Il Filatelista
Autore: Nicolas Feuz
Titolo: Il Filatelista
Trama: All’avvicinarsi del Natale, un’ondata di terrore attraversa la Svizzera. Un assassino sta organizzando una macabra caccia al tesoro utilizzando i pacchi postali. La sua firma? Francobolli fatti di pelle umana. Ana Bartomeu, ispettrice della Polizia giudiziaria di Ginevra, viene assegnata al caso. La sua indagine la porterà dai quartieri eleganti di Ginevra al centro storico di Annecy, dai vicoli bui di Losanna alle strade acciottolate di Delémont. Riuscirà a smascherare il misterioso criminale che i media svizzeri e francesi hanno soprannominato «il Filatelista»?
Prezzo di copertina: 19,00 euro.
Recensione.
Il Filatelista è un thriller denso di angoscia e voglia irrefrenabile di vendetta, tutto contornato da una violenza indicibile e da un’arguzia fredda e mordace che ci condurrà nella trama di una storia oscura.
Siamo nella Svizzera romanda, è il periodo di fine anno, intorno c’è la cacofonia di luci, neve e gente che si affretta a raggiungere i luoghi prescelti per le vacanze, ma di questo contesto allegro ne avvertiamo distrattamente i bordi, come se vedessimo la scena da finestrini appannati. La nostra attenzione è tutta su Ana, ispettrice della Crim svizzera che viene chiamata ad indagare su un pacchetto sospetto alle poste.
È l’inizio di una spirale che ci divorerà. La narrazione è lenta ma decisa, con qualche momento di attrito, l’autore ci fa prendere confidenza con l’ambientazione e il suo ritmo, gettandoci in un’atmosfera fredda dove la paura, come il colore del sangue, risalta in modo assai feroce.
Ci sono due filoni narrativi, uno ambientato a Ginevra e l’altro a Losanna. Ma appare evidente che i due filoni si stanno muovendo per incontrarsi.
A Ginevra, alle poste vi è il ritrovamento di un pacco sospetto che dà l’inizio ad un caso contorto, e man mano che avanziamo le scoperte si fanno sempre più sconcertanti, tra cui il francobollo falso di pelle umana. Dunque, seguiremo Ana e i suoi collaboratori in una vera e propria caccia al tesoro arzigogolata che ci porterà in luoghi diversi dell’intera Svizzera per seguire la linea dei pacchi postali.
C'è una pesante incertezza che ci segue mentre emerge sempre più nitidamente il killer dei pacchi, il nostro Filatelista.
Nel filone, invece, di Losanna abbiamo Vera, una bibliotecaria che ha un presunto stalker che non ha preso bene il suo troncare una sorta di relazione virtuale istaurata, le forze dell’ordine, tuttavia, non hanno mai trovato nessuna prova inerente a questo fantomatico stalker e dunque finiscono per credere che Vera sia il problema. Fortunatamente, entra in gioco Morin, che fa parte della Crim come Ana ma che è in vacanza, qui il nostro detective tenterà di aiutare a smascherare lo stalker. In questo frangente percepiamo un terrore vago che ci respira addosso.
L’ispettrice Ana appare fin da subito un personaggio tormentato, una vita all’apparenza perfetta che le si è sgretolata addosso e i suoi figli e il suo ex marito non le parlano più. Aggiungiamoci anche un problema al cuore e una stanchezza generale che appesantisce il suo personaggio, ma questa sorta di apatia e di accettazione viene scossa quando si imbatte nel promettente caso dei pacchi postali, donandole linfa vitale insieme al desiderio di scovare chi si cela dietro.
Avanzando nella trama iniziamo ad avvertire in maniera nitida la costruzione della suspense. Mattone dopo mattone, capitolo dopo capitolo, si alza lenta in maniera voluta proprio per farci avvertire ogni suo piccolo cambiamento. Il sudore diventa freddo, gli occhi vagano intorno, qualcosa di fondamentale ci sfugge. Qualcosa di estremamente pericoloso.
Inoltre, notiamo che il caso sembra essere intrecciato strettamente ad un evento del passato nel 1984, in cui durante i capitoli ne leggiamo veloci sprazzi. Tessere scoordinate di un puzzle che ancora dobbiamo ordinare.
Nel frattempo, emerge il carattere del nostro sfuggente killer. Calcolatore, estremamente freddo, privo di emozioni, sempre un passo avanti.
Gli eventi precipitano e la trama si trova stretta in una morsa violenta. I pacchi vengono rintracciati e compongono un disegno inquietante, con una serie di indizi. Ma tutto appare distorto, offuscato, celato.
Seguiremo Ana e Mitch nel contorto gioco del Filatelista fino a dove tutte le tessere del puzzle si incastrano, facendocene ammirare l’insieme geniale. Il cuore dentro il cuore. Il plot twist che è sempre stato nascosto in bella vista ci afferra.
Un romanzo che parla di ossessione, odio, disperazione, vendetta da affondare e ricerca di riscatto, tutto unito ad una narrazione intransigente e dolceamara. Davvero, una bella lettura.
Commenti
Posta un commento