New World

 


Autrice: Eva Battiston

Titolo: New World

Trama: Sono trascorsi 25 anni da quando una fuga di gas letale ha trasformato Kerbes in una città fantasma. Hyun vive ai piani inferiori e benestanti del Reaver, il mastodontico grattacielo che ospita i sopravvissuti, ed è un cantante molto amato. La sua vita è scandita da un regime rigido e da impegni senza fine. Quando Rhys, suo unico amico e sostegno, commette un errore e viene esiliato ai piani superiori – dove la vita vale meno di una promessa del Consiglio e l’unica legge è quella della sopravvivenza – Hyun sa che non lo vedrà mai più. A meno che non sia disposto a violare a sua volta le regole, mettendo a rischio tutto ciò che ha costruito… e forse anche molto di più. Distopia, musica e sacrificio si fondono in una storia dalle atmosfere k-pop, dove la fama ha un costo difficile da immaginare.

Prezzo di copertina: 15,00 euro (disponibile anche versione kindle a 4,00 euro).

Recensione.

New World è un distopico con una trama fresca ed elettrizzante, che riesce a mescolare in modo dinamico sia il post-apocalittico che le atmosfere da k-pop (in riferimento alla musica della Corea del Sud, divenuto negli ultimi anni un successo internazionale), riuscendo a diventare un romanzo incredibilmente intrigante. 
Sono trascorsi venticinque anni da un’orribile fuga di gas tossico che ha reso la cittadina Kerbes, in cui è ambientato il romanzo, un paese inabitabile e dunque fantasma. I sopravvissuti si sono riuniti nell’enorme grattacielo Reaver, dove hanno imparato a vivere. 
Il mastodontico palazzo è suddiviso in piani, e il punto in cui sei situato determina anche, in un certo senso, la classe di appartenenza e dunque genera anche le opportunità (o la loro completa assenza) di avanzamento. Quindi, tutto nel Reaver è determinato dal piano in cui vivi
I piani bassi sono quelli esclusivi e ricchi. Qui ci sono ampie zone di intrattenimento, non manca mai la luce o il riscaldamento, e si ha accesso praticamente a tutto. In questi piani è fondamentale l’intrattenimento, che è una delle astute forme di controllo indetto dal Consiglio, gli abitanti sono costantemente entusiasti del nuovo show, del nuovo lancio, della nuova canzone di un determinato artista. Adesso l’atmosfera si surriscalda per il Golden Voice che si terrà tra qualche mese, che incoronerà la voce più amata dell’intero Reaver. 
Tuttavia, c’è una storia totalmente diversa ai piani superiori, dove le luci e le meraviglie materiali si squarciano e si entra in zone grigie, dove le luci sfarfallano e i problemi non mancano mai. Qui la sopravvivenza si strappa con unghie e morsi
E New World è il progetto di scienziati, ingegneri e studiosi che lavorano per poter tornare nel mondo di fuori appena l’aria sarà tornata a livelli normali. È un sogno colmo di speranza che unifica tutti gli abitanti del Reaver. 
Adoro la bravura dell’autrice nel saper calcare il divario tra queste due diverse realtà che condividono lo stesso grattacielo. La linea di demarcazione tra i privilegiati e i “poveri” è davvero evidente. E riusciamo a viverla sulla pelle soprattutto grazie al dual pov di cui è caratterizzato il libro: da una parte abbiamo Hyun, un cantante di successo, e dall’altra Lexi, che vive ai piani superiori. 
Si respira immediatamente l’ambientazione distopica, accentuata dai colori eccitanti degli artisti, proprio qui troviamo Hyun, che si allena costantemente per migliorare e rendere perfette le proprie performance... soprattutto in vista del Golden Voce. Appare chiaro che nel Reaver è di vitale importanza rendersi indispensabili e il riuscire ad attirare numerosi fan garantisce successo. 
La narrazione è piena, scorrevole, empatica e magnetica. La curiosità e la semplicità con cui i protagonisti riescono a farci divorare le pagine è immensa. Non ti accorgi nemmeno di arrivare a metà romanzo tale è l’immersione. E preparatevi perché le cose inizieranno a farsi parecchio interessanti.
Rhys, amico di Hyun e lui stesso un cantante viene declassato e mandato in esilio ai piani superiori in quanto si è scoperto stesse intrattenendo una relazione, atto proibitivo per gli artisti. Il nostro Hyun è devastato da questa orribile notizia
Gli artisti hanno poche persone con cui sono autorizzati a parlare, e soprattutto molto spesso gli altri cantanti vengono visti come concorrenti che gareggiano la stessa competizione (avere successo) e dunque in linea di massima si trattano con cordiale freddezza. Ma Hyun e Rhys hanno instaurato un bel rapporto di amicizia, che gli ha permesso di rendere colorate le loro giornate intense di lavoro. Dunque, perdere Rhys per Hyun è un colpo che inizia a far traballare tutto nella sua vita
Da qui, l’intrepida decisione di sfidare la sorte e andare a trovare il suo amico ai livelli superiori. È un’azione che parla di volume: Hyun potrebbe perdere tutto con questo atto di insubordinazione se scoperto eppure la sua amicizia sembra contare di più. Questa scelta è fondamentale nel proseguire la trama, come vedremo presto. 
L'autrice ha saputo sviluppare bene le dinamiche all’interno del grattacielo, rendendolo uno dei punti di maggior impatto all’interno del romanzo. C'è una complessità nelle sue meccaniche, celata, che scopriremo avanzando nella storia e grazie ai due punti di vista opposti che si scontrano. 
I piani superiori sono divisi in settori, lì sopra tutto scarseggia, cibo, vitamine, medicine, tecnologia. E ovviamente sono oberati di lavoro. Dall'altra parte, i piani inferiori, invece, galleggiano in una calda prosperità che li induce a vivere il momento e non porsi nemmeno domande scomode. 
Quando i nostri protagonisti si scontrano, le ideologie impattano e iniziano a fratturarsi, rivelando la nudità di dubbi, pregiudizi, paure e sicurezze. Esempio banale: Hyun scoprirà l’esistenza delle serre e delle persone dei piani superiori costrette a lavorarci in turni massacranti, il nostro protagonista non si è mai interrogato su come quel cibo finisse nelle tavole dei piani inferiori o della costanza con cui tutto è garantito. Fino a quando non è stato messo di fronte al “fatto” non gli è mai venuto lo stimolo di interrogarsi. Un esempio che sintetizza bene come le persone ai piani bassi vivono la loro esistenza.
Eppure, neanche i piani bassi sono esenti da problemi, dovuti più che altro a dover raggiungere la perfezione sociale, che causa tanti problemi psicologici. E saremo con Hyun e Lexi mentre diventeremo consapevoli delle innumerevoli incongruenze contradditorie del Reaver. E diventare consapevoli di ciò può essere visto come un atto assai pericoloso
A questo proposito vediamo da vicino i nostri due protagonisti, ben caratterizzati: 
  • Lexi. Tenace, sarcastica, dalle mille inventive ed estremamente pungente. Ama il brivido di muoversi nella zona grigia tentando di risolvere i problemi giornalieri del suo distretto. È un personaggio dai bordi duri, affamata di vita e piena di una rabbia gelata che brucia silenziosa. Ma è anche altruista e istintiva, che nasconde con forza una grande fragilità che la rende ancora più realistica. 
  • Hyun. Gentile, volenteroso, si impegna al massimo per quello che fa soprattutto per l’amore che lo lega ai propri fan, gli Outwelts. Ha un cuore genuino, non si può spiegare in altro modo, pieno di passione per il proprio lavoro. Un personaggio che è cresciuto negli agi ma che ha assaporato il freddo morso del controllo. Man mano vedremo come la sua intera vita è controllata e gestita da altri... in tutti gli aspetti. 
L'autrice riesce a scavare al loro interno, facendo venire alla luce pezzi che si contrastano e sì amalgamano: felicità e disperazione, voglia di vincere e fare conti con verità scomode. Ci fa avvertire tutto lo spettro emotivo che i nostri due protagonisti attraversano, e solo in merito a ciò vedremo una crescita, una maturazione che prima non c’era. 
Attraverso la messa in discussione di se stessi e di chi gli sta intorno, di cosa si credeva importante e del percorso insidioso degli eventi. Una crescita che ci fa capire l’incommensurabile bellezza di saper allargare gli orizzonti e di mettersi nei panni altrui.
Ovviamente appare naturale che all’inizio ci sia un po’ di attrito tra Hyun e Lexi, come due mondi estranei che improvvisamente collidono. Un inizio costellato da pregiudizi, timori e rabbia, eppure, pian piano con una semplicità disarmante questi due personaggi si guardano davvero e non notano differenze. Sì, sono cresciuti in luoghi completamente differenti che li ha limati in quello che sono, ma provano le stesse emozioni e desideri, rivelando come nessuno è perfetto. Ne quelli di sopra ne quelli giù. Ed è una verità così imprescindibile che passa quasi inosservata: pregi e difetti, buoni o cattivi, l’essere umano non deve essere definito dal piano in cui abita. 
Pensieri e piccoli atti rivoluzionari iniziano ad attecchire all’interno del Reaver
Anche i personaggi secondari e di sfondo servono bene la loro funzione, essendo ben delineati. Abbiamo l’amico Falk e Dekra, due figure importanti per Lexi; ma anche Zeb, René, il manager Erik, i genitori di Hyun. E ovviamente Rhys, e altri cantanti di sfondo: Blossom, Savage e i Weird Dragon. 
In New World un aspetto fondamentale è la musica, che assume diverse sfaccettature. Innanzitutto, viene utilizzato come strumento di controllo e di intrattenimento delle masse. Per i cantanti è anche una ragione di vita, fatta di impegno, costanza ed inventiva. Uno strumento per ottenere qualche privilegio in più. Vedremo come nel romanzo è soprattutto espressione, emozione che invoglia a riflettere e a ribellarsi, a tenere duro e non sentirsi solo, a lasciarsi andare
Parole accompagnate da note che infiammano i cuori di numerose persone, diventando balsamo per le loro ferite, custode di calore nelle giornate brutte, motivo di ballare quando si è felici. Ma... nel Reaver la musica è concessa per divertire e dare speranza. Non c’è spazio per drammi, disperazione, solitudine.
L'evoluzione della trama procede ad un buon ritmo, nuove informazioni e rivelazioni vengono dosate mentre il ritmo stesso cresce con la storia e il grado di consapevolezza dei personaggi coinvolti. Il contest si avvicina velocemente e Hyun è costretto a ritmi ancora più ferrati per poter vincere, la competizione è di alti livelli, e qualcuno non si fa scrupolo ad usare anche vie traverse per assicurarsi la vittoria. Lexi, invece, scopre una verità sconcertante su se stessa e il suo passato, ed è disposta a rischiare tutto pur di conoscere la dinamica dei fatti. 
Contemporaneamente anche la sfavillante lucentezza del Reaver inizia a perdere attrattiva. All'apparenza, nei piani inferiori, è tutto perfetto: lindo, entusiasmante e tecnologico. Un paradiso meraviglioso in cui vivere... ovviamente rispettando una serie di regole e norme. E da qui la pressione sociale diventa altissima, quasi soffocante. 
Uno dei primi sintomi che ci fa capire di essere di fronte ad una sorta di regime totalitario è il controllo completo di ogni aspetto della vita dei suoi membri. E ciliegina sulla torta: la censura è sistematica, così ben oliata che la massa non si accorge di nulla. Qualche morte improvvisa qui, qualche dissidente esiliato, un paio di informazioni deformate per renderle più accettabili. Il resto viene taciuto, oscurato, nascosto. 
Capite come la dinamicità del grattacielo è uno dei punti forti del romanzo?! 
Inoltre, ci sono tanti temi che la scrittrice pone all’interno del libro, intrecciandoli strettamente alla sua trama: divario tra categorie diverse, un Consiglio da due pesi e due misure. Il costante bisogno di vendersi, al pubblico, agli agenti, alle telecamere, per non perdere lo status scintillante ottenuto. Il peso immane di dover sempre superare le aspettative altrui, con coreografie perfette, testi accattivanti, peso forma smagliante, un sorriso sempre stampato sul viso ben curato. 
Tutta questa serie di elementi connessi collega l’autrice a rivelare uno dei più grandi problemi dell’intrattenimento della Corea del Sud. Lo sfruttamento totale degli idols, sottoposti a regole ferree e spesso anche davvero banali, come il dover rimanere single per non perdere i fan. 
Le pressioni sociali sono parecchie e soffocanti, ho amato questo tratto in contraddizione perché mette in evidenza un problema fondamentale nell’entertainment coreano che spesso viene oscurato dalla lucentezza del successo. E ancora, si evidenzia l’errore umano: la fuga di fas, il bisogno di trovare ordine e meno caos in un grattacielo residenziale con l’impossibilità di uscire fuori.
 E il sistema su cui si basa il Reaver, le sue tensioni sociali che scorrono all’interno sono così complesse e difficili da sbrigliare in modo facile. La distinzione tra il su e il giù (tra il noi e voi) è profonda e alimentata dallo stesso Consiglio, che genera odio e disprezzo che provano in entrambi i lati. Per le persone di giù quelle su sono delle bestie fuori controllo, pericolose. Per i piani superiori quelli dei piani inferiori sono persone superficiali e privilegiate, che non vogliono condividere nulla. 
Lo squilibrio tra i piani è cosi vasto che diventa quasi ridicolo. Ai piani superiori c’è mancanza di tutto, acqua, illuminazione e spazi ampi, le medicine e molti beni primari scarseggiano. Giù, invece, abbiamo case curate, centri commerciali allegri, fontane, ponti, la modernizzazione e il confort sono ovunque arrivi lo sguardo. 
Perché esiste una tale disuguaglianza e soprattutto assenza di comunicazione tra le due parti? La risposta è facile, ritorniamo sempre alla questione del controllo. Il consiglio per esercitare controllo e ordine ha bisogno di alcune leve e il “comportati male e sarei esiliato ai piani superiori” funziona alla grande, spingendo moltissime persone a rispettare tutte le regole imposte per non perdere il loro status. 
Il divario di disuguaglianza si tramuta in classi sociali differenti e nutre le persone di rabbia e risentimento. Il noi e il loro, che forza le situazioni. Nei piani alti è normale rubare, mentire, tentare di sopravvivere ad ogni costo e con ogni mezzo disponibile. Nei piani bassi, invece, è il rispetto alle norme vigenti che gli garantisce la possibilità di rimanere. Tutte queste decisioni sono prese dal Consiglio, un gruppo di persone potenti e appannato, che usa tante armi a loro vantaggio, di cui ne abbiamo già portato abbondanti esempi. Ma c’è un’arma ancora più potente e profondamente radicata: l’ignoranza. La massa ignora certe notizie fondamentali, tutto è strumentalizzato a far si che l’opinione della massa segua una certa corrente accettata. Se iniziasse a fare domande scomode o peggio, portare la concretezza di fatti spaventosi, quella persona o quel gruppo è da esiliare. Da annullare, togliere la voce e gettarlo in un piano in cui niente ha importanza. 
Un altro grande tema importante è quello della fama, che ha due pesi e due misure. La fama non è tutto, anche quando sembra esserlo. Rhys dopo esiliato ed essersi adattato alla nuova vita nei piani superiori inizia bene a capirne la differenza. Si annulla il costrutto studiato nei minimi dettagli e si abbraccia una realtà diversa ma più vera, fatta di reali interazioni. Si continua a cantare ma lo si fa in un contesto diverso e senza pressione. 
Per Hyun la fama è anche potere. Potere di essere finalmente lasciato un po’ in pace, trasferirsi in una casa di un piano migliore, avere un pochino di più libertà. Ma man mano si procede questo desiderio di fama inizia a star stretto e ad esigere maggior controllo nella vita del nostro cantante... che di libertà ne ha già esigue. Dall'altra parte si evidenzia, però, anche il bel rapporto genuino che si instaura tra i fan e il cantante. Un rapporto di sostegno reciproco e silenzioso, ed è proprio quello che accade a Hyun e ai suoi fan, gli Owlets. Il romanzo è costellato dalla bellezza di questo rapporto, mai accentuato fin troppo ma onnipresente, e scalda il cuore. 
Mi piace molto come la scrittrice, evidenzi che sia nei piani superiori che quelli inferiori ci siano dei problemi. Nessun luogo è perfetto, anche se ad un occhio esterno può apparire così
E la musica torna con la sua incredibile potenza. È proprio attraverso la musica che Lexi si lega a Hyun. Musica da lei prima disprezzata ed evitata diviene qualcosa che riesce a lenirla nei momenti bui, un conforto che la riscalda come il gesto di regalare una felpa. La voce di Hyun che esplora le emozioni e la sua intensità, la solitudine angosciosa, il non essere abbastanza... tutto questo dà a Lexi la forza di guardare oltre la facciata. E Hyun sembra non riuscire a smettere di pensare alla ragazza impertinente ma intraprendente che è Lexi; ai suoi occhi verdi che ardono di tante cose non dette, alla sua corazza, al suo saper aiutarti senza farne una scena. 
I nostri due protagonisti dimostrano come si possa lottare per le cose giuste anche senza utilizzare la violenza. Hyun usa la sua voce, calda, roca, potente. E Lexi usa l’arguzia e il suo indomabile coraggio. Le loro azioni rivoluzionarie scuotono l’intero Reaver
Il ritmo della prosa sale, come il crescendo di una canzone che si attendeva. Il lettore è pervaso da pelle d’oca mentre segue fedelmente i capitoli, adesso agitati, veloci, pieni di adrenalina e dolcezza. 
Le emozioni rincorrono il lettore per tutto il romanzo, ma in quest’ultima parte si acutizzano: trepidazione, ansia, paura, audacia, voglia di difendere l’altro, amore. 
Nel mentre diventano anche più evidenti alcune sottigliezze del romanzo, zone buie contrastanti che iniziano a far sorgere legittime domande
A meno di cento pagine dalla conclusione, la trama prende una piega più intensa e disperata. Una successione concatenata di eventi che ci fa annaspare insieme a Lexi e Hyun. Il dubbio si insinua in fratture esistenti, atti di coraggio hanno messo radici e le masse iniziano a scuotersi, risvegliandosi dal loro piacevole torpore ed esigendo spiegazioni, rincorrendo una verità che tenta di sfuggirli
E poi... la pelle d’oca. Avevo intuito qualcosa ma l’autrice è riuscita a rendere gli ultimi capitoli vividi ed estremamente coinvolgenti. 
Dedichiamo due parole anche alla cura visiva del romanzo, si evince la particolarità del dettaglio, ogni capitolo caratterizzato da una canzone significativa e davvero bella che entra in relazione con il capitolo e con il pov che ci accingiamo a leggere. Da questo si capisce bene la connessione valida che l’autrice vuole dare al lettore. Un gesto che dice tanto
La scrittrice ha saputo rendere New World un distopico complesso e ben approfondito, condito di tante riflessioni e temi fondamentali, ma soprattutto con due protagonisti capaci bene di rappresentare la complessità di una storia dove dolore, sacrificio, voglia di libertà si mischiano in modo totalizzante. 
Un post-apocalittico soft che ci permette di esplorare numerose tematiche attuali e di interrogarci sulle cose veramente importanti della vita; che ci mostra come un piccolo gesto possa portare a risultati impensabili. Sii giusto, sii sincero e cerca di metterti nei panni dell’altro. Con Lexi e Hyun siamo cresciuti un pochino anche noi, e li salutiamo alla fine come si fa con cari e vecchi amici, augurandogli il meglio perché lo meritano.

Commenti

Post popolari in questo blog

Avevamo i capelli lunghi

Falene

Il deserto degli striati