Gli Angeli di Lucifero




Autore: Fabrizio Carcano

Titolo: Gli Angeli di Lucifero

Trama: Milano, giugno 2009. Nel periferico cimitero di Chiaravalle viene profanata la tomba seicentesca del marchese Ludovico Acerbi, passato alla storia come il Diavolo di Porta Romana. Sembra un banale episodio di teppismo, ma nei giorni successivi, sotto la Madonnina, un misterioso assassino che sembra voler riscrivere le regole della giustizia lascia dietro di sé tre vittime, simboli enigmatici e messaggi inquietanti. Mentre le indagini del commissario Bruno Ardigò e dell’amico giornalista Federico Malerba si intrecciano con il mondo esoterico e vecchie verità mai del tutto sepolte, si fa strada un inquietante dilemma: fermare un killer spietato o svelare una verità che potrebbe cambiare tutto? Tra rimandi a sette occulte, vendette private e depistaggi, la giustizia sembra una moneta dalle due facce, e la verità è più sfuggente che mai. Una nuova versione aggiornata per il grande successo di Fabrizio Carcano, pubblicato per la prima volta nel 2011 e il cui ebook è stato il più scaricato dai lettori milanesi nell’ambito dell’iniziativa «Milano che legge», con diciassettemila download in ottanta giorni.

Prezzo di copertina: 20,00 euro
 

Recensione.

Gli Angeli di Lucifero è un romanzo dove è fondamentale l’investigazione che ci condurrà in una Milano esoterica, occulta e nascosta ma che lentamente inizia ad ergersi. 
Una profanazione di tomba seicentesca e un feroce assassinio sono la miccia che fa partire questa storia. Due amici di una vita: il commissario Ardigò e il celebre giornalista Malerba, sono i nostri due protagonisti, entrambi occupano due campi e due punti di vista differenti della stessa indagine: il primo mira a fermare il colpevole, mentre l’intento del secondo è esplorarne la storia, le idee e i possibili collegamenti per creare una narrazione che incuriosisca i lettori avidi di notizie. 
Nella scena dell’efferato omicidio viene ritrovato l’immagine di un quadro celebre modificato, dov’è Lucifero a sconfiggere gli Arcangeli e non viceversa. È un’immagine disturbante che ci agita, preannunciando l’inizio di qualcosa molto più complesso. 
Lentamente i tasselli si mettono insieme e notiamo un legame tra la profanazione della tomba del Marchese Acerbi, il noto Diavolo di Porta Nuova e il brutale omicidio avvenuto nel piazzale Marengo.
La prosa è scorrevole e riesce a mantenere un buon ritmo in tutta la sua storia, con i suoi ovvi picchi
Gli omicidi continuano sempre con lo stesso modus operandi, o almeno questo si pensa, un’arma bianca non facile da reperire, feroci ferite inferte e una distorta immagine del celebre quadro sempre onnipresente sulla scena, in un crescendo di vincita da parte di Lucifero, come se l’assassino stesse pian piano vincendo anche sulla polizia che sembra inseguirne male le tracce. Messaggi criptici, interpretazioni scivolose e indizi oscuri sono i compagni che inducono ad approfondire questa vicenda tortuosa, che adesso ha come principale pista quella dell’ambiente esoterico: complici anche i crocifissi spezzati e candele nere ritrovate. Il mistero si infittisce in modo oscuro
Nel frattempo, diventa consolidata anche l’idea del legame tra gli omicidi: le vittime, infatti, hanno cognomi ridondanti di famiglie già esistenti nel Seicento, che ebbero attriti con il celebre Diavolo di Porta Nuova, la cui tomba ricordiamo è stata trafugata. Ma è davvero questo il movente? L'autore ci rende partecipi di tutti i momenti investigativi, dove l’indagine ha i suoi momenti di ristagno, riflessione a azzardi. 
La vicenda procede e diventa sempre più carica: adesso le riproduzioni modificate del dipinto Pala degli Arcangeli sono tre, e se il criminologo intervenuto avesse ragione mancherebbe solo l’ultimo omicidio: dove, infine, Lucifero trionfa sui tre Arcangeli. È una corsa contro il tempo e Ardigò l’avverte tutta. 
Ma i dubbi sono un tarlo che lentamente inizia a divorarci: e se avessimo torto? E se stessimo guardando dal punto di vista sbagliato? Cosa accadrebbe? 
L’autore riesce a rendere il romanzo avvincente nel saperlo intrecciare alla storia, appunti di teologia, filosofia e storia seicentesca milanese. Dove l’assassino o assassini pare stiano portando a compimento una vendetta rimasta per centinaia di anni a ristagnare, dove la rabbia del Diavolo di Porta Nuova adesso può finalmente trovare il suo contorto sfogo. Eppure, il killer sembra essere sempre passi avanti agli investigatori. È così sicuro di sé che lascia rebus e pergamene criptiche al giornalista Malerba. Insomma, appare inarrestabile. 
Poi una flebile pista inizia a farsi nitida, un vecchio gruppo, una setta che si faceva chiamare gli Angeli di Lucifero si delinea nelle indagini: indagando iniziamo a scoprire assonanze interessanti... se non fosse che i quattro ragazzi incriminati sono deceduti anni fa. Ma la trama si evolve ancora, mutando e vorticando
Ci sono alcuni momenti ristagnanti nella prosa che diminuiscono il ritmo del romanzo e lo smorzano, tuttavia, la storia sa riprendersi bene. Il dubbio si insinua, e delle messinscene vengono costruite per depistare, per gettare polvere sugli occhi, per distrarli e non fargli vedere il vero movente. Qui, la storia prende una piega scivolosa e decisiva: tutti i nodi vengono al pettine
L'investigazione si approfondisce, rivelando le sue zone buie che non erano state ancora esplorate. Un filo che collega tutte le vittime mancano solo gli ultimi tasselli da mettere a posto e quando facciamo qualche passo indietro e ammiriamo il quadro generale, diversi punti interrogativi iniziano ad acquisire un senso. Si rincorre un senso distorto ma veritiero di giustizia e per ottenerla Milano è stata trascinata in un turbine di omicidi a sangue freddo e un sentore di macabro che impregna ancora l’aria. 
La risoluzione del caso non mi ha portato molto hype, in quanto avevo capito fin da subito chi fosse coinvolto negli omicidi, ma l’autore è stato bravo a cercare di depistare i lettori fino alla fine.
Soprattutto in quanto la vicenda non è lineare, ci sono molte incognite che hanno un determinato peso nell’intera trama, rendendola molto contrastata. Invece, ho apprezzato molto come l’autore riesca a coinvolgerci nell’indagine in corso, analizzando ogni anfratto e ogni possibilità esistente. Domande e quesiti che tentano di trovare una risposta. 
In questo romanzo camminiamo in un ambiente labile, tra giustizia e vendetta, e l’autore ne ha esplorato i confini dove questa storia complessa e agghiacciante prende luogo.

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