Ebony. V vol delle Shadow Girls
Autrice: Gea Petrini
Titolo: Ebony. V volume della serie Shadow Girls
Trama: Ebony è una giovane libraia di Toronto, ma di notte si trasforma in una ribelle. Conosciuta come la lupa rossa aiuta le creature a fuggire dall'organizzazione che governa i soprannaturali e vieta l'amore tra le diverse stirpi magiche. Ma quando viene catturata e gettata nelle sinistre prigioni dell'Ordine, la doppia vita di Ebony vacilla sull'orlo della distruzione. Ad attendere il suo destino c'è Victor, l'enigmatico shadowlord, l'antico vampiro incaricato di emettere la sua condanna. Tra esseri soprannaturali e nuove insidie, un filo pericoloso sembra legarla a Victor. Ma quando in gioco c'è la libertà, si può amare chi può toglierci tutto?
Prezzo di copertina: 14,00 euro. (disponibile anche versione kindle unlimited a 2,99 euro)
Recensione.
Quinto ed ultimo volume della serie Shadow Girls, che
ricordo possono essere letti in maniera autonoma. Ebony è il libro più breve
della serie ma anche il più intenso, veniamo immediatamente catapultati nell’azione
della vicenda narrata.
Ebony è il cambiamento di rivoluzione, anche se rallentato e
imprigionato… non si può arrestare.
Lontana è la ragazza combinaguai e irriverente che abbiamo
intravisto nel romanzo Iris (clicca qui per la recensione). Sono passati
quattro anni da quegli avvenimenti, e la nostra protagonista è cresciuta,
lasciandosi alle spalle Black Lodge e le dinamiche del branco Moonstone; adesso
vive a Toronto, lavora in una libreria ed è molto riservata. Vivere al di fuori
di un branco è stato difficile, ma Ebony non rinuncerebbe mai alla sua libertà
e alla solitudine che ne deriva.
Anche perché, dietro
questa placida facciata, troviamo la famosa lupa rossa, che aiuta gli esseri
sovrannaturali a fuggire via dall’Ordine. Ebony combatte con ogni mezzo
possibile le antiquate leggi del Circle, che hanno sempre mirato a dividere e
tenere alto l’odio e la rivalità tra le diverse razze. Ed è proprio in uno di
questi momenti che la lupa rossa viene catturata e imprigionata dall’Ordine.
La narrazione è avvincente e magnetica, capace di
trascinarti tra le sue pagine con una forza sorprendente.
Questo quinto volume, insieme al primo della serie, Zelda (vedi qui per recensione),
non presenta il doppio pov ma è una scelta a cui non facciamo nemmeno caso; in quanto siamo
totalmente risucchiati dal punto di vista della nostra protagonista, capace di
farci provare tutto ciò che le accade intorno, le ostinate decisioni che prende
e i sentimenti sotto pelle che bruciano e attendono. Non solo, l’aspetto
romantico qui passa in secondo piano, centrale, invece, è la lotta ribelle
verso la nocività del Circle. Qui non esistono nemmeno branchi, ci troviamo di
fronte a dei sovrannaturali differenti che sono costretti a condividere le
stesse celle e a superare i loro pregiudizi nei confronti del diverso.
Infatti, vedremo come la diffidenza pian piano scivolerà via
dai loro personaggi e ciò cambierà irrimediabilmente le dinamiche del gruppo di
prigionieri, che fa compagnia ad Ebony, specie diverse eppure identici del
voler vivere senza le dure imposizioni dell’Ordine, forti nel non volersi
piegare. Così diversi e così simili nel loro dolore, nella loro paura, nel loro
desiderio di vivere. L’autrice riesce con maestria a farci affezionare ai compagni
di cella, troviamo l’impassibile e saggio fae Elliott, la vivace e sfrontata
demone Beatrix, la quieta e forte strega Glenda, il composto e coraggioso lupo Jess e infine
il misterioso e pericoloso vampiro Warren. Sovrannaturali che appena superato
il muro del pregiudizio si scoprono affini… e nel momento del bisogno, questo
gruppo deciderà di combattere insieme, adattandosi ai poteri degli altri suoi
membri, difendendosi a vicenda. Sono momenti meravigliosi che fanno venire la
pelle d’oca.
Ma non solo, abbiamo tanti personaggi interessanti che si
muovono nel romanzo: Victor, lo shadowlord che interroga Ebony, i gateloomer
principalmente composti da licantropi e demoni, ovvero guardie della
prigione che non nascondono la loro cattiveria nei confronti dei prigionieri,
Bariel, l’angelo caduto, il draker sprezzante dai poteri temibili.
Al centro del romanzo vi è la prigione, che scandisce la
vita dei nostri personaggi, si trova nelle viscere della terra, celle fredde
dotate di sistemi di tecnologici di sicurezza dove i prigionieri sono muniti di
un braccialetto elettronico capace di addormentare i loro poteri. Cinque piani
di prigione che corrispondono al grado di pericolosità dei prigionieri, senza
contare i dissidenti, una sorta di ergastolani che stanno nel ripiano più
basso. Ma il Circle cela molti più segreti di quelli che si lasciano
intravedere…
Ho adorato il modo in cui l’autrice si sia gestita tutta la
parte della prigionia, in un sottile equilibrio tra la cattiveria inaudita
degli aguzzini, la paura dei carcerati, i forti momenti di tortura, l’istinto
di sopravvivenza, la solitudine delle celle.
Tra tutto ciò che Ebony si ritroverà ad affrontare troviamo
anche Victor, che rappresenta un pericolo diverso da quelli che si dovrebbero
provare dentro una prigione. È un brivido, un sussurro di qualcosa che non si
può dire ad alta voce eppure si tiene stretto, si comunica con gli occhi dove
il rosso vermiglio del vampiro si scontra e si mischia con l’ambrato della
lupa. C’è desiderio, manipolazione, mistero... è qualcosa di insormontabile che
pare dividerli: Victor è con l’Ordine mentre Ebony è la ribelle che deve
interrogare. Questi due personaggi si fronteggiano e si muovono intorno con
cautela e voglia di scoprire le loro carte. C’è una frase dell’autrice che
descrive perfettamente il rapporto tra Ebony e Vicotor: “mi lanciava una rete e
non sapevo mai se fosse per salvarmi o per intrappolarmi”.
Questo volume è una bomba ad orologeria, ha una tensione
costante assurda! La possibilità di tortura e minacce sempre onnipresente, la
violenza, la disperazione e la paura che impregnano le celle e una rabbia
sottile che attende solo di poter inondare gli argini.
La bellezza sorprendente di questo libro va oltre la storia
della protagonista, anche se ne rimane il fulcro. È una lotta che riguarda
tutti gli esseri soprannaturali, è vederli insieme a combattere, è azione a non
voler piegarsi. Davvero, è un miscuglio che emoziona e punta dritto al cuore
del lettore.
La fine mi ha messo letteralmente i brividi e confesso che è
scesa anche qualche lacrimuccia. Un finale perfetto per una serie che mi ha
totalmente stregata.
Con la serie Shadow Girls l’autrice ci ha regalato un
assaggio di un mondo paranormal di cui non vorremo mai uscire; una realtà
magica e pericolosa, densa di figure soprannaturali che ci passano accanto.
E al centro di tutto ci sono loro, le protagoniste
assurdamente fantastiche che abbiamo imparato ad amare e a rispettare. Ognuna di
loro con le sue caratteristiche, tutte però hanno in loro quella nota d’acciaio
che non si può piegare. Fredde, calde, astute, romantiche…hanno una forza che
scorre dentro di loro rendendole agguerrite, testarde e indimenticabili.
Così troviamo Zelda, la prima alfa che spezza tutte le
millenarie certezze dando speranza ad un futuro adesso più vicino; così
facciamo la conoscenza di Elara, forte nel suo non volersi piegare e nonostante
ciò dando tutto al suo branco; così è Iris, immensa e pericolosa, che è
riuscita ad insinuarsi con una potenza indicibile nel cuore del lettore; così
scopriamo Ariel, la ribelle che ci insegna a superare le paure e ad accettarsi
così come si è. E infine, Ebony, che irrompe come una tempesta attesa,
spezzando cardini, regole e consapevolezze, ribaltandoti come una fiamma che
danza nella notte più oscura. Ebony è l’emblema delle Shadow Girls, donne che
pian piano hanno saputo prendere fiducia in loro stesse e non arretrare,
combattendo per ciò che reputano importante, senza esitazione.
Non sono pronta a lasciarle andare, le terrò con me ancora
un po’, e mi ricorderò di loro nelle notti di luna piena, nel guizzo selvaggio
della natura, nell’ululato alla luna inesprimibile che tuttavia ti fa battere
il cuore.
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