Flameblood

 


Autore: Amedeo Mettifogo

Titolo: Flameblood

Trama: Una città oppressa. Un potere che arde. Una ribellione che nasce. Una ragazza che non può più voltarsi indietro. Un legame che può cambiare tutto. Hannah voleva solo ricominciare da capo. Lasciarsi il passato alle spalle, dimenticare ciò che è stata costretta a fare per sopravvivere. Ma in un mondo dove chi comanda tiene il potere nel pugno, e brucia chi osa sfidarlo, la fuga non basta. E il silenzio non salva nessuno. A Valley Pine, la giustizia ha il volto crudele di Lord Blackburn, un flameblood temuto e venerato, che governa con il fuoco e la paura. Sotto il suo dominio, la città è diventata una prigione a cielo aperto. Eppure, qualcosa sta cambiando. In un incontro che ha il sapore del destino, Hannah conosce Keira, una giovane ribelle impulsiva e decisa, anche lei in cerca della propria strada. Insieme, finiranno coinvolte in una rivolta che cresce nell’ombra… e troveranno una nuova famiglia in un gruppo di giovani pronti a rischiare tutto per la libertà.

Prezzo di copertina: 16,64 euro (disponibile anche versione kindle a 4,99 euro)

Recensione.

Flameblood è un epic fantasy emozionante e impervio. Una storia che ha del tenero ma che sboccia anche nella più crudele delle violenze. 
Due sono le protagoniste che ci condurranno nelle pieghe di questa storia: Hannah, una cucitrice di Valley Pine, che per uno spiacevole evento si ritroverà a fuggire dalla città e Keira, una ragazza combattiva che legherà il proprio destino ad Hannah. 
Due protagoniste differenti ma che serbano nel cuore la stessa resilienza che le condurrà lontano. Infatti, sono proprio loro due la scintilla che darà il via alla resistenza contro l’oppressione del lord della città.
La narrazione è avvolgente e scorrevole, con una buona dose di descrizioni che rendono sia l’atmosfera che i personaggi all’interno più incisivi. 
L’ambientazione principale del romanzo è sormontata da Valley Pine, che l’autore organizza in modo minuzioso, tenuta sotto scacco dal lord Blackburn, che governa con pugno di ferro, egoista e sordo ai bisogni dei propri cittadini. Ma dei giovani brillanti e intrepidi anelano ad un vento di cambiamento, e dopo l’incontro con le nostre due protagoniste, decidono di fondare un gruppo segreto della resistenza, che prenderà il nome di Le Sette Cinture
I personaggi che ne fanno parte sono: Davy, un’apprendista della Grande Biblioteca, limpido, onesto, è il collante che tiene unito il gruppo. Luperto, vivace e un po’ birbante; Sigmund fiero e coraggioso; Shino e Julia perspicaci e amichevoli. E ovviamente guardiamo anche più da vicino le nostre due protagoniste: Hannah, è la protagonista più dolce, anche se è piena di una fermezza incredibile che si rivelerà acciaio nei momenti difficili. Keira, è il personaggio più agguerrito ed esuberante. Tenace, istintiva e capace di un grande impegno. 
Come ogni buon fantasy che si rispetti nel romanzo sono presenti le belle mappe dei luoghi e un fondamentale glossario sui personaggi, posti e creature; e ogni capitolo che presenta un punto di vista differente è arricchito da un simbolo che differenzia i personaggi tra di loro. Sembrano piccolezze ma in realtà dimostrano l’impegno silenzioso che l’autore ha messo nel curare questa storia, è una cosa che apprezzo sempre molto. 
La trama prende un’impennata quando scopriamo che Keira è una Flameblood, capace di risvegliare delle abilità magiche incredibili, ed è una notizia fantastica anche per i nostri coraggiosi ribelli, in quanto lord Blackburn è anch’esso un Flameblood e quindi nessuno osa contestarlo apertamente. 
Ma le cose iniziano a cambiare. 
Qui si colloca la parte del viaggio dove Keira e Davy partiranno per andare a scovare un misterioso saggio che potrebbe aiutare la nostra nuova Flameblood a governare meglio i suoi nascenti poteri. 
Il world building è delineato, l’autore ci accenna a luoghi lontani e a creature differenti, come elfi, nani, gobelin che riescono a dare un solido contorno alla storia. 
Personalmente, mi sarebbe piaciuta una maggiore complessità nello srotolarsi della storia e dei dialoghi, la questione della ribellione poteva essere meglio gestita e soprattutto ampliata; tuttavia l’autore riesce bene a governare la semplicità della trama, con i suoi momenti quieti e attimi tempestosi. 
In Flameblood ci sono diversi temi che rivestono la storia: il coraggio di fare la cosa giusta, anche quando si deve scegliere il cammino più arduo. Lealtà ed amicizia, due temi fondamentali nel romanzo, che riescono ad impattare così bene proprio per la semplice onestà con cui si manifestano. E ancora la cupidigia per il potere, la violenza che inonda i bordi, i potenti che non si fanno remore ad assoggettare la popolazione e il desiderio bruciante in tutti di opporsi a questa cattiva forza che vuole schiacciarli solo perché ne è capace. Le Sette Cinture sono l’esempio eclatante di come ci sia resistenza nell’atto di non indietreggiare di fronte al terrore e di dare tutto se stesso. 
Nel mentre, l’addestramento di Keira si intensifica e qui conosciamo qualcosa in più sul potere e sulle aure dei Flameblood con le loro differenti tipologie. Guidata, la nostra protagonista guerriera, riuscirà a capire come calibrarsi nei diversi momenti, tentando di trovare l’equilibrio giusto: tra forza, pazienza, resilienza e l’abilità di saper colpire. 
La prosa da respiro alle descrizioni, che riescono a dare una maggiore immersività alla storia. La magnificenza quieta della casa del saggio, le strade fuori città insidiose e selvagge, la bella sensazione di caldo focolare che emana la locanda White Tree, sono momenti che mi sono piaciuti molto. 
E poi, arriva il dolore, la crudeltà che spezza e il bisogno di ergersi e combattere diventa impellente. Anche per chi non può farlo, per chi vorrebbe, per chi ancora non ne ha la forza. E in questo frangente tra tutti i personaggi che conosciamo spicca solo lei, lei con la sua aura elettrica di un colore magnetico che fa sussultare il cuore del lettore: Keira. 
La battaglia finale è ben impostata, anche se credo sia stata un po’ affrettata, con un ritmo dinamico e con molti personaggi che si muovono al suo interno, portandoli sempre più vicino a ciò che anelano, anche sacrificandosi: la liberazione della loro città sotto il gioco perfido e tirannico di Blackburn. 
La fine conclude la storia, certo, ma lascia anche un’apertura per un possibile ritorno
Flameblood è stata una lettura veloce ed emozionante, con due protagoniste forti che ci hanno dimostrato come il coraggio abbia diverse sfumature. L’autore si è messo in gioco come i suoi protagonisti, con coraggio e perseveranza, sono sicura che ci saranno altre belle avventure che ci attendono.

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