra pianeti, schiudere porte e sbirciare tra le vite. La prosa riesce ad incatenarti alla sua storia, non riesci a spostare lo sguardo. I bordi della tua realtà perdono consistenza mentre segui Anna nella sua vita.
Oh, lettore, non preoccuparti, con il carattere di Anna non ci si annoia mai, garantito. Fiside! Quella ragazza ti farà divorare più di settecento pagine quasi senza accorgertene.
Ma procediamo con ordine, prima di dire qualcosa su ogni libro che compone la trilogia, voglio spendere due parole sul world-building complesso e magnifico da scoprire mentre si avanza all’interno della storia. Diventeremo consapevoli dei diversi pianeti ed ecosistemi, i numerosi animali: celìn, leoni testa dura di Qazartha, i pachiderma delle montagne di Eliturn.
Ma non solo, avvertiremo sulla nostra pelle i soli cocenti e il gelo della notte. Pianeti ricchi di vegetazione e mari cristallini, altri nudi e crudi di desolazione. C'è una bellezza che non si può spiegare ma che provoca una stretta al cuore, mentre puoi quasi vedere le rose del deserto emergere dalla sabbia.
Tutto questa meraviglia crea uno splendido e vivido contorno del volume, al cui centro però troviamo blaster che sparano, navi spaziali che sfrecciano via, lotte adrenaliniche... ed un potere resiliente che inizia a destarsi. Ed il Nerva che muove la trama, la scintilla, l’energia. Sembra magia ma non lo è, è pura scienza. E forse questa consapevolezza rende il Nerva ancora più interessante e vero.
La componente romance è fortemente presente nella trilogia, io l’ho apprezzata moltissimo. In quanto è strettamente collegata all’andamento della trama, senza risultare smielata per il puro gusto di riempire pagine inutili. Mi è piaciuta molto proprio per questo motivo, per la sua capacità di non oscurare i caratteri dei personaggi ma piuttosto affiancarli alla trama.
L'autrice è stata superba nel riuscirci a trasmettere la tensione, piacevolissima da diventare quasi tortura, tra i due personaggi principali.
Tra i tanti temi trattati dalla trilogia, ce n'è uno parecchio interessante: ovvero la contrapposizione tra l’etica e l’assenza di essa. Goran vede l’etica come un grosso ostacolo per il progresso dell’umanità. È proprio l’etica e la moralità che frena il suo disegno di conquistare ecosistemi e popolazioni servendosi del Nerva Quantico. È un tema che l’autrice è riuscita bene a delineare, senza renderlo oppressivo.
C'è una differenza che permane l’intera trilogia: l’eticità presuppone assenza di progresso o è proprio grazie all’eticità che il progresso è possibile? Il progresso e il cambiamento sono sinonimi o hanno un significato totalmente differente se messo in relazione all’eticità? Sono quesiti vivaci che impongono ampie riflessioni dove anche altri elementi fondamentali giocano la loro parte: i cambiamenti fondamentali per permettere ad un sistema di funzionare e non cadere in disuso, atti di coraggio riconosciuti tali solo ai posteri, decisioni ardue, il rispetto della vita.
In collegamento con ciò c’è anche una bellissima e potente contrapposizione tra due personaggi fondamentali del volume: Nemesianus e Goran; uno tenta la stabilità del sistema e l’altro punta ad un futuro più “lucente” in nome dell’umanità. Una guerra totale che porterà alla distruzione e forse alla rinascita.
Inoltre, ho amato gli stralci del Compendio della Terra che si trovano ad ogni inizio capitolo, raccontano la storia folle, disperata e ricca di speranza di Alasia Farren, che ha dato il via ai viaggi interstellari riuscendo a salvare l’umanità. C'è un riecheggio nelle sue parole che riesce ad arrivare a noi con una nitidezza da pelle d’oca.
Ma parliamo finalmente anche dei libri che costituiscono il volume unico, le parole che troverete sono state vergate ad ogni libro finito. Pronti? Andiamo.
Primo libro. La tranquillità delle prime pagine viene improvvisamente squarciata: Anna Drake, la nostra protagonista appena conosciuta, è costretta a fuggire di nuovo. Mentre le navi della Difesa si avvicinano, Anna è un miscuglio di apprensione, timore e desiderio bruciante di non partire. Ma da tempo ha imparato ad obbedire alla regola fondamentale di un Drake: fuggire via è l’unica scelta possibile, sempre a nascondersi e tenere un profilo basso.
Non usare il Nerva, ovvero la capacità di manipolare l’Energia. La firma dei portatori del Nerva è il possedere occhi gialli ocra, il Nerva che scorre dentro di loro è causato da un genoma mutato, che prende il nome proprio dalla bisnonna di Anna, Nerva Drake. Ed è proprio per questo motivo che Goran, il capo dei ribelli, li cerca, ha bisogno del Nerva per poter espandere il dominio del Circolo, conquistando altri sistemi.
E dopo dieci anni di silenzio sembra essere tornato...
L'autrice ci inserisce in un world-building denso, che promette un’immersione totale nella vicenda: siamo nel Circolo Galattico Definito, e Anna si dovrà nascondere in bella vista proprio all’Accademia, tra i soldati del Consiglio. Una scelta azzardata e pericolosa, ma di nuovo la nostra protagonista non ha potere decisionale in merito.
Faremo la conoscenza del tenente Seneca Graves, e fin dalle primissime battute siamo consapevoli di una tensione incredibile! Battibeccano per il gusto di farlo, trovandosi ad avere idee divergenti...eppure, sono come due pianeti in rotta di collisione, destinati ad incontrarsi e scontrarsi.
La narrazione è limpida e corposa, ci aggancia alla prosa in modo magnetico.
Insieme ad Anna approdiamo all’Accademia, una scuola militare immensa e gestita a più livelli. Qui Anna dovrà imparare a seguire diverse lezioni e sottostare a numerose regole, ma soprattutto a tenere un basso profilo, ahimè, l’ordine e l’obbedienza militare non è qualcosa che le viene facile...quindi, ovviamente, gli causerà non pochi problemi.
Aggiungiamoci che uno degli insegnanti sarà proprio Seneca Graves (o meglio conosciuto come la Salamandra, cit Quintillia).
Ho riso davanti alla bellissima impertinenza di Anna, una freschezza che ha reso il romanzo ancora più vissuto, insieme alle reazioni sempre inaspettate di Graves. Ah, questi due promettono una storia avvincente!
Seneca Graves è un personaggio ermetico, scontroso, serio, ligio. Appare come un muro inaccessibile... ma Anna non ne ha timore.
Un altro personaggio assai promettente è Quintilla, pragmatica, onesta, intelligente e con un alone di mistero quasi impercettibile che le gira intorno. Ho provato subito simpatia per la capacità di Quintilla di esprimersi. Un ragno assai abile nel districarsi nella vita.
Anche Cairon appare interessante, l’amico di infanzia di Anna, che è sempre stata una certezza nella sua vita movimentata.
In questo primo volume avvertiamo con limpidezza la bellezza infinita ed intoccabile del cosmo, l’autrice riesce a descriverla in modo eccellente, riuscendo a farci vivere l’inesprimibile del vuoto, i colori accesi e lo strappo che si avverte nei Portali. Riusciamo a sentire quasi sulla nostra pelle la sabbia gelata al tatto nella tundra di notte, o lo spaesamento nel districarsi tra i numerosi piani dell’Accademia, mentre Jean Jacques, l’intelligenza quantistica, non fa altro che parlare e parlare, tenendoci compagnia.
Rimanere folgorati dal metallo scintillante e riflettente delle aeronavi di guerra, che però, ti ricordano il grigio di uno sguardo tempestoso...
L'autrice riesce ad aggiungere sempre nuova carne al fuoco, mirando a crescere la costante dipendenza che mi ha creato questo libro. Ci pensavo tutto il giorno e non scherzo.
Andando avanti con la trama, diventiamo consapevoli che Anna è destinata a cambiare l’intero Circolo con le sue scelte, nel bene e nel male. Il Nerva che scorre in lei è potente, possedendo anche le due varianti proibite. La tengono all’oscuro dei piani, trattandola con cautela...Anna sa di essere pericolosa, un’arma che attende di scattare. Lo sa, è cresciuta con questa consapevolezza, dovendola sempre tenere nascosta agli altri.
Avvertiamo come Anna sente il peso immane del nome che porta. La persona più ricercata nell’intero Circolo, privata di poter essere sincera con chi vuole, sempre in allerta e sempre pronta a dover fuggire, abbandonando dietro di sè ogni cosa. Mi è piaciuto il modo in cui l’autrice la presenta, una protagonista che promette uno sviluppo intenso man mano ci inoltreremo ancora più a fondo nella vicenda. Impudente e coraggiosa, ci assicura di seguirla.
Ah, comunque, anch’io voglio bere una fresca e frizzante Tannia.
Secondo libro. Il ritorno effettivo di Goran ha agitato le acque, rendendole opache. Lo stesso Circolo sembra trattenere il respiro in attesa di vedere cosa accadrà.
Anna è tornata su Helron, al Palazzo di Isidora, sede della Delegazione. Seneca, invece, è andato su Nijdah, il pianeta dove Goran ha stabilito i ribelli, sotto copertura.
Anna e Seneca però, nonostante tutto, non riescono a stare separati, c’è sempre qualcosa che lì attrae vicino, uno sguardo, una battuta acida, un’improvvisa voglia di gettarsi nelle braccia dell’altro. Un'esigenza che cancella tutto il Circolo insieme ai suoi problemi.
C'è un’agitazione quieta che ribolle. E c’è l’introduzione di nuovi personaggi che rinfrescano i bordi di trama, tra cui Nathaira e Dalziel, ritroviamo anche Resen e Julian. E in questo secondo volume ho rivalutato moltissimo Hamish. Si può chiaramente avvertire un senso di unità e lealtà che intreccia questi personaggi... ma sarà abbastanza?
La prosa è suadente, ci avvolge nella sua spirale di meraviglia, ormai il Circolo ci appare come casa. Qui scopriamo una Anna che ha timore del Nerva, dopo gli eventi accaduti nel primo volume. Il non avere un costante controllo sul Nerva è un pensiero che la spaventa, ma non solo, deve esercitarsi a capire come governare il Nerva Quantico, che è legato al Tempo, e che sembra essere l’unico modo per fermare Goran.
Anna non può più nascondersi. Rispetto al primo libro in questo secondo romanzo Anna deve uscire allo scoperto. Il Circolo ha bisogno di vederla, credere che esista una scelta differente a quella imposta dalla paura di Goran.
Lo stesso Consiglio, adesso, chiede ad Anna di dimostrarsi una valida alleata e non un nemico da combattere o temere. Tuttavia, non è facile come si voglia far credere: c’è una rabbia sopita che ancora arde. Anna diventerà consapevole che il bene e il male non sempre hanno una linea di demarcazione netta. In mezzo c’è la fame, la disperazione, la paura, il desiderio di prevalsa.
Nel romanzo c’è una maturazione del suo personaggio che la porta ad interrogarsi su quesiti che prima non avevano importanza.
E la guerra si sta avvicinando, ineluttabile. Senza esclusione di colpi e sacrifici.
Tutti sono disposti a tutto per la propria causa; anche Seneca è disposto a tutto pur di tenere Anna al sicuro... anche prendendo decisioni deprecabili che forse lo porteranno a farsi odiare.
Ah, la tensione! Quanta bella e tortuosa tensione che l’autrice riesce a regalarci. Ad ogni interazione tra Seneca ed Anna non sappiamo mai cosa aspettarci, battibeccheranno in modo aspro o si salteranno addosso? Insieme sono imprevedibili, un’energia che si muove incessante cercando appagamento...e quanti avvenimenti strani e densi di emozione ci attendono!
Nel frattempo, la trama continua a girare, Anna torna su Levitho, piena di ricordi d’infanzia dove scoprirà l’indizio per il passo successivo. La missione di Anna la condurrà dove è nata, nel pianeta Terra, ormai desolata e colma di predoni poco raccomandabili. Qui ho amato le descrizioni dell’autrice, è come se riuscissimo a vederla anche noi, con i nostri occhi, la ragnatela descritta da Alasia Farren, i resti decaduti di qualcosa che non esiste più.
Ma come ho già detto, la trama non sta ferma e la flebile speranza viene spazzata via. Anna torna a sentirsi impotente: un mero simbolo che la Difesa utilizza e soprattutto protegge. La nostra protagonista inizia a maturare la fiducia di dover prendere alcune decisioni nelle sue mani. È tutto confuso, in bilico... e occhi cenere che sembrano riuscire sempre a farle sentire tutto.
Il senso di colpa la divora, l’apprensione nel non riuscire a governare bene il Nerva, c’è un miscuglio di emozioni che impattano la nostra protagonista. Ed Anna comprende, con agognata esternazione che lei può agire.
Gli equilibri si incrinano pericolosamente, fedeltà segrete emergono, spie, dubbi, timori, impotenze... tutto inizia a girare intorno ad un ritmo sempre più ferrato. E i plot twist! Ah, il mio cuore non regge tutte queste sorprese, amarezze e adrenaline!
La pelle d’oca nelle descrizioni delle flotte della Difesa e di quella Goriana che galleggiano nello spazio fronteggiandosi. Il cuore in gola. Davvero, potevo immaginarmi benissimo dentro il Vento dell’Ovest insieme a Juno Delawair, una donna forte ed immensa che ha dimostrato la sua tenacia in semplici mosse.
Da qui in poi il cuore farà solo capriole. Le ultime centinaia di pagine sono semplicemente selvagge.
C'è un capovolgimento di eventi assurdo, il respiro del lettore si mozza come se stesse attraversando un Ponte di tutta fretta. Le certezze vengono calpestate, morte e distruzione riempiono il panorama.
Ed in mezzo a tutto, l’ultima Drake è sconfitta, sì, ma non perduta.
C'è un grumo di rabbia, dolore e tradimento che brucia dentro la protagonista, rendendola agguerrita come non mai.
L'autrice ci dà uno stralcio di speranza come per invogliarci a continuare questo viaggio pazzesco e seguirla nell’ultimo volume (come se avessimo bisogno di altri incentivi per aumentare la dipendenza a questa storia!).
Ah, anch’io voglio assolutamente giocare a battaglia astronavale con Hamish.
Terzo libro. Questo volume finale è sconvolgente.
Lo spazio per i tentennamenti è finito, c’è una frustrazione che riempie i bordi di narrazione. Furore, dolore e un’incertezza che sembra non lasciare scampo.
Ma già nel primo capitolo, la stessa Quintilla, mette in guardia la sua Céline, Anna: c’è qualcosa che non torna. Ed è un tarlo che inizierà a divorarci lentamente.
L'equilibrio del Circolo si è spezzato, il potere fa gola a molti, e diversa gente passa nelle file di Goran. C'è un senso di muto orrore che non sbiadisce neanche tra le più cupe notti.
In questo terzo volume appare chiaro che ci stiamo avvicinando alla resa dei conti, inevitabile. Ma prima di ciò ci sono disfatte, dura verità rivelate, sentimenti da srotolare e momenti intensi da vivere.
Anna avverte come non mai il peso immane di essere una Drake, l’ultima. La responsabilità di riuscire ad arginare i problemi che il Nerva ha causato soprattutto in connessione al desiderio di Goran di ottenerlo. C'è questa pesantezza che l’ha accompagna ad ogni passo: deve essere lei a finirlo.
E ora che siamo quasi arrivati alla fine di questo incredibile e pazzesco viaggio parliamo un pochino dei suoi personaggi.
- Goran, non è il cattivo per eccellenza. Non lo è semplicemente per esigenza di trama e questa scelta narrativa lo rende un personaggio curioso. Non capiremo mai fino in fondo questo personaggio e va bene così, tuttavia, possiamo ben intuire un’agitazione che lo anima. Complesso, senza nessuna ombra di dubbio, un cattivo che non vuole morte e distruzione a priori ma che comunque ci ricorre senza esitazione se la situazione lo richiede.
- Quintilla, il nostro ragno preferito. La capacità di adattamento di questa giovane donna non ha mai smesso di sorprendermi! Capace, risoluta ed impertinente è riuscita ad emergere nei volumi e conquistarci.
- Seneca, ah Seneca! Che personaggio peculiare, amato fin da subito. Seneca è magnetico, scostante, segreto, rigido. Eppure, quegli occhi grigi sembrano comunicare tutta la tempesta di cui è capace. Lo scopriremo coraggioso, un po' scostante e soprattutto leale. Di una lealtà bellissima e dolorosa che rende questo personaggio unico.
- Anna, recluta Fraser, l’ultima Drake. Anna è potenza allo stato puro. Ingestibile, inaspettata, sorprendente, temeraria. Ho adorato il modo in cui viene caratterizzata, dando valore ad ogni sua piccola sfumatura senza che essa venga ridicolizzata. Anna è forte ma anche fragile. E quante volte è riuscita a stupirmi e a rendermi orgogliosa!
Anna non è perfetta, forse proprio per questo mi piace, cresce nel suo percorso, impara dagli errori e dalle sofferenze, prova una miriade di emozioni, responsabilità e delusioni verso gli altri, ma soprattutto verso se stessa. Anna nei romanzi sboccia piano ma senza fermarsi. Nel primo libro è un grumo di rabbia, nel secondo volume inizia a divenire consapevole di ciò che la circonda e capisce che il tempo di fuggire è concluso. Nell'ultimo romanzo, invece, è una stella fulgida che abbatte l’oscurità e brucia come solo la luce sa fare. Meravigliosa.
E il rapporto Anna-Seneca è veritiero, nonostante si provi qualcosa per l’altro, Anna non si lascia offuscare nelle sue scelte. C'è fuoco tra di loro, ironia che può trasformarsi in arma per ferire, ma anche tenerezza sorprendente e un desiderio che brucia, brucia, brucia perché non può fare altro.
Come avevo già accennato all’inizio di questa recensione (sei ancora qui lettore?) la componente romance è forte... ed in questo volume finale arriviamo all’apoteosi della tensione; c’è ne parecchio ed è gestita in modo sublime. La voglia di fare male e quella di curare.
C'è rischio, desiderio, incomprensioni, errori, fiducie ferite...tutto cozza tra di loro, scontrandosi ed incastrandosi, come se tutto volesse divenire indelebile nella pelle dell’altro.
È una tortura dolce, un gioco di gesti e sguardi mentre si allenano. Occhi ocra che franano in occhi grigi indissolubili. Ed il Nerva che danza tra di loro, dicendo quello che ancora non hanno ammesso.
Il romanzo conclusivo perfetto, distruzione, morte, rabbia, vendetta sono emozioni intense già da sole...ma in questo volume danzano intrecciati tra di loro. Senza lasciare scampo.
Le ultime cento pagine sono folli! Quante differenti emozioni provate nel giro di una pagina. Non si può esprimere quante volte questo volume mi abbia fatto urlare, angustiare e semplicemente emozionare in modo vivido. E l’autrice è stata brava a renderla un’esperienza così immersiva.
Amato ogni singola pagina di questa storia, chiudo l’ultima sapendo che la magia del Nerva la custodirò nel cuore per un altro po'. Questa trilogia è una Scintilla speciale, non perdetela.
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