Quattro verità sepolte
Autrice: Joy Ellis
Titolo: Quattro verità sepolte
Trama: Nel cuore fangoso delle Fens, nell'Inghilterra orientale, una ragazza adolescente vaga confusa nel buio, fradicia di pioggia e terrore. Dice di essere stata drogata a una festa e che la sua amica Emily è stata rapita. Ma chi è Emily? Nessuno sembra conoscerla. Nessuno l'ha vista. Poco lontano, su una spiaggia deserta, riaffiora il cadavere di un'altra giovane donna. In quella stessa terra di campi e paludi, dieci anni prima, una bambina era sparita nel nulla. Un caso mai risolto, che ancora oggi ossessiona sua madre. Per l'ispettore Rowan Jackman e la sergente Marie Evans, questa non è un'indagine qualunque. È una corsa contro il tempo. Le vittime si moltiplicano. Gli indizi si confondono. E dietro la calma apparente delle Fens si cela un abisso di segreti: un club clandestino, uomini che adescano adolescenti e un ex ospedale, il Windrush, che nasconde segreti da incubo. Un thriller che ti trascina in un vortice di misteri, inganni e colpi di scena.
Prezzo di copertina: 19,90 euro.
Recensione.
Un thriller investigativo con tutti gli elementi perfetti per essere una lettura intensa: al centro abbiamo l’indagine della nostra squadra, che si allargherà a macchia d’olio scoprendo omicidi, segreti e una storia assai torbida. C’è suspense, crudeltà, angoscia, umanità e un filo che lega tutto in modo inaspettato.
Siamo in Inghilterra, nel Lincolnshire, ci addentriamo nelle insidiose Fens, dove il nostro ispettore Rowan Jackman e la sergente Marie Evans in una spiaggia deserta e paludosa trovano il corpo di un’adolescente. È solo il preludio di un’indagine assai cupa.
All’omicidio agghiacciante si uniscono altri due fatti: verrà riaperto il caso irrisolto, di diversi anni prima, di Kenya Black, una bambina scomparsa e mai ritrovata. E in una cittadina lì vicino viene ritrovata una ragazza in stato confusionale, pesantemente drogata e picchiata, che chiede di aiutare anche la sua amica Emily.
Ma chi è Emily? Dove si trova?
Il lettore è immediatamente coinvolto in un quadro complesso con parecchie zone buie. La prosa è semplice e di impatto, che si sgretola avanzando, lasciando posto ad un ritmo serrato, angosciante e freddo.
Probabilmente sarò di parte ma adoro i thriller investigativi ambientati nell’Inghilterra rurale, danno quel tocco di inquietudine profonda e silenziosa che ti scuote e lentamente inizia a prendere il sopravvento.
L’indagine prosegue, la squadra si impegna al massimo per poter aiutare a sbrogliare la vicenda: un omicidio, un rapimento e qualcos’altro di oscuro e spaventoso. La verità, infatti, inizia a farci intravedere i suoi bordi frastagliati e opachi, un brivido di terrore ci percuote con l’introduzione di un elemento assai sconcertante: un club segreto che pare aver preso piede nella zona, agendo indisturbato. Un club che cambia sempre location per essere irrintracciabile, che dà da bere ai minorenni per attirarli nella loro tana.
I nostri personaggi sono consapevoli di star affrontando qualcosa di ben studiato, qualcosa che ha il potere dalla sua parte. Un tono di pericolo scorre tra le pagine. Seguiamo lo svolgimento senza poter distogliere lo sguardo: l’autrice ci ha in pugno.
Più avanziamo nella storia più l’angoscia ci stringerà a sé. Ho adorato ogni singolo passaggio di questo volume, mi piace l’affiatamento della squadra, il supporto reciproco che si danno, soprattutto quando affrontano casi ostici, ognuno di loro bravo in diversi campi: Rose, Max, Charlie e Gary.
E la palude intorno, tetra in quel modo muto che ha di presentarsi, ci dà la pelle d’oca: qui i misteri si fanno densi come nebbia bassa e lattiginosa, cose cattive si muovono indisturbate fin quando poi…è troppo tardi. L’autrice è brava a rendere l’atmosfera in modo vivido, i piccoli paesini, i luoghi caduti in disuso che conservano ancora l’eco sinistro di un passato mai sepolto.
E poi, l’orrore si spalanca, portando con sé il fortissimo odore dolciastro che gli amanti thriller conoscono bene. Sia i personaggi che il lettore viene trafitto dall’amara consapevolezza che sono alle prese con qualcuno di estremamente crudele.
Le stranezze si moltiplicano, i dubbi macerano, il sospetto inizia a lacerare, ipotesi che stuzzicano e piccoli indizi che conducono ad una visione assurdamente orribile. Sospettati, infiltrati e un assassino a piede libero, che probabilmente agisce indisturbato per troppo tempo.
Tutto si accelera, il pericolo ci circonda e il desiderio di far luce su questa vicenda torbida diventa sempre più impellente. La costruzione del caso è splendida: complessa, intrecciata, nascosta.
Ho adorato come l’autrice ci conduca alla risoluzione, piccoli passi incerti all’inizio travolti dalle tante possibilità e poi, tutto diventa veloce, come una frana inarrestabile.
Raggiungiamo il picco della suspense. E ciò che troviamo è contorto, oscuro, dove malvagità e un senso distorto di gentilezza coesistono: predatori e vittime, odio e traumi.
Quattro verità sepolte è un thriller incredibile, mi è piaciuto dall’inizio alla fine, senza sbavature, con un ritmo che non fa altro che intensificarsi. Curiosissima di sapere che altro caso terrà occupata la squadra di Jackman. Nel frattempo, questo romanzo è da cinque stelle meritatissime.

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